⟡Capitolo 13 ⎯ Erba Infuocata⟡

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Diluviava da giorni e un banchetto, in un salone della dimora dell'Erba Spinosa, non pareva attenuarsi.

La musica, i cibi prelibati e le chiacchere dei nobili, divisi tra uomini e donne, non disturbavano Fathi.

Il giovane adocchiò il padre ben lontano e, a braccia conserte, restava inflessibile vicino a Sahbab. La ilarità dell'omone non lo deconcentrò.

⎯ Voi cosa ne pensate, nobile Fathi? È vero quel che si dice?

Il giovane ruzzolò dalle nuvole, osservando un nobile agghindato dagli abiti turchesi.

⎯ Perdonatemi, non ero attento, di cosa nobile signore? ⎯ esordì Fathi all'anziano.

⎯ Della spada legata alla vostra cintura, vostro prozio Sahbab sostiene che l'arma, durante la battaglia contro il nobile Kanak, sia stata benedetta da Yazata Atar. È vero?

Fathi restò per un attimo sorpreso dalla facilità di come un pettegolezzo tanto ambito stesse fluendo tra i famigliari. Sorrise e socchiuse gli occhi: ⎯ Molti della mia famiglia sostengono ciò, ma credo che sia solo una sciocchezza.

⎯ Avete mai pensato di farla esaminare dai sacerdoti? ⎯ disse il nobile anziano.

Fathi sospirò nervoso e sfiorò il pomolo.

⎯ Non è mia intenzione far esaminare un'arma appartenuta al mio bisnonno. Inoltre è un regalo di compleanno che ho ricevuto da mio padre a cui sono molto legato.

L'anziano comprese la risposta e borbottò qualcosa, dopodiché tornò a chiacchierare con Sahbab. Quando salutò i due, spostandosi, il prozio sospirò pesantemente.

⎯ Decidi di non dir nulla, pronipote? Non ti rendi conto di quello che hai ricevuto? ⎯ chiese sdegnato Sahbab, ⎯ La presenza di Yazata Atar si è svelata. E tu getti questa occasione per cosa? Per far l'indifferente?

⎯ A me non interessa se la divinità mi ha dato la sua consacrazione. Insomma, è durato solo pochi giorni. Voglio guadagnarmi l'onore nella lotta e non per le grazie divine.

Sahbab afferrò da un tavolino un bicchiere di Lassi e sorrise: ⎯ Dibatti sempre le decisioni dei tuoi cari, per non parlare che tuo padre non l'ha presa bene riguardo al pugnale che hai ricevuto da tuo nonno Firouz.

⎯ Oh, per gli dèi, ⎯ sbuffò Fathi, ⎯ ancora con questa storia? Lo sa benissimo che non deve intromettersi sulle mie cose. Lo sai che nonno Firouz non voleva che si sapesse del pugnale.

⎯ Lo so, ma nascondere la verità a tuo padre è un errore da non sottovalutare, ricordatelo. ⎯ rispose contenuto Sahbab e sorseggiò la bevanda, allontanandosi.

Fathi posò le braccia sui fianchi e sospirò, si avvicinò ad Ahkil che rideva insieme ad alcuni amici.

Il cugino di Naisha si scusò a quest'ultimi e, mangiando della frutta secca, invitò l'adolescente a seguirlo: ⎯ Siete già stanco della festa, nobile Fathi?

⎯ È così evidente?

⎯ Oh, avete una marea di espressioni, ma la rabbia e il sarcasmo non riuscite a nasconderli, ⎯ ridacchiò Akhil.

Fathi divagò con lo sguardo sulle nobili che discutevano lontane dagli uomini.

Akhil deglutì un altro frutto e, accostato all'amico, fissò le donne: ⎯ Mia cugina se ne andata nelle sue stanze mezz'ora fa.

⎯ Non ero interessato a vederla, non ora, ⎯ borbottò Fathi.

Ahkil alzò un sopracciglio, sorridendo: ⎯ Ah, no? Credevo che volevate unirvi alle danze con lei.

Il Fervore MelatoWhere stories live. Discover now