Lui ama i fiori! |4

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Io e Sherlock parlammo per circa due ore o forse tre consecutive prima e dopo il pranzo, mi sembrava di star rivivendo un deja vu e in fondo era così. Io e Sherlock abbiamo sempre amato parlare di qualsiasi argomento, dicevamo sempre la nostra opinione, su tutto. Ma intanto dall'altra parte non c'erano due ragazzi tranquilli e sereni come noi, c'erano due ragazzi che scappavano da chi voleva cambiare il loro futuro: Tewkesbury ed Enola.

"Sherlock mi dispiace ma devo andare, ho un impegno di lavoro."

"Cioè?"
Tra lui e sua sorella non so chi sia più curioso.

"Dobbiamo decidere i prossimi due vestiti da mettere in commercio ed in più ho appuntamento con tre nobili che mi hanno commissionato dei vestiti per la loro cerimonia."

"Ma da te non venivano le fiammiferaie?"

"Da me viene gente di ogni tipo, ho abiti economici per donne che non vivono in una situazione abbastanza confortevole ma ho anche vestiti per le principesse che spenderebbero migliaia di dollari per un semplice vestito."

"Allora ti lascio ai tuoi 'impegni lavorativi', ah e mi sono ricordato di avere anche un caso da risolvere: Enola Holmes"

"Allora buon lavoro anche a te Sherlock"
Aprii la porta, lui prese il suo cappello ed il suo cappotto e si fermò davanti a me.

"Dovremmo chiacchierare più spesso, buon lavoro Tessa"
Mi guardò un ultima volta e andò via.

Tornai a lavoro, dove le cose sembrarono essere più che tranquille: scelsimo gli abiti da realizzare e una delle governanti delle nobili ritirò i loro abiti. Chiusi il negozio dopo neanche un'oretta, ci misimo veramente poco. Così approfittai della situazione e iniziai a camminare per Londra alla ricerca di mio fratello però mi ricordai che quel giorno sarebbe tornata Tracy la mia migliore amica e con una carrozza mi diressi al porto di Londra.

Conobbi Tracy il giorno del mio quattordicesimo compleanno. Ogni anno mia madre organizzava sempre feste di compleanno invitando persone che neanche conoscevo ad esempio Tracy. Mi annoiai da morire a quella festa fino a quando scoprii di non essere la sola annoiata quando andai in giardino e trovai una ragazza della mia età che passeggiava per la stradina del mio giardino. Parlammo per tutta la sera e da quel momento diventammo inseparabili.
Tracy è il mio braccio destro, mi aiuta in tutto, mi dà sempre ottimi consigli e sa tutto di me come io so tutto di lei, siamo il diario segreto l'una dell'altra.

Arrivata al porto la trovai immediatamente e corsi da lei per poi abbracciarla.

"Tracy"
Dissi stringendola a me.

"Tessa"
Sciolsi l'abbraccio e presi la sua valigia.

"Allora che mi racconti, com'è stato questo viaggio?"

"È stato bellissimo! Parigi è magica ma i francesi un po' meno"
Rise.

"L'importante è che ti sia divertita"

"Invece tu che mi racconti?"

"Sono successe infinite cose da quando sei partita che non so da dove cominciare"

"Ci sarà stato un inizio!"

"Andiamo a sederci in una di quelle panchine"
Ci sedettimo e iniziai a raccontarle ogni cosa successa da quando ero tornata a Basilwether, ogni cosa.

"E adesso sto cercando mio fratello ma non so da dove iniziare a cercarlo"

"Lo hai fatto venire tu qui!"

"Mi sono scordata di dargli appuntamento in un posto"

Pensai ad ogni luogo possibile per trovare Tewkesbury, ma non mi venne nulla in mente, fino a quando Tracy disse:

A te che mi hai insegnato ad amare. |Sherlock HolmesWhere stories live. Discover now