Capitolo 14

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Dopo la fine della partita, terminata con la vittoria del Barça per uno a zero, Ana ed Aurora si recano fuori gli spogliatoi. La moretta è ancora particolarmente confusa dal comportamento di Pablo assunto in campo durante la partita quando, senza volerlo, un giocatore avversario l'ha accidentalmente colpita in tribuna con la palla. Pablo, a pochi metri da lui, accorgendosi di ciò, gli ha dato un forte spintone scaraventandolo al suolo e prendendolo a parole, rischiando per fino il secondo giallo.
Vedendo uscire anche Pablo in tutta la sua bellezza assieme ai compagni dallo spogliatoio, ad Aurora le si illuminano gli occhi ed un sorriso si fa spazio sul suo viso. Subito lo spagnolo, notandola, non ci pensa due volte e, sorridendole dolcemente, la abbraccia.
"Sei stato fantastico, come sempre" Dice accarezzandogli la schiena.
"Grazie piccoletta" Le dice con voce da bambino, per poi stamparle un bacio in testa, gesto che scioglie completamente il cuore della ragazza.
"Ma chi abbiamo qui! Il nostro Pablito con una ragazza!"
Si intromette il Mister, uscendo anch'esso dagli spogliatoi sorridente e orgoglioso della vittoria.
Pablo alza gli occhi al cielo, mentre la mora abbassa lo sguardo, parecchio imbarazzata.
"Mister, Aurora, Aurora, il mio allenatore, Xavi" Dice con tono annoiato.
"È un piacere conoscerti Aurora!" Le stringe la mano.
"Anche per me Mister!" Cerca di nascondere il suo imbarazzo, ma le sue goti colorate di rosso glielo impediscono.
"Oh, tranquilla, mica mangio! Fammi solo un favore: non distrarre troppo il giovincello qui, altrimenti siamo costretti a rivedere gesti come quello di oggi in partita" Le spiega con sarcasmo e tono divertito, terminando con un occhiolino. Il corridoio si riempie di risate da parte di tutti, tranne quella di Pablo, il quale è parecchio imbarazzato, per la prima volta.
"Ci proverò" Risponde Aurora, non riuscendo a trattenere un sorriso.
"Dai forza ragazzi, tutti in pullman" Urla stavolta tornando serio, richiamando i suoi allievi con un cenno delle braccia.
"E controllate che nessuno si sia perso dentro lo spogliatoio, non si sa mai" A questo punto Aurora e Pablo si guardano.
"Mister, posso accompagnare io Aurora?" Xavi, con aria di suspence ed ansia, lancia delle occhiatine ai due, per poi annuire con un cenno del capo. Sorridendo di sbieco, Pablo prende per mano Aurora ed insieme si recano fuori lo stadio.
Il viaggio in macchina non è durato poi così tanto, dato che l'hotel in cui alloggiano è molto vicino allo stadio, ed una volta arrivati i due, con le dita delle mani stavolta intrecciate, si dirigono all'interno del residence.
Il ragazzo chiede alla receptionist la chiave della sua stanza e lei, squadrando prima Aurora con disprezzo, gliela porge sorridendogli.
"Questo è il mio numero, qualsiasi cosa, puoi chiamare me" Sorride ammiccante porgendogli un biglietto e concludendo con un occhiolino. Subito Aurora, evidentemente alterata e nervosa, glielo strappa via dalle mani, accartocciandolo e lasciandolo cadere al suolo.
"Ops! Ma che sbadata che sono! Temo proprio che per questa volta sarò io a soccorrerlo se mai qualcosa dovesse capitargli, ma grazie comunque del pensiero, è stato molto gentile da parte tua.. alla prossimaaa!" Sentendo ciò, la receptionist diviene visibilmente scossa e furiosa, ma soprattutto, invidiosa.
I due camminano via e, sorridendo, Pablo le circonda le spalle con un braccio.
"Menomale che ci sei tu, mia piccola salvatrice"
"Che poi cazzo! È pure indecente! Per non parlare di quanto sia antipatica!" Dice con voce da bambina.
"Ecco perché ho scelto te, tu sei l'esatto opposto, semplicemente perfetta" La ragazza si volta verso di lui e, perdendosi nei suoi grandi occhi marroni, dolcemente gli sorride, per poi accoccolarsi alla sua spalla.

 Più Di Un Sorriso|| Pablo GaviWhere stories live. Discover now