II

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Il mattino seguente, un familiare odore di cannella svegliò dolcemente Lauro che, non appena aveva aperto gli occhi, si era reso conto di avere Ofelia su di sé. La testa della ragazza era poggiata delicatamente sulla sua spalla, la mano e la gamba di lei erano rispettivamente una posata sul suo petto e l'altra attorcigliata attorno alla sua gamba, mentre il suo braccio le cingeva il bacino in una docile presa. Non seppe spiegarsi come erano finiti in quella posizione. Cercò i cuscini che la sera prima aveva messo a barriera tra loro e li ritrovò sparpagliati sul pavimento. Ofelia l'aveva avvertito sul fatto che avrebbe potuto muoversi di notte, ma di certo lui non si aspettava di trovarsela addosso. Pensò ad un modo per alzarsi senza svegliarla, perché se solo si fosse accorta di quella posizione, avrebbe dato sicuramente di matto. Ma era impossibile. Lauro era bloccato sotto il dolce peso della sua assistente e il suo stramaledetto profumo di cannella.

Una manciata di minuti dopo anche Ofelia si svegliò, muovendosi ignara sul corpo del suo capo. Un movimento delicato sul suo fianco, che somigliava ad una carezza, la costrinse ad aprire gli occhi contro la sua volontà. Era ancora parecchio assonnata e soprattutto stordita. Infatti non si accorse subito che quel tocco sul suo corpo fosse di Lauro. Incrociò un paio di occhi verdi nel momento in cui alzò il viso verso di lui e rimase a fissarlo in silenzio.

«Che sta facendo?» gli chiese in tono pacato, ancora assopita e ad un palmo dal suo viso.

«Aspettavo che ti svegliassi. Buongiorno.» le sorrise così genuinamente che Ofelia fece fatica a realizzare il modo in cui si trovavano. A Lauro questo dettaglio non sfuggì, ma non le disse nulla. Tutto sommato non gli dispiaceva averla così vicina ancora una volta.

«Buongiorno a lei. Perché mi aspettava?» gli domandò ancora in modo ingenuo, mentre vide comparire sul volto di lui un sorrisetto divertito.

«Devo proprio dirtelo?»

Con quella domanda Ofelia si rese subito conto della posizione in cui si trovavano e sgranò gli occhi, prima di posare entrambi le mani sul petto di Lauro per distanziarsi in un gesto improvviso. Il pensiero di essere così vicini la destabilizzò fino ad arrossire come un pomodoro. Non era il primo contatto di quel genere che aveva con lui. In passato avevano trascorso molte notti così, stretti l'una tra le braccia dell'altro, ma il passato era appunto passato e in quel momento non poteva permettersi di abbandonarsi a simili intimità con lui.

«Oh mio dio! Le chiedo scusa. Non me ne sono resa conto. Mi dispiace da morire.»

Mortificata, iniziò con una serie di scuse infinite, mentre le guance le si coloravano sempre più di rosso per la vergogna. Ma Lauro, che non era per niente dispiaciuto della situazione e che ancora aveva la mano posata sul fianco della sua assistente, la strinse leggermente per farla tacere. Non amava particolarmente le chiacchiere mattutine, soprattutto quelle inutili.

«Va tutto bene, rilassati!» esclamò in tono calmo, tentando così di tranquillizzarla.

«Può, gentilmente, lasciarmi andare?» chiese Ofelia in evidente imbarazzo, sentendo quella sua parte del corpo andarle a fuoco per il semplice tocco dell'uomo che aveva ancora troppo vicino.

«Sì, perdonami.» si scusò lui, prima di scostarsi leggermente per permetterle di allontanarsi.

Nell'esatto instante in cui lasciò la presa, Ofelia si alzò di scatto per andarsi a rintanare in bagno e Lauro, per la prima volta in tutta la sua vita, provò un inspiegabile senso di vuoto.

Qualche ora più tardi, dopo aver fatto colazione, si ritrovarono in auto verso una direzione che a Ofelia era ancora sconosciuta. Il suo capo non le aveva detto che cosa avrebbero dovuto fare quella mattina. Lei pensò però che dovesse essere importante dal momento che lui aveva prorogato il soggiorno a Londra. Sospettava che ci fosse in ballo un'altra contrattazione con qualche cliente che Lauro non le aveva ancora presentato. Ofelia era sempre stata molto meticolosa negli affari, preferiva essere preparata al meglio per svolgere il suo lavoro, per questo voleva saperne di più.

Natale sotto il cielo di LondraWhere stories live. Discover now