Capitolo 18

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I mesi trascorrono senza chiedere il permesso a nessuno, tanto meno ai due giovani innamorati, i quali hanno ormai smesso di vedersi da parecchio tempo per mezzo dei loro impegni, soprattutto di lei, alla quale la scuola porta via ore preziose. C'è da specificare che però Pablo, nonostante i suoi mille incontri calcistici, non ha mai rinunciato a scriverle per sapere come stesse o per chiederle di vedersi anche solo cinque minuti, inviti però rifiutati dalla medesima sempre per lo stesso motivo. Oggi però, in vista della partita Barcellona-Girona e le vacanze di Pasqua, Aurora può finalmente rivedere il numero trenta del Barça, al quale vuole fare una sorpresa presentandosi vicino gli spogliatoi poco tempo prima dell'inizio della gara.
Emozionata più che mai, la ragazza si dirige verso gli spogliatoi tenendo stretto tra le mani un orsacchiotto di peluche con addosso la maglia di Gavi e sul quale ha anche spruzzato un po' del suo profumo in modo tale che il giocatore avrebbe potuto annusarlo ogni qual volta le mancava, così da sentirla più vicina: geniale no?
Passo dopo passo il sorriso della fanciulla si incurva sempre di più per mezzo della troppa gioia che coinvolge anche il suo piccolo cuoricino, sorriso che però ben presto verrà spezzato.
Gli occhi di Aurora ci impiegano una frazione di secondo a spegnersi se pensiamo a quanto ci hanno impiegato a illuminarsi come una volta, ed il suo sorriso lo stesso: pare non essere mai stato sul suo volto pieno di vita. Sembra che per un momento si sia addormentata, finendo così in un incubo nel quale tutte le sue più grandi paranoie sono diventate realtà, e quanto vorrebbe che fosse così...
Un mix di rabbia e delusione le causa una crepa al cuore che riesce comunque a far riaprire le altre che parevano star rimarginandosi, tanto da farle conficcare sempre più a fondo le unghie lunghe nel collo dell'orsacchiotto, il quale deve essere divenuto anch'esso cupo per aver assorbito le emozioni negative della ragazza. Ed è strano pensare a come una persona possa aiutarti ad arrivare in cima alla montagna più alta del mondo per poi spingerti giù una volta arrivati quasi all'apice. E questo è ciò che è appena successo alla moretta quando ha visto Pablo ridere abbracciato alla stessa Anita che riteneva "pazza" per aver minacciato Aurora, ma alla quale in questo momento accarezza il fianco e sussurra all'orecchio non si sa che. E ai suoi occhi tutto ciò sembra surreale.
"Cos'ho io in più rispetto a lei?" Continua a domandarsi, perché non riesce proprio a spiegarsi di come Pablo non abbia mai riso così tanto con lei, ma con Anita sì.
"Oh merda" Esclama Ansu sotto voce: ormai quasi tutti gli sguardi sono rivolti su Aurora pallida come un cadavere, eccetto quelli dei colpevoli del suo sbiancamento improvviso.
"Oh, chi c'è!" Dice Anita con una finta voce sorpresa, ma il suo sorrisetto malizioso e soddisfatto la inganna. Cala il silenzio nella stanza quando Pablo si rende conto della situazione e, imbarazzato, si distacca immediatamente dalla ragazza dai lunghi capelli lisci. Le risatine imbarazzate di alcuni giocatori sono ciò che quasi spezza l'atmosfera di disagio che si respira nella stanza mentre lo spagnolo si avvicina a passo lento verso Aurora, la quale sembra essere paralizzata ma in procinto di esternare tutta la sua collera.
"Non toccarmi.." Dice la fanciulla con un filo di voce non guardando neanche negli occhi colui che ha provato a prenderle la mano.
"Aurora.." Il ragazzo sembra avere voce tremante, voce di chi si sente colpevole di aver appena tradito la fiducia di qualcuno che riteneva importante.
"Pablo... se provi a dire una sola parola di più.. io.." Quasi la ragazza non sente più la terra sotto i piedi, perciò chiude gli occhi per trovare sicurezza in se stessa, la stessa sicurezza che fino a poco tempo fa era Pablo a regalarle.
"Okay, ho capito, ma.." Continua con voce dolce, non recependo l'avviso di Aurora.
"Bro cazzo ti ha detto di tacere, ma non lo capisci?" Interviene Pedri abbastanza infastidito ed irritato nei confronti dell'amico che lo guarda confuso.
"Scusami belloccio ma lui ha tutto il diritto di parlare e tu chi sei per impedirglielo?" Si intromette Anita avanzando in avanti e con voglia di rendere ancora più tesa la situazione di quanto già non lo sia.
"Ma tu che cazzo vuoi, eh?" Risponde Pedri alla provocazione, dandole un forte spintone e minacciando di continuare. Tutti i compagni si dirigono verso di lui per bloccarlo e tranquillizzarlo.
"Bro ma che cazzo fai? È una ragazza, il modo di reagire?" Risponde Pablo mettendo un braccio davanti ad Anita.
"E la difendi pure..." Dice Aurora con voce spezzata e quando il suo sguardo distrutto incrocia quello spiazzato di Pablo, lui stesso si sente così piccolo di fronte a lei che potrebbe anche scomparire in questo momento che nessuno se ne accorgerebbe: forse davvero non la merita come ha sempre pensato, ed oggi ne sta avendo la prova.
"Guarda... sei soddisfatta adesso? Era questo ciò che volevi, no?" Adesso Aurora si rivolge ad Anita, la quale abbassa il capo senza dire nulla e ciò fa quasi ridacchiare la moretta.
"Che troia.." Sussurra Pedri, ricevendo qualche gomitata dai compagni che ancora lo tengono fermo.
"Ti credevo diverso, maturo.. ma a quanto pare ti sei dimostrato veramente per il più piccolo tra tutti qui dentro, e non solo di età.." Si rivolge nuovamente a Pablo, ma adesso, non sa come, senza più tutta la voglia che aveva di piangere a dirotto ed urlare istericamente contro il medesimo.
"Mi dispiace.." Dice con un filo di voce, ma con sguardo basso.
"A me no e sai perché? Perché persone come te è meglio perderle che trovarle, Pablo.. mi fai schifo, e puoi anche sparire dalla mia vita assieme ai tuoi finti "mi dispiace", ci pensavi prima di tradire la mia fiducia per stare con la troia di turno che.."
"Scusa e chi sarebbe la troia? Io?" Si intromette nuovamente Anita.
"Ti senti presa in causa cara? Se è così mi dispiace tanto.. ma fatti due domande e datti due risposte!" Dice Aurora, causando le risatine di alcuni dei giocatori.
"E tu anche, fatti due domande e datti due risposte se Pablo ha preferito me ad una come.. te" Dice per poi, alla fine, squadrarla con disprezzo. Dopo attimi di silenzio in cui Aurora ha cercato di mantenere la calma, avanza lentamente verso la ragazza.
"Si sa che le cose di basso prezzo, attirano più persone" Dice con orgoglio, sotto gli schiamazzi dei giocatori.
"Immagino che anche quell'orsacchiotto scrauso che hai in mano ti abbia attirato perché è di basso valore" Ribatte dopo vari attimi, causando una risatina da parte della moretta.
"Scrauso?" Fa' per domandare, poi con tutta la forza che ha in corpo strappa la maglietta di Gavi che aveva indosso il peluche e per mezzo di ciò il giocatore sente un dolore in petto: non aveva mai visto Aurora così, insensibile, ma non sa in realtà di quanto la sua tristezza si sia impadronita di lei come non mai.
"Sì.. scrauso perché indossava la maglia di Pablo.. ora non lo è più" Conclude con un sorrisetto sarcastico, per poi puntare il suo sguardo verso lo spagnolo che non appena se ne accorge riabbassa il capo.
A questo punto la fanciulla gli sbatte ferocemente l'orsacchiotto nel petto e Pablo indietreggia di poco.
"Era un regalo, ma tienilo lo stesso, è l'unico mezzo che avrai per sentirmi più vicina quando ti mancherò, perché per me, da adesso, sei morto"
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❥𝒮𝓅𝒶𝓏𝒾ℴ 𝒜𝓊𝓉𝓇𝒾𝒸ℯ
Ciao a tutte ragazze! Perdonatemi davvero tanto se sono sparita ma ho le mie ragioni, cercherò di aggiornare più spesso adesso. Grazie mille per le 10.000 letture🦋 Chissà cosa succederà ora tra Pablo e Aurora...

 Più Di Un Sorriso|| Pablo GaviWhere stories live. Discover now