13- lights turn on and off

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Il viaggio di ritorno sembrò essere più lungo di quello dell'andata. Si fermarono ad una fermata di sosta dove c'era anche un bar, così da comprare qualche panino così da fare pranzo.

Quando ritornarono alla villa, erano di già le sette e mezza di sera, quindi ognuno andò nella propria stanza per riposarsi qualche minuto prima della cena.

Harry stava sdraiato sul letto, le mai che reggevano il libbro che stava leggendo, pagina dopo pagina, cambiandole con sempre lo stesso ritmo di due minuti ognuna, quando qualcuno bussò alla sua porta.

Dopo il suo invito ad entrare, quella fu aperta da Louis, il quale entrò nella stanza, chiudendo la porta dietro di lui, perché sapeva quando fastidio procurava al minore una porta socchiusa.

Si avvicinò alla finestra della camera, sotto gli occhi confusi di Harry, e guardò fuori il cielo "che stai facendo?" Chiese il riccio, mettendosi a criss cross sulle lenzuola.

Louis sorrise ed indicò fuori, dalla tasca tirò fuori il piccolo telescopio che Harry gli aveva regalato "guarda le stelle attraverso questo"

Harry sospirò e si alzò dal letto, posando il suo solito segna libro tra le pagine del libro e poggiando quest'ultimo sul comodino posto accanto al suo letto.

Quindi, si alzò e si avvicinò al liscio, il quale passò a lui il telescopio in miniatura.

Harry lo prese tra le dita e avvicinò il suo occhio destro sul vetrino minore, puntando l'oggetto verso l'alto, alle stelle.

Sospirò da come bene si riuscivano a vedere. La risoluzione non era tra le migliori, ma si riuscivano a vedere le stelle con una prospettiva molto più vicina, ed erano bellissime.

Puntò lo sguardo anche sulla luna, le incanalature che essa portava che si riuscivano a vedere e distinguere. "È veramente bello, mh?" Sentì la voce calma di Louis domandare.

Harry sorrise ed annuì, scansando il proprio occhio e allungando l'oggetto di nuovo a Louis "già"

"Grazie per questo"

"Mi hai già ringraziato"

"Beh, voglio rifarlo"

Il riccio rise ed annuì "di niente allora" disse per la seconda volta, guardando Louis nei suoi occhi celesti.

Questo gli fece un piccolo, quasi impercettibile sorriso, annuendo subito dopo a sé stesso "Chase mi ha detto di chiamare tutti voi, comunque, la cena è pronta, dobbiamo andare al piano di sotto"

"Non ho finito il capitolo che stavo leggendo"

"Lo finisci dopo"

"Ugh, sai che mi da fastidio"

"Mangi velocemente, non possiamo aspettare" rispose Louis "gli altri sono già scesi, manchi solo te. Beh, e io, visto che sono qui con te"

Harry sospirò ed annuì "Va bene, andiamo"

I due scesero in camera da pranzo, Niall e Barb erano gli unici in quella stanza, in piedi di fronte alle sedie, aspettando che qualcun altro arrivasse.

Appena Louis ed Harry entrarono, i due sospirarono e si sedettero al tavolo, seduti vicini, Harry e Louis li imitarono, sedendosi anche lui, il riccio seduto tra Barb e Louis.

Chase entrò pochi minuti dopo, una teglia tra le mani coperte dai guanti di cucina "cos'è?" Chiese Louis guardando cosa ci fosse dentro alla tegliera.

"Lasagna, cucinata da me" rispose il biondo sorridendo e posando la teglia sul tavolo. "Una è una normale rossa, mentre l'altra è ai carciofi, servitevi"

Louis si alzò in piedi, prendendo il proprio piatto e mettendo un po' di quella coi carciofi nel suo piatto. Prese poi quello di Harry e mise un po' di quella rossa nel piatto del riccio, sapendo che a lui non piacevano i carciofi.

Si sedette subito dopo, posando il proprio piatto davanti a sé e quello di Harry davanti al riccio.

Chase guardò quel comportamento con le sopracciglia corrucciate e stava per dire qualcosa, ma Niall lo anticipò "questa stanza non vi sembra un po' buia?"

Harry alzò lo sguardo verso il soffitto, le luci erano spente, il fuoco e le lucine di Natale erano le uniche fonti di luce in quel momento, facendo sembrare la stanza abbastanza buia.

Così, il riccio si alzò ed andò verso l'interruttore della luce, aprendola.

Rifallo.

Sospirò quando capì che era uno di quei momenti nei quali al suo cervello non andava bene niente di quello che faceva, così chiuse e riaprì la luce un'altra volta.

Di nuovo.

Questa cosa andò avanti per ancora un paio di volte, poi, fortunatamente, si sentì soddisfatto e tornò al proprio posto, la forchetta in mano, come se non fosse successo niente.

Gli altri continuarono a mangiare indisturbati, tutti a conoscenza dell'OCD del riccio. Tutti, apparte Chase, il quale lo guardò stranito "perché diavolo hai aperto e chiuso la luce venticinque volte?" Gli chiese infatti.

"Erano tre volte" lo corresse Louis, mangiando la sua lasagna.

Harry alzò gli occhi al cielo e guardò il biondo "è- soffro di OCD e certe volte devo aprire e spegnere la luce più volte" spiegò, aiutandosi gesticolando con le mani.

"Vuoi per caso rompermi l'interruttore? Non farlo più"

"Non lo decido io, è il mio cervello che-"

"Non mi importa cosa fa o ti dice il tuo cervello, lo fai a casa tua, ma non in quella mia"

"Chase piantala" s'intromise Louis alzando gli occhi al cielo e guardando il suo ragazzo.

"E te piantala di difendere sempre Harry, neanche lo conosci per la miseria!" Rispose Chase, alzando le mani "questa casa è dei miei genitori, non voglio che un ragazzo che ho incontrato appena la rompa"

"Non stava prendendo a martellate quel dannato interruttore, Chase, non si romperà se Harry lo apre due o tre volte più del previsto"

"Ma perché diavolo lo difendi ogni santa volta?"

"E tu perché diavolo gli vai contro ogni santa volta?" Controbattè il liscio "Sei veramente insopportabile e immaturo quando fai così"

"Oh, io sarei insopportabile e immaturo"

"Si, Chase, si, lo sei! È il mio compleanno maledizione, non rovinarmelo perché vuoi andare contro Harry"

"Lo hai letteralmente appena conosciuto, smettila di difenderlo e di andarmi contro!"

"Anche te lo hai appena conosciuto, Chase, ma questo non ti ferma dall'andargli contro"

"Sai cosa ti dico? Buon fottuto compleanno, io vado in camera, non ho più fame" rispose il biondo, alzandosi dalla sedia ed uscendo dalla stanza, iniziando a salire le scale.

Louis grugnì, guardando il ragazzo scomparire dalla sua visuale "si può sapere perché cazzo devi fare così?" Urlò così da farsi sentire.

"Buon appetito" Esclamò l'alto tono di Chase in risposta.

Il liscio rimase in silenzio, sospirando, mentre gli altri si guardarono a disagio, non sapendo cosa fare o dire.

Harry si schirì la gola, guardando Louis un po' in imbarazzo "Scusa, non volevo creare problemi" gli disse a bassa voce.

Louis sbuffò e scosse la testa, la forchetta in mano "non è colpa tua, è Chase che ultimamente sta facendo lo stronzo"

Harry annuì, Louis ricominciò a mangiare "non vai da lui?"

"Perché dovrei? È lui che rompe sempre le palle e ti va sempre contro per ogni minima cosa. Ha venti anni maledizione, dovrebbe crescere" rispose alzando le spalle "cos'è questo mortorio? Mangiate, dai"

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Boh, volevo riportarvi una discussione che ho veramente avuto, una tizia mi è andata contro perché ho aperto e chiuso la luce due volte e mi ha pure chiamata psicopatica. Divertente.

A Christmas With My Ex || LarryWhere stories live. Discover now