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 Pov's Nathalie

Mi svegliò la luce che proveniva dalla finestra, mi strofinai gli occhi e guardai il telefono, "Sono le 08:30" dissi, ma notai delle chiamate da parte di mio padre e mia madre ma non risposi, infondo mi avevano mentito e se rispondessi farebbero in modo di convincermi a non cercare il mio vero padre. Mi alzo e mi preparo dopo di che scendo di sotto, "Buongiorno Nathalie" "Buongiorno Stefan" "Hai dormito bene?" "Si grazie, tu?" "Anche, vai in cucina per la colazione" mi dice dolcemente, feci come mi aveva detto e trovai Damon che ballava e cucinava dei pancakes, "Wow, non sapevo che cucinassi" gli dissi incredula, "E invece" dice porgendomi un piatto con i pancakes, presi il coltello e la forchetta ma prima che li tagliai, "Aspetta!" disse con un piccolo strillo, prese della panna e dei mirtilli e li mise sopra formando una faccia da vampiro, "Wow, quindi tu saresti un vampiro?" chiesi ma lui si pietrificò e guardò il fratello, mangiai un pezzo di pancakes, "Fermi, so dei vampiri. Mia madre me ne ha parlato" dissi, "Chi è tua madre?" mi chiese Stefan, "Si chiama Isobel" dissi e vidi Damon che abbassò lo sguardo, "La conosci?" chiesi a lui, "No, non la conosco" mi risponde, "Quindi sei qui per i vampiri?" dice Stefan, "No, ho scoperto come si chiama mio padre biologico e lo stavo cercando" "Ah, quindi nulla a che fare con noi" "No" dissi posando il bicchiere e il piatto, me ne andai ma ritornai indietro e mi affacciai alla cucina, "Comunque il vostro segreto è al sicuro e per esserlo ho bisogno di sapere dove si trova la verbena. So che fa in modo che non sia soggiogata da nessun vampiro" "La tua mamma ti ha detto tutto eh?" disse Stefan scherzando, "Si" dissi sorridendogli, "Farò il modo di procurartela" mi dice io lo ringrazio e salii di sopra.

 Pov's Stefan

"Dimmi che sua mamma non è la donna che hai trasformato" dissi, "E' lei. Ma me l'ha chiesto lei, dovremmo preoccuparci di come la prenderà Elena" mi dice mio fratello, "Glielo dobbiamo dire" affermai, "Cosa dovete dirmi?" dice Elena spuntando dalla cucina, "Elena" dissi andando da lei, le diedi un bacio nelle labbra e appena ci staccammo le dissi, "Elena dobbiamo parlare di una cosa" "Dimmi" "Sai che tua madre è un vampiro" "Si" disse guardando Damon, "Ecco lei prima di diventare un vampiro ha avuto un'altra figlia ma non so con chi. Ed è qui" le dissi e lei rimase a bocca aperta, "Stefan, Damon io vado un attimo al grill" sento Nathalie urlare ma quando vide Elena si bloccò, "Oh, scusate non sapevo avevate visite" disse, "Vado via" continuò indicando la porta con il pollice, "Aspetta" la fermò Elena, lei si girò, "Mi hanno detto che sei la figlia di Isobel Flemming" "Si, tu come la conosci?" "Sono anche io sua figlia, sono nata quando lei aveva 16 anni. Prima che si sposasse con il nostro professore di storia" disse, vidi Nathalie interessata così mi intromisi, "Magari vi lasciamo da sole" dissi per poi baciare Elena fra i capelli e andarmene.

Pov's Nathalie

"Aspetta chi è tuo padre?" chiesi, "John Gilbert" "Perfetto, quindi siamo sorellastre" "Si" mi dice sorridente, "Scusami so che non ci conosciamo ma volevo chiederti se sapevi qualcosa del matrimonio fra mia madre e il tuo insegnante" le chiesi, "Si, da quando si sono sposati non si sono mai lasciati a parte quando se ne andata" "Quindi il tuo insegnante è Alaric Saltzman?" "Si, se vuoi te lo presento" mi dice, "Si" balbettai, andammo nel salone, "Ragazzi noi andiamo al grill" disse Elena, loro annuirono e noi uscimmo, "Ti ringrazio Elena" dissi mentre lei guidava, "Non c'è di che" disse sorridendomi, arrivate al grill scendemmo dalla macchina ed entrammo al grill, "E' lui" dice indicandomi un uomo che stava guardando dei fogli, Elena stava per andare ma le afferrai un braccio, "E se non gli piacessi o peggio ancora non mi vuole?" "Non è così, avrà bisogno del suo tempo perché per quanto mi è stato detto non l'hai mai conosciuto e lui non sa di te" disse, io feci un sospiro e ci avvicinammo a lui, "Buongiorno signor Saltzman" dice Elena, "Ciao Elena" dice poi il suo sguardo passò a me, si alzò e si avvicinò a me, "Tu chi sei? Assomigli tanto ad una persona" mi disse, io non riuscii a parlare così gli feci vedere i documenti, "E' impossibile, tu non puoi essere mia figlia" "Ti prego papà, lo sono" dissi quasi in lacrime, "No, mia moglie è stata trasformata in vampiro. Tu non sei mia figlia" "E come lo spiega questo?" s'intromise Elena indicando i fogli, "E' un vampiro avrà soggiogato qualcuno per farseli scrivere" disse, mi guardò con disprezzo e se ne andò. Rimasi lì impalata con le lacrime agli occhi, Elena lo notò e mi abbracciò, "Cosa gli ho fatto che non mi crede" dissi in preda alle lacrime, "Niente, ha solo bisogno di tempo Nathalie" mi disse e mi portò alla pensione, quando entrai vidi che c'erano altre persone, Damon si avvicinò a me, "Cos'è successo?" "Ho conosciuto mio padre" "Immagino non sia andata bene" dice guardandomi, vidi che tutti ci fissavano così dissi, "Vedo che hai gente, tolgo il disturbo e vado in camera" e me ne andai.

 Pov's Damon

"Cos'è successo?" mi chiede Stefan, "Ha conosciuto suo padre ma a quanto pare non è andata bene" "Ed è vero, siamo andate insieme. Il padre è Alaric, ma non crede che sia vera la cosa" dice Elena, "Magari è così e vuole solo usarci" s'intromette Caroline, "Caroline ha i documenti" dice Elena, "Si, ma sua madre è Isobel la persona che ti ha abbandonata e ti ha fatto stare male" "Caroline è mia sorella e non ti permetto di parlare così di lei" dice Elena arrabbiata, "La conosci da quanto, 2 ore?" dice la bionda, "Si ma lo vedo è la persona più pura che ci sia" dice lei per poi andare da Nathalie. "Alaric è il padre?" dico a Stefan, "A quanto pare si e il fatto che tu hai trasformato sua madre e ucciso suo padre, anche se momentaneamente, non è bello" mi dice mio fratello, io per non pensarci andai al grill per bere qualcosa. Andai al bancone e mi siedo, "Quarterback, un bourbon" dico riferendomi a Donovan, mi girai e notai che c'era Alaric così pensai a Nathalie, non so come ma non mi piace come l'ha trattata, bevvi il mio drink e mi avvicinai a lui, "Alaric Saltzman" dissi, lui alzò lo sguardo fulminandomi, "Cosa vuoi Damon?" mi chiede fissandomi, "ieri, proprio in questo posto, ho conosciuto una ragazza che cercava il padre. Ho saputo che oggi l'ha conosciuto grazie ad un'altra persona, la sorella, ma a quanto pare non è andata bene" dissi senza specificare chi era la ragazza, "E io cosa c'entro?" mi chiede alzandosi, "Perchè sto parlando della figlia che avete avuto tu e Isobel. Nathalie Saltzman" rivelai, "Lei non è mia figlia, Isobel avrà falsificato tutto" "Perfetto è allora lei chi sarebbe?" "Sarà la figlia di John, come Elena" mi dice con fare ovvio, "Ma avrebbe l'età di Elena, mentre lei ha 16 anni" affermai guardandolo, "Cosa dovrei fare?" "Be potresti trovare informazioni e poi parlare con tua figlia" "Perchè ne sei sicuro?" "Perchè io ho trasformato tua moglie quando l'aveva appena partorita e quando lo fece io ero in sala d'attesa, ho visto i fogli e sei tu il padre idiota" dissi quasi urlando, vidi che si siede lentamente con lo sguardo basso, "Alaric per quanto io abbia fatto del male a te o alla tua ex, le devi parlare, Nathalie si merita un padre come te." dissi, "Tu non dovresti neanche darmi consigli" "Lo so, ma tua figlia è in camera sua a piangere perché l'hai rifiutata" dissi arrabbiato, "Quindi ti consiglio di rimediare a tutto" continuai poi mi girai e tornai a casa.

 Pov's Nathalie

Mi buttai nel letto e continuai a piangere, mi sentivo come se mi avesse pugnalato tante volte, so che non lo conoscevo ma speravo in una reazione diversa. Sentii bussare alla porta, "Non voglio vedere nessuno" urlai, "Nathalie ti prego, devo parlarti" dice Elena pregandomi così la feci entrare, mi asciugai le lacrime, "Nathalie, sono sicura che si risolverà tutto" mi dice abbracciandomi, "Ti aiuterò io, magari ci parlo dato che è molto legato a mia zia" dice, io alzai lo sguardo, "Davvero lo faresti?" dico incredula di quello che mi aveva detto, "Certo, siamo sorelle. Ci dobbiamo aiutare a vicenda" dice sorridendomi, mi spuntò un sorriso, "Adesso prova a riposare e magari stasera usciamo tutti, ti presento anche le mie amiche" "Si" dissi felice poi mi misi sotto le coperte e lei uscì dalla stanza.

In serata mi alzai e mi vestii, "Ti ho preparato la cena" dice Stefan, "Grazie Stefan" dissi sorridendogli, mangiammo tutto poi andai di sopra e frugai dentro alla mia borsa, trovai un vestito nero non troppo corto e delle scarpe con un po' di tacco sempre nere, li misi poi passai al trucco, mi misi un po' di ombretto color nude, del mascara e del lucido da labbra e come pettinatura mi feci liscia e mi tirai i ciuffi indietro con una pinzetta. Appena scesi vidi tutti stupiti, "Sei bellissima" mi dice mia sorella, ma notai una ragazza bionda che mi guardava con superiorità, "Andiamo?" disse scocciata, "Si" rispose Elena e uscimmo, "Come mai sei venuta qui?" mi chiede la bionda, "Sono venuta a cercare mio padre" "E l'hai trovato?" "Si, ma non è andata bene" "Be, credo sia ovvio" mi dice, io la guardai confusa, "In che senso" le domandai, "Guardati, non sei una che i ragazzi sceglierebbero" mi dice, "Ma lui è mio padre" "Lo so, ma penso che si vergognerebbe di te" continuò lei, sentii altre lame trafiggermi il cuore. Finito la serata andammo a casa, appena arrivammo dai salvatore Elena mi fermò davanti alla porta, "Nathalie, cos'hai e da tutta la festa che sei così" "Pensi che mio padre si vergognerebbe di me?" chiesi tristemente, "No ma chi te le ha dette queste cose?" "Nessuno è una cosa che ho pensato io adesso" dissi sorridendole falsamente, "Sei sicura?" "Si, Buonanotte Elena" "Buonanotte Nathalie" mi risponde e io chiusi la porta e salii di sopra ma prima che raggiungessi la metà delle scale Damon mi chiamò, "Ehi" disse, io mi girai e lui mi fece segno di andare, "Dimmi, hai bisogno di qualcosa?" "Ho sentito cos'hai chiesto ad Elena. Perchè?" "Avrai sentito che ho detto che è una cosa che pensavo" "Si, ma eri felice quando sei uscita di qui perché a metà festa eri già giù?" "Sai mio padre mi ha rifiutata, cosa credi che posso fare?" gli dissi quasi aggredendolo, "Magari provare a riprenderti o a parlarci" dice accarezzandomi il viso mentre mi sorrideva, mi scostai dal suo tocco, "Sto provando a riprendermi ma per parlarci lo farò ma non adesso. Ho bisogno di tempo" dissi e salì di sopra per andare a dormire.

TRUE LOVEWhere stories live. Discover now