CAPITOLO 6

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Non sapevo che cosa fare.

Una parte di me aveva troppa paura della reazione di mio padre e mi diceva di ritornare a riva insieme agli altri.

D'altra parte Atsena era andata a cercare i suoi fratellini e mia sorella da sola, probabilmente allontanandosi dal riff.

E non so nemmeno perché doveva importarmi, non la conoscevo minimamente.

Ma non so perché, da quando l'ho incontrata, insieme a lei mi sento una strana energia.

Mi sento come se fossimo legati da qualcosa, ma non so cosa.

E capii che per quella volta, forse rischiando la reazione di mio padre potevo lasciarla in disparte e andare a cercarla.

"Vado a cercare Atsena" dissi, e senza aggiungere altro, mi rituffai in mare con la speranza di trovarla subito.

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ATSENA'S POV
Non mi importava, in quel momento, di nessuno.

Volevo solo ritrovare i miei fratellini e Tuk, e il più presto possibile.

Mi ero probabilmente allontanata dal riff, ma non importava.

Nuotavo, e i miei occhi, per fortuna allenati, ispezionavano ogni singolo centimetro del territorio subacqueo.

Fino a quando non vedo un altro Ilu, con sopra tre persone.

Ero felicissima, li avevo trovati.

Mi avvicino a loro e riescono subito a vedermi.

Risaliamo in superficie.

"Mi siete mancati! Ci avete fatto prendere un colpo" esclamo io, esausta dalla ricerca.

"Siamo contenti di averti ritrovato Az!" esclama Zukye.

"Presto, ritorniamo alla riva" dice Twai, e insieme ci dirigemmo sulla terra ferma insieme ai nostri Ilu.

Sott'acqua vedemmo però un altro Ilu, e non ci volle molto a capire da chi fosse cavalcato.

Era Neteyam, che cercava disperatamente qualcuno.

E forse quel qualcuno ero io.

Mi avvicino e lui mi vede, ma non si capiva se avesse una faccia nervosa, arrabbiata o felice, più o meno.

Mi fa cenno di ritornare in superficie.

"Finalmente, ti stavo cercando, ma che ti salta in mente?" mi chiede manco fosse mio padre.

"Scusa signore, ero in ricerca" dico indicando i nostri tre fratellini dietro.

"Tuk! Ci siamo tutti preoccupati! Papà ci scuoia" esclama Neteyam stanco.

"Scusa Neteyam" dice la piccolina, con una faccia dispiaciuta.

"Sono contento di rivedervi, ma ora dovremmo muoverci a tornare a riva" conclude lui prima di incamminarci nuovamente.

È in ansia, spaventato, e lo noto subito, ma vorrei capire il perché.

Della reazione di suo padre? Di come la potrebbero prendere gli altri?

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NETEYAM'S POV
Ero felicissimo di averli trovati, ma adesso avevo troppa paura della reazione di mio padre.

Arriviamo a riva e vediamo che ci lanciavano tutti certe occhiate, persino Tonowari.

Mio padre ci guarda fuori dalla capanna.

Io e Atsena decidiamo di entrare.

Sentivo lo sguardo dei miei genitori addosso.

"Si può sapere come hai fatto a perdere di vista tua sorella? E poi di soppiatto andare a cercarla da solo allontanandoti dal riff?" inizia a chiedere infuriato.

Ero pietrificato.

"Signore ha ragione, mi prendo tutta la responsabilità dell'accaduto" dico io guardando in basso.

"È normale Neteyam sei il fratello maggiore" mi dice lui.

"Signore, è stata colpa mia" dice Atsena spaventata.

Mi stava difendendo?

Io le lancio un'occhiata cercando di farle capire di non difendermi.

"Per favore Atsena, non metterti in mezzo" le dice mio padre, ancora furioso con me.

"Mi scusi" dice lei guardando in basso.

"Neteyam, vedi di non metterti di nuovo nei guai, adesso andate" conclude facendoci uscire dalla capanna.

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ATSENA'S POV
"Perché ti fai trattare così? Lo sai che non è stata colpa tua" dico a Neteyam uscendo dalla capanna parlandogli dietro mentre lui cerca di allontanarsi da me.

"Sono il fratello maggiore e ho tutte le responsabilità addosso, dovresti saperlo meglio di me" dice alzando le mani al cielo.

"E poi hai sentito mio padre, non metterti in mezzo" continua.

"Ma non è stata colpa tua Neteyam! Perché non gliel'hai detto?" gli dico ma non risponde.

"Lo avrebbe capito" continuo notando che mi ignora completamente.

"Mio padre non capisce Atsena! Pensa che sia tutto responsabilità mia" dice esausto e arrabbiato.

Io non gli rispondo, non sapevo che cosa dire.

Volevo solo, farlo sentire meglio.

Non so perché, ma sentivo che volevo aiutarlo, volevo proteggerlo, in qualche modo.

Ma era troppo agitato, stanco, in quel momento.

"Voglio sono rimanere solo per un po'" conclude, prima di lasciarmi da sola.

𝐈'𝐋𝐋 𝐏𝐑𝐎𝐓𝐄𝐂𝐓 𝐘𝐎𝐔 // Neteyam SullyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora