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 Pov's Klaus

Sono arrivato a New Orleans e la prima cosa che vidi erano delle streghe, ma non tutte erano davvero streghe, c'è n'era una che lo era per davvero così mi sedetti al suo tavolino, "Ciao Egnes, so che tu sei una vera strega in confronto alle altre" "Klaus Mikaelson" disse il mio nome, "Devi aiutarmi" "Qui non possiamo più praticare la magia" mi dice, mi insospettì e mi avvicinai a lei, "E chi l'ha ordinato?" "Marcel Gerard, è lui che comanda adesso" "E dimmi un po', dove lo posso trovare?" "Al Rousseau's" mi dice, io la guardai e mi avviai lì. Appena entrai vidi una barista ma non vidi Marcel, conoscevo alla perfezione quell'uomo, comunque mi avvicinai al bancone, "Un bourbon grazie" dico la ragazza sorridente preparò il drink e me lo porse, "Dov'è Marcel?" "E' lì" dice indicando lui che cantava davanti ad altre persone. Quando finì mi notò e mi venne incontro, "Klaus Mikaelson" dice sorridente, "Marcel Gerard, una mosca dice che adesso comandi tu qui" dico sorridente, "Si è vero" dice, "Ascolta, ammetto che non sono venuto qui per caso" dico portandolo fuori dal bar, "Se ti serve qualcosa basta dirlo" "Sto cercando delle streghe e so che tu non fai fare incantesimi ma so che stanno tramando contro di me" "C'è ne una che lavora qui dentro come cuoca" dice indicando il bar, "Ti ringrazio. Se non ti dispiace devo parlarle" dico, "Solo non fare casini nella mia città" dice afferrandomi il braccio in modo pacifico, "Tranquillo Marcel quando scoprirò cosa bramano alle mie spalle me ne andrò" dico e andai da lei.

"Ciao streghetta" "Klaus Mikaelson?" "Si, ho bisogno del tuo aiuto" dico andando diretto, "Non posso usare la magia" "Lo so" dico ma lei capì che é di quello avevo realmente bisogno, "Devi andartene o dirò a tutti che hai bisogno della mia magia" dice agitata, la presi per il collo ma Marcel mi fermò, "Klaus!" urlò la lasciai e me ne andai. Provvisoriamente stetti nella mia vecchia casa, che era fuori New Orleans.

Pov's Elijah

Andai a New Orleans con Niklaus e lo vidi parlare con una ragazza, la cuoca di quel bar ma vidi subito che la prese per il collo, mio fratello è irascibile se non gli dai quello che vuole può diventare molto violento. Stavo per avvicinarmi ma fece prima Marcel, "Klaus, ti avevo chiesto di non creare problemi" gli dice, "Si Marcel, ma la tua piccola streghette non vuole aiutarmi e sai com'è, la violenza aiuta su tutto" dice Klaus, è sempre il solito. La sera ritornai in quel bar per parlare con la cuoca, "Ciao cara" dico, "Due originali nello stesso giorno" mi dice, sorrisi, "Scusa per il tatto di mio fratello ma se non gli dai quello che vuole diventa irascibile" "Non posso dargli quello che vuole Elijah" "E perché mai?" "Mi ha chiesto di praticare la magia e se lo faccio morirò" "Questo succede solo se sei in città?" "Si, perché?" mi domanda io le tappai la bocca e la portai nella nostra vecchia casa.

Vidi mio fratello fare avanti e indietro ma dopo qualche minuto mi notò, "Fratello, vedo che ti sei dato da fare" dice, "Si, adesso chiedile tutto" dico sorridendo maleficamente, non sono mai stato così malefico nei confronti degli altri soprattutto se il motivo era mio fratello Niklaus, ma anche io voglio che Nathalie q
Ritorna qui con noi. "Bene tesoro, devi resuscitare una persona" "E prima che lo dici, sei fuori dalla città quindi non c'è nessun obbligo di non usare la magia" aggiunse sorridendole, "Ho bisogno di incantesimi" dice, "A quello ho pensato io" dico porgendole un libro con le magie di nostra madre, "Lo farò ma non riuscirò in poco tempo" "A noi va bene, ma visto che nessuno si fida di te, compreso io, abbiamo chiesto a nostra sorella Freya di fare un incantesimo" "Che incantesimo?" domanda, "Finchè Nathalie non è resuscitata tu non uscirai di qui" dissi e lei si mise a cercare l'incantesimo. Dopo qualche minuto trovò l'incantesimo e se lo studiò, "Dovete darmi qualcosa che era suo" ci dice, Niklaus le diede una collana, "Me l'ha regalata lei, spero vada bene" "Si" dice e fece l'incantesimo, "Non funziona" dice ma ci riprovo per tutta la serata, "Sophie per quanto io voglia qui Nathalie,adesso devi riposarti o non riuscirai a proseguire domani" le dico, aveva bisogno di riposo in modo da avere più energia domani.

Il giorno dopo feci il gentiluomo e le preparai delle uova, Bacon e pane tostato, "Posso prendere almeno un caffè?" "Devi avere forze cara, tieni mangia questo" dico porgendole il piatto, "Però voglio che tu sappia che questa mia gentilezza non vuol dire che non ti uccida se scopro che ci stai imbrogliando. Solo che tu hai bisogno di energia e ci stai aiutando ed era un gesto di gratitudine nei tuoi confronti" dico schietto, lei annuì e si mise a mangiare. Andai da mio fratello, "Niklaus, è sveglia ma sta facendo colazione" "Colazione? Ha tante cose da fare" dice superandomi ma con la velocità da vampiro gli blocco l'uscita, "Niklaus, ha bisogno di forze. Finito la colazione farà l'incantesimo e dopo vedremo cosa fare" "Non mi convince ma è l'unica che lo fa" "Lo so fratello, l'ho già avvertita che se ci inganna la ucciderò con le mie stesse mani e senza esitazione. Sai quanto posso essere, come dire, irascibile se vengo tradito o peggio ancora, ingannato" gli dico convincendolo, lo vidi ridere e scendemmo di sotto. "Bene Sophie Deveraux, dopo che hai finito di mangiare ricordati che hai un incantesimo da fare" dice per poi andarsene, lo seguii per evitare che gli vengano strane idee in testa.

  Vedemmo arrivare Sophie e cominciò con l'incantesimo, ma anche questa volta non riuscì. Fu così per qualche mese, "Voglio riprovare" dice Sophie, cominciò l'incantesimo e dopo qualche minuto vedemmo Nathalie davanti ai nostri occhi, "Elijah" mi chiamò confusa, "Nathalie" sussurrai, avevo gli occhi lucidi era diventata la persona più importante della nostra famiglia e quando è morta tutti ne abbiamo sentito la mancanza soprattutto mio fratello Niklaus, "Niklaus" urlai e quando arrivò si pietrificò, gli corse incontro e lui la prese in braccio e la baciò, "Scusami ma dovevo andare prima da lui" si scusò con me mentre mi abbracciava, "Non importa, non hai idea di quanto mio fratello abbia sofferto per te" le dico, lei lo guardò tristemente, "Mi dispiace, davvero. Ma Stefan non poteva morire per colpa di Katherine Pierce" dice dispiaciuta, "Non importa amore, sei qui è questo quello che conta" le dice mio fratello, "Porto Sophie a casa" dico togliendo il disturbo e li lasciai lì da soli.

TRUE LOVEWhere stories live. Discover now