Enola.|11

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Quando mi svegliai mi ritrovai ancora con la testa poggiata sul petto di Sherlock, ciò stava a significare che era mattina presto.
Facendo meno rumore possibile, alzai la testa e iniziai a guardare l'uomo al mio fianco.
Aveva i capelli leggermente scombinati e ancora il segno del mio rossetto rosso sulle labbra. Sembrava un angelo.
Scesi dal letto e andai alla finestra per guardare l'alba, sembrava quasi un esplosione di colori.
Iniziai a pensare a quanto accaduto la sera. Le nostre labbra unite e le nostre parole che sanno di sentimenti impossibili.
Perché stava accadendo tutto questo? Avevo promesso a me stessa che lo avrei dimenticato per sempre. Anche se ormai sapevo il vero motivo della nostra rottura, non volevo ricominciare ad amare, stavo bene da sola.

"Buongiorno"
Sentii dire da Sherlock con voce assonnata.
Mi girai verso di lui che si trovava ancora sul suo letto e lo guardai.

"Buongiorno anche a lei Signor Holmes"

"Principessa di Basilwether sa per caso che ore sono?"

"È presto. Comunque cosa dovevi cercare ieri?"

"Oh si, giusto. Siamo venuti qui per cercare Dash"

"Dash? Il pupazzetto con cui giocava Enola da bambina?"

"Proprio lui"

"Bene, allora andiamo a cercarlo. Sarà probabilmente nella stanza di Eudoria."

"Successivamente torneremo a Londra."

"Direi di si ma, prima togliti il segno del mio rossetto sulle tue labbra, sai la gente chiacchera, poi ho fame quindi prima facciamo colazione."

Scese dal letto e venne verso di me.

"Prima di tutto questo mi baceresti un'altra volta ancora?"

"Perché dovrei farlo?"
Dissi trovandomi il suo viso molto vicino al mio.

"Perché ti amo"

"Siete troppo emotivo, comprensibile, ma inutile"
Dissi citando la sua solita frase.

"Probabilmente"
Ci guardammo un'altra volta negli occhi e mi baciò quella volta però per pochissimi secondi e per fortuna visto che l'attimo dopo bussò la signora Lane.

"Buongiorno, vi disturbo?"

"No, avanti"

Notai che Sherlock si tolse il rossetto rimasto sulle sue labbra e quando entrò la Signora Lane, Sherlock si allontanò leggermente da me.

"Sentivo un leggero brusio, desiderate che vi prepari la colazione?"

"Si, muoio dalla fame"
Dissi, mentre Shelock annuì con la testa senza dire una parola.

"Perfetto, vado a preparare il tè, ho comprato dei muffin qualche minuto fa"

"Grazie mille"
Sorrise e uscì dalla stanza.

"Bene, dopo la colazione prenderemo il primo treno per Londra, successivamente alle 17 del pomeriggio verrai al 221b, chiamerò una carrozza e insieme andremo a trovare Enola"

"Tutto questo lo hai pianificato adesso?"

"Esattamente, adesso andiamo a cercare Dash"

"Okay"

Uscimmo dalla stanza, alla ricerca del pupazzetto in stanza di Eudoria.

Cercammo in vari luoghi ma lo trovai sotto il cuscino del letto.

"Trovato!"
Esclamai felice.
Sherlock si girò verso di me e mi guardò sorridendo.

"Grazie"
Disse baciandomi sulle labbra.

A te che mi hai insegnato ad amare. |Sherlock Holmesजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें