"Ma perché deve esistere la mattina?" domanda Francesca mentre fatica a mantenere gli occhi aperti.
"Cara se chiudi gli occhi non riesco a sistemare la matita." le sorride la truccatrice lei spalanca gli occhi così da svegliarsi completamente, o almeno così spera.
"Quando Serena ha detto che sarebbe stato diverso, non immaginavo questo."
Seira ride e cerca di non muoversi troppo per non dare fastidio alla signora che la sta sistemando.
"Domani andiamo a girovagare per la città, di cosa ti lamenti?"
"Si, perché abbiamo sgobbato ieri e oggi dovremmo fare lo stesso." sbadiglia. "Ci vorrebbe uno dei caffè preparati da Marina adesso."
"A proposito, alla fine ha risposto ai tuoi messaggi?"
"Si, ha detto che ieri è andata a ballare con Rachele e delle amiche." risponde.
"E Rachele come sta?"
"È ancora un po' arrabbiata ma niente che non le passerà." risponde. "Non è colpa tua, Seira. Quelle come noi sono sempre in competizioni, ma bisogna anche gareggiare in modo sano o si vivrà male ogni esperienza. Rachele tiene il broncio, ma le passerà."
Annuisce e sorride in direzione di Francesca. Questo viaggio, anche se breve, le ha mostrato un lato di lei che non conosceva: essendo più grande ha preso a cuore il benessere di Seira e si assicura che sia anche a sui agio dato che è la prima volta che lavora per delle compagnie importanti.
"Non mi erano mancati per niente." mormora la mora quando mette i tacchi e passa a Francy i suoi.
"A chi lo dici, mi fanno ancora male i piedi da ieri sera."
Escono dal camerino e le stiliste aggiustano gli ultimi dettagli, mandandole subito dal fotografo che comincia immediatamente a scattare delle foto. Lo scatto con il tocco artistico è qualcosa che piace parecchio a Seira, anche perché con un solo oggetto si possono fare
innumerevoli cose per rendere diverse e più speciali le fotografie."L'aiutante dello scenografo non fa altro che fissarti." sussurra Francesca al suo orecchio, ridendo poco dopo.
Si tratta di Maxime, un ragazzo di appena 20 anni francese con la passione per la fotografia che aiuta con la sua immaginazione che piace tanto al suo capo. Da quando l'ha vista presentarsi fino alle loro presentazioni, è subito rimasto rapito da Seira che, però, tra una cosa e l'altra, non gli ha nemmeno rivolto la parola perché troppo impegnata.
"Secondo me, guarda te." ribatte la mora mentre si toglie la giacca e ne indossa una uguale ma dal colore diverso.
"Io punto al fotografo." le fa l'occhiolino.
"Avrà 30 anni."
"E quindi? Il vino è più buono quando invecchia." sorride sghemba e si sistema i capelli.
"Allora perché non punti direttamente al direttore?"
"Frena, il direttore ha una fede al dito ed io non rovino la vita di una donna sposata."
"Dici davvero? Non l'ho notata."
"È la prima cosa da guardare in uomo, per lo meno se è un uomo bello e maturo." ride. "Ma a te ancora piacciono i ragazzi, vero?"
"Se dovessi scegliere si, ma non è che abbia una cotta per il momento."
"Con quel Paulo che ti tiene sempre d'occhio la vedo dura."
La maggiore si avvicina e aiuta la ragazza ad alzare i capelli con le forcine.
"Mi scoprirebbe anche se glielo tenessi nascosto." sbuffa leggermente, cercando di togliersi l'immagine del ragazzo dalla testa.
"È geloso. Siete cresciuti insieme e per lui sei come una sorella, è normale che tenga così tanto a te."
"Però io non sono così con lui."
"Questo non lo so, ma posso dirti che io sono gelosa di mio fratello e lui lo è di me."
"Però tuo fratello ha 16 anni."
"E Paulo ne ha 22, fidati cambia poco e nulla." le accarezza le spalle e le da un bacio sulla guancia. "Ma se hai questo muso lungo, posso dedurre che tu gli voglia tanto bene quanto io ne voglia a mio fratello."
"Già." mormora un po' imbarazzata.
"Non c'è mica bisogno di vergognarsi." le sorride. "Andiamo, devi rifarti gli occhi con quel manzo francese che ti aspetta per sciuparti un altro po' con gli occhi."
La mora scoppia a ridere e torna sul set dove, dopo il turno di Francesca, posa da sola sotto lo sguardo di Maxime che sembra quasi incitarla a fare di meglio.
🦋
"Grazie mille per il vostro duro impegno ragazze." sorride il fotografo che ha raccolto tutta l'attrezzatura ed è pronto per andare. Il suo forte accento francese lo rende ancora più affascinante.
"Merci beaucoup, au revoir." Francesca gli stringe con un bel po' di foga la mano e gli sorride per un ultima volta. "Aveva ragione Serena, in 3 giorni non si può trovare il principe azzurro." sbuffa e si volta verso Seira. "Non io per lo meno."
La fa voltare e, ad avvicinarsi, è Maxime che saluta prima lei e poi si sofferma a guardare Seira.
"Posso parlarti un secondo?" domanda con il suo forte accento.
"Ehm.."
"Certo che può, anzi, io vado a sistemare le mie cose. Ti aspetto di là." le da una leggera spinta e le fa l'occhiolino.
Si guardano timidamente e si sorridono con imbarazzo.
"È stato un vero piacere lavorare con te." comincia e lei sorride gentilmente.
"Anche per me, adoro il tuo modo di fotografare."
"Sul serio?"
"Si, davvero."
"Allora.. credo che questo possa essere un pensiero giusto." estrae qualcosa dalla sua valigetta, una busta blu e la porge alla ragazza.
"Cos'è?"
"Sono delle foto che ho scattato io a te, spero non ti dispiaccia se te le lascio."
"Assolutamente, anzi, grazie mille per il bel gesto."
Maxime raccoglie un po' di coraggio e abbraccia Seira che ricambia immediatamente per non sembrare scortese, sentendo come le braccia di qualcun altro possano essere completamente diverso anche attraverso un abbraccio. Anche adesso che hanno litigato sente il bisogno di averlo qui.
"Au revoir, Seira." la saluta, dandole un bacio sulla fronte e prendendo le sue cose.
Francesca la raggiunge correndo e si lascia scappare un urletto quando il ragazzo è ormai andato via.
"Io te l'avevo detto che gli piacevi!" sorride, stringendola di più a sé.
× × ×
"E chi se ne frega se litigo con te ogni due per tre? Chi se ne frega? A me bastava 'noi'."
Vorrei, Gionnyscandal

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Just My Type / Paulo Dybala
Fanfiction♡︎𝑵𝒐𝒏 𝒆́ 𝒊𝒏𝒏𝒂𝒎𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒂𝒎𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 Seira ha appena compiuto 18 anni, ha finito la scuola e non è ancora capito cosa vuole fare nella vita. Un viaggio nella città che ha cresciuto sua nonna le chiarirà un po' l...