Moments 10: Vacanza

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parte otto

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Sono ormai passate le due di notte quando i quattro fanno ritorno in hotel dopo aver deciso di riportare le due a dormire prima che facessero altri danni. Paulo cammina dietro a Seira che è a pochi passi davanti ed ha in mano i tacchi ma continua comunque a barcollare da un lato all'altro. Ad un certo punto si ferma e poggia una mano contro il muro, scuotendo la testa e tornando a camminare poco dopo. Ride quando non riesce ad aprire la porta della stanza a primo colpo, facendo scannerizzare quella carta un paio di volte prima di riuscire ad aprire la porta. Entra, una volta arrivata davanti al letto, si lascia cadere su di esso, poi sospira, si mette in piedi velocemente e deve tenersi al muro per non cadere mentre va verso il bagno. Si strucca e anche un po' male, si spoglia e mette il pigiama prima di legare i capelli in modo molto disordinato, ridendo quando si vede allo specchio.

Paulo è già a letto quando lei esce dal bagno, sentendo i suoi passi e poi il letto abbassarsi quando si sdraia.

"Sshh." mormora.

Inizia a rigirarsi nel letto e Paulo apre un occhio per vedere cosa succede, vedendola mentre si mette seduta al centro del letto e si toglie la maglietta del pigiama, restando con solo il reggiseno addosso, il cui contenuto straborda un po' a causa dei continui movimenti di prima.

"Meglio." sente dire mentre torna a sdraiarsi. "Dove sei?"

Afferra il suo cuscino, da le spalle al ragazzo, si stringe all'oggetto e prende finalmente sonno.

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Il sole le arriva negli occhi e la porta a rigirarsi nel letto mentre apre pigramente gli occhi, dovendo fare i conti con un altro mal di testa.

"Cazzo." impreca mentre si massaggia le tempie, trovando tutte le sue cose in giro e mettendosi seduta.

Sente anche una tremenda nausea assalirla e torna allora a sdraiarsi, poggiando la testa contro il cuscino e sentendo aprirsi la porta del bagno.

Paulo la osserva mentre tiene una mano sulla fronte, respirando profondamente come se stesse meditando su qualcosa. Si veste velocemente ed esce poi in terrazza, sentendo la suoneria del suo telefono.

"Fra?" mormora a voce bassa. "In stanza. No non vengo, mi sento rivoltata come un calzino al contrario. Si. Ciao."

Poggia di nuovo il telefono sul comodino ed ignora i messaggi che continuano ad arrivare, girandosi dall'altro lato e coprendosi con le lenzuola quando sente arrivare una folata di vento. Si riaddormenta dopo qualche minuto e lui si alza, sospirando e andandola a controllare. È coperta fin sopra il naso ed è accigliata nel sonno. Sposta alcune ciocche che ricadono sul suo viso ed esce dalla stanza senza fare rumore.

"Hey." saluta Davide.

"Ciao." risponde.

"Come va?" chiede Francesca.

"Io bene, tu non lo so." risponde.

"Non ti mando nemmeno a fanculo, ho troppo mal di testa." risponde.

"Come sta Seira?" chiede invece il biondo.

"Male, adesso sta dormendo." risponde.

"Sei sceso per fare il bagno?"

"No, per chiedere se hanno qualcosa che possa aiutarla." sospira.

"Tieni, dalle questo." dice Francesca mentre gli consegna un pacchetto di pillole.

"Grazie."

"E di che? È colpa mia se sta messa così." alza le spalle.

"Mi chiedo ancora cosa ti sia passato per la testa." mormora il suo fidanzato.

"Volevo farla distrarre un po' e credevo che l'avrei fermata se avesse esagerato, però ho esagerato anche io e non me ne sono resa nemmeno conto." risponde.

"Voi donne siete troppo complicate."

"Pensa a quanto siete cattivi voi uomini quando ci dite che le relazioni sono basate sulla convenienza e sul sesso perché poi non ci si ama più."

Sia Paulo che Davide si guardano confusi davanti a quelle parole, non sapendo proprio dove le abbia tirate fuori questa volta.

"Chi ha detto una cosa del genere?" domanda l'argentino.

"Me lo chiedi tu? Seira non te l'ha detto?"

"Dire cosa?"

"Oh cazzo." impreca. "Ormai il danno è fatto." sospira.

"Sputa il rospo." parla Davide.

"Lo ha detto quel genio di tuo cugino Lorenzo a Seira il giorno in cui è andato via, dicendo quanto fosse ridicola perché si è rifiutata alle sue avance ma sta con Paulo." spiega velocemente.

"E perché lei non me l'ha detto?" domanda confuso.

"Perché non ha usato termini gentili come ho fatto io e sai che Seira odia questo tipo di cose."

Immediatamente gli torna alle mente quando l'ha guardato quando gli ha detto di essere disgustoso per l'esempio poco carino che aveva portato.

"Non è che Seira pensa che questa cazzata sia vera?" domanda Davide e a Paulo si gela il sangue nelle vene.

"È una cazzata." interviene.

"Lo sa, non crede che tu stia con lei per convenienza e non è arrabbiata con te perché si è messa in testa questa idea. È tutto il resto ad averla fatta innervosire." parla Francesca per calmare il ragazzo che prende un sospiro di sollievo.

"Ti avrei lasciato dargli un pugno se avessi saputo che avrebbe detto certe cose." sbuffa il biondo.

"Non ti garantisco che non lo farò semmai lo rivedrò in giro." parla.

Sente la rabbia ribollire ancora di più nelle sue vene nei confronti di quel ragazzo che, a quanto Davide gli ha detto ieri, ha usato Alessia solo per il sesso nonostante sapesse quanto fosse innamorata di lui. Per questo ha chiesto che fosse mandata anche lei a casa, così da tagliare ogni rapporto con Lorenzo e con tutto il dolore che le aveva causato.

Rientra in stanza e trova Seira esattamente come prima. Lascia le medicine sul suo comodino, dopo si siede accanto a lei e le accarezza dolcemente il viso.

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Just My Type / Paulo DybalaTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang