Sei un idiota.|10

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Il giorno successivo all'incontro con mio fratello andai a lavoro ma una volta tornata a casa notai di aver ricevuto un telegramma da Sherlock:
"Vieni al 221b di Baker Street, ti aspetto!"

Non osai neanche immaginare cosa volesse da me e così mi diedi una bella ripulita, mi vestii e avvisai Anne della mia assenza.

"Anne, io vado a trovare un amico, non so quando tornerò"

"Stiate serena, in ogni caso se si fa tardi vi aspetterò dormendo"

"Grazie Anne, buona serata"
Le sorrisi e uscii di casa indirizzandomi verso Baker Street.
Andai a piedi, decisi di perdere più tempo.
Londra era veramente piena di gente quel pomeriggio e quasi quasi mi sentivo confusa.

Arrivata al 221 di Baker Street entrai e salii le scale arrivando davanti la porta di Sherlock.

Aspettai un po' prima che mi aprisse, per mia fortuna ero una persona paziente.

Mi aprì la porta.

"Sherlock, mi è arrivato il tuo telegramma, perché hai bisogno di me?"
Dissi entrando.

"Buon pomeriggio anche a te. Comunque dovrei andare a cercare una cosa importante a Ferndell Hall"

"A casa Holmes? Come mai?"

"Mi serve per Enola"

"Bene chiamiamo una carrozza e andiamo"

"Mi accompagnerai quindi, fantastico!"

"Mi dispiacerebbe lasciarti da solo. Non hai amici ma almeno hai me"

"E tu cosa saresti?"

"Non lo so, questo devi dirmelo tu"

Uscii dal 221b di Baker Street, aspettando Sherlock fuori la porta d'ingresso. Una volta insieme, salimmo su una carrozza e andammo alla stazione.
In treno parlammo solamente di Tewkesbury ed Enola, non parlammo di altro.
Una volta in stazione chiamammo una carrozza che arrivò in pochi minuti.

Arrivati a Ferndell Hall, lo guardai negli occhi e gli presi la mano iniziando a correre proprio come quando eravamo due ragazzi.
Non ebbi al più pallida idea del perché lo feci ma mi andò di farlo.
Iniziò a correre anche lui e mi venne spontaneo sorridere.
Mi girai a guardare Sherlock e stava sorridendo anche lui.
Ma una volta affaticati ci fermammo.

"Ti serviva una bella corsetta Holmes"
Dissi con il fiatone.

Mi guardò sorridendo.

"Ora ricordo perché a volte ti odiavo"

"Ammettilo è stato divertente"

"Non lo è stato, è stato solo da stupidi"

"Il tuo sorriso diceva il contrario"

"Okay lo è stato, ma solo un po'"

"Mh"

Ci furono vari secondi di silenzio e poi uno sguardo quasi complice per comuncarci di entrare in casa.

"Hai le chiavi?"

"Tranquilla c'è la signora Lane"

"Perfetto"

Vidi la signora Lane attraverso il vetro della finestra di una stanza al primo piano, mi vide anche lei e corse ad aprirci.

"Salve Signora Lane"
Dissi una volta che aprì la porta.

"Signor Holmes, principessa di Basilwether, che piacere avervi qui"

"Lo stesso per noi"
Disse Sherlock.

A te che mi hai insegnato ad amare. |Sherlock HolmesWhere stories live. Discover now