Cos'è questa?|12

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Tornati in città, io e Sherlock ci separammo, ognuno a casa propria.

Avevo molta paura che Tewkesbury non riuscisse ad aiutare Enola ma sapevo che fosse capace.
E se qualcosa fosse andato storto? E se li avessero scoperti?

Cercai di non pensare e mi concentrai a scrivere il mio romanzo.
Ogni capitolo che scrivevo aggiungevo avventure su avventure, come se avessi infinite parole da scrivere.
Dopodiché andai a dormire, spegnendo tutti i pensieri.

\\

La mattina mi svegliai molto rilassata, grazie a una bella dormita.
Dopo essermi preparata per la giornata andai in sala da pranzo dove trovai Anne pronta per prepararmi la colazione.

"Buongiorno principessa Tessa, le stavo per preparare la colazione. Oh, questa mattina ha ricevuto un telegramma da parte della minore degli Holmes"

Corsi immediatamente a leggerlo "Ci vediamo a Scotland Yard, nell'ufficio di Lestrade alle 11:00.
L'ho risolto".
Dovevo sbrigarmi.

"Anne, non preparare nulla, devo andare, torno presto"
Uscii da casa e cercai una carrozza nella folla, per fortuna come al solito la trovai e mi diressi a Scotland Yard.

Arrivata, corsi immediatamente nell'ufficio dell'Ispettore Lestrade, dove trovai Enola che parlava all'ispettore con un viso abbastanza soddisfatto.

Entrai senza bussare.

"Allora?"
Chiesi guardando Enola.

"Ieri sera vostra nonna ha tentato di uccidere il povero Tewkesbury"
Disse l'ispettore.

Lo guardai abbastanza confusa.
Mia nonna? Quella vecchietta?

"E perché avrebbe dovuto?"

"Lei è contro la riforma, essendo donna non ha alcun diritto di voto, Tewkesbury, invece, proprio come vostro padre, avrebbe votato a favore. Vostro zio avrebbe votato contro."
Mi spiegò Enola come una vera detective.

"Quindi mia nonna avrebbe ucciso mio padre?"

"Si, lo ha fatto"

"E chi dice che il colpevole non sia mio zio?"

"Perché al tempo della sua morte lui era impegnato nella seconda guerra anglo-afgana"

Sentivo di essermi tolta un peso enorme dalle spalle, finalmente il caso Tewkesbury era stato chiuso ed io ero felice più che mai.

Abbracciai Enola in segno di ringraziamento.

"Il tuo primo caso"
Dissi stringendola forte a me.
Ero fiera di lei, sapevo che prima o poi ci sarebbe riuscita.
Credevo in lei. Sapevo che lei era capace. La piccola Holmes mi aveva stupita ancora.

La sentii sorridere e poi sciolsimo l'abbraccio.
Guardai Lestrade.

"Sicuramente verrà a risolvere il caso anche Sherlock, per favore potreste dirle che Enola l'ha risolto prima di lui?"
Gli chiesi.

"Volentieri"

"E lo saluti da parte mia"
Continuai.

"Sarà fatto"

"Grazie Ispettore, grazie Enola. Buona giornata"

Lasciai l'ufficio e tornai in carrozza per tornare in città.
Quando fui a casa però trovai ospiti: Tracy e Garret.

"Buongiorno"
Dissi posando il cappello.

"Buongiorno"
Dissero i due ospiti.

"Come mai questa visita?"
Da quando Tracy si era sposata era diventato raro ricevere sue visite specialmente con Garret.

A te che mi hai insegnato ad amare. |Sherlock HolmesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora