CAPITOLO 28 - L'ATTACCO PT. 5

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Nel frattempo, i Metkayina, anche loro dopo aver perso molti dei loro uomini, ritornarono al villaggio.

Erano tutti sfiniti, e in pensiero per la famiglia Sully.

Soprattutto i fratelli di Atsena, che dopo essersi riconciliati, ritornarono nella capanna, preoccupati per la sorella.

"Ma dove è finita? Dove ha portato Neteyam? E se le fosse successo qualcosa?-" dice ansiosa Tya, facendo avanti e indietro nella tenda, e venendo interrotta da Nayu.

"Tya calmati, sicuramente non le sarà successo niente, se la sa cavare nostra sorella e lo sai meglio di me" le dice fermandola e toccandole le spalle per calmarla.

"Si, ma.." sospira la sorella, guardando verso il basso con aria di rassegnazione.

"Guardami, Atsena tornerà, torna sempre" le dice Nayu guardandola.

Lei accenna un mezzo sorriso ingenuo, e concorda col fratello.

Escono fuori dalla capanna tutti e quattro i fratelli, guardando verso il mare.

Sembrava spento e cupo, sia perché era sera e si stava sempre facendo più buio il cielo, sia per l'atmosfera nell'aria, poco rassicurante.

Gli scarti della nave e delle varie imbarcazioni erano ancora galleggianti sull'acqua, e i vari fumogeni a causa delle esplosioni non si erano ancora dispersi nell'aria.

"Mamma, Papà!" gridano improvvisamente, nel silenzio più tombale, i due fratellini, andando incontro a due sagome che si potevano benissimo intravedere, seppur il buio.

I due fratelli più grandi erano sorpresi, quasi estasiati.

Si lanciarono uno sguardo, prima di continuare a fissare le due figure poco riconoscibili.

Ma poi sentirono due voci, a loro fin troppo familiari, e capirono subito di chi si trattasse.

"Piccoli nostri, ci siete mancati tanto" disse dolcemente la madre, mentre il padre prese in braccio il piccolo Zukye.

A Tya le rigarono, di poco, due lacrime, il viso, ma un enorme sorriso colmò il grande vuoto che quelle due gocce non riuscirono a colmare.

La Na'Vi raggiunse i quattro, e abbracciò calorosamente i suoi genitori.

"Ciao tesoro" dissero poi a loro figlia più piccola, mentre le accarezzavano dolcemente la testa.

Nayu vedeva la scena da lontano, non credendo a quello che stava osservando.

Aspettava che si facessero avanti i suoi genitori, perché non aveva le forze per andarli ad abbracciare.

Poi quest'ultimi si avvicinarono al figlio, e il padre gli prese la testa portandola al petto.

"Vedo che sei cresciuto" commenta poi, mentre tutti gli altri continuarono ad abbracciarsi calorosamente.

"Manca solo Atsena!" esclamò Zukye felice, ma con un briciolo di preoccupazione.

"Mamma, Papà-" disse Nayu, volevo spiegare loro che non sapevano dove fosse la sorella maggiore.

"No, sappiamo dov'è vostra sorella, sedetevi" dice il padre, Tuwary, facendo segno loro di mettersi seduti e ascoltare.

"Vedete, Guryaka è intatta, non si è distrutta neanche la minima parte del nostro territorio" inizia a spiegare.

"Atsena l'abbiamo incontrata sulla nave, lei stessa ci ha liberati" continua.

I fratelli più grandi lo guardavano sorpresi.

"Le abbiamo detto, che se mai dovesse succedere qualcosa, di andare dalla nonna, si sta occupando dei diversi feriti" conclude.

La famiglia decide poi di andare a riposare, ma prima Nayu voleva dore alcune cosa al padre.

"Papà, Atsena, ti ha.. visto all'albero delle anime" gli confida incerto il Na'Vi.

Il padre gli poggia delicatamente una mano sulla spalla.

"Ne parleremo meglio quando ci sarà anche tua sorella qui" dice, prima che i due andassero a riposare dentro la capanna.

Nel mare, la situazione era abbastanza diversa.

Jake continuava a lottare con Quaritch, mentre la nave continuava ad affondare sempre di più.

I due si ritroveranno a combattere sott'acqua, a causa del fatto che erano all'interno dell'imbarcazione ormai affondata.

Per fortuna, Jake riesce a soffocare il colonnello, rischiando però lui stesso di annegare.

Tuk e Neytiri finiscono per venire trascinate dalle acque, e portate in basso verso l'interno della nave.

Lo'ak, Kiri e Spider cercano di ritrovare i genitori dei due Na'Vi, iniziando le ricerche.

Kiri trova infatti sia la madre che la sorellina, aiutandosi con un animale che fa respirare sott'acqua, e da lucine subacquee, che aiutano infatti le tre a trovare la strada per risalire in superficie.

Lo'ak trova invece suo padre, che sembra privo completamente di sensi.

"Papà, svegliati" gli dice il figlio, facendogli uscire la testa fuori dall'acqua.

"O-Oh, Neteyam.." prende respiro Jake, riprendendo pian piano i sensi.

"No papà, sono Lo'ak" risponde il Na'Vi, facendogli prendere aria.

"Oh, Lo'ak" ribatte poi il padre realizzando meglio.

"Dobbiamo uscire da qui, credo di sapere la strada ma è molta da fare" dice poi Lo'ak.

"No, io non credo di farcela, tu vai, tu che hai le energie" ribatte poi Jake, respirando ancora affannosamente.

"No, non posso rischiare di perdere anche te" gli risponde il figlio.

"Papà, dobbiamo muoverci, l'acqua sta salendo" commenta poi Lo'ak.

Dopo alcuni sforzi da parte di Jake, e grazie all'aiuto di Lo'ak, riescono a risalire in superficie.

Si riconciliano tutti, abbracciandosi calorosamente.

"I Sully restano uniti" dice Jake, facendo incrociare le loro mani.

"I Sully restano uniti!" poi gridano tutti insieme, felici, ma ancora preoccupati per il figlio Neteyam.

A Guryaka, la nonna di Atsena stava disinfettando la ferita del Na'Vi, prima di bendarla.

Atsena non riusciva a lasciarlo un momento, neanche per aiutare la nonna con le attrezzature.

La sua mano, combaciava perfettamente con quella di Neteyam in quel momento, e sembravano non potersi lasciare.

Il Na'Vi era ancora dolorante, e i suoi occhi continuarono a farsi sempre più pesanti, tanto da chiudersi.

"Atsena, io-io.." commentò, prima di privarsi dei sensi.

"Nonna, cosa vuol dire?" chiede agitata Atsena, che cercò disperatamente di svegliarlo.

La Na'Vi si stava preoccupando il doppio, temeva che potesse accadere il peggio.

"Atsena, si è solo addormentato, devi dargli tempo" le disse la nonna, appoggiandole dolcemente una mano sulla schiena.

Concluse il lavoro ricoprendo bene il Na'Vi di bende.

E intanto, Atsena, presa dalla stanchezza più profonda, ma ancora accanto a Neteyam, poggiò delicatamente la testa del Na'Vi sul suo petto, e si addormentò.

Le sue braccia inglobavano il dolce viso sofferente di Neteyam, mentre ancora gli reggeva saldamente le mani.

𝐈'𝐋𝐋 𝐏𝐑𝐎𝐓𝐄𝐂𝐓 𝐘𝐎𝐔 // Neteyam SullyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora