L'inizio di tutto

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Goditi la vita.
C'è un sacco di
tempo per essere
morto.
Hans Christian Andersen.

<<Hope muoviti!!!>> sento urlare dal piano di giù.
Non capisco perchè i miei risvegli non possono essere più tranquilli, ma a quanto pare ciò non accadrà mai con mia madre.

Mi alzo dal letto e per prima cosa mi specchio.
Sono un fottutto disastro!

Quanto posso essere maleducata?
Non mi sono neanche presentata!
Per giustificarmi, di prima mattina non sono molto sveglia.
In realtà non lo sono quasi mai, ma questo è un altro dettaglio.
Mi chiamo Hope, ho sedici anni e un piccolo segreto.
Ok, un enorme segreto.

Non prendetemi per pazza capirete tutto più tardi, promesso.
Inizia il count down...
1...2...3...
Ho un angelo e un demone custode.
Lo so una pazzia, ma esistono!
E il bello? Non solo l'unica a vederli, almeno quando decidono di trasformarsi in umani.
Giuro che non sono pazza, almeno non del tutto.

<<Hope ti vuoi muovere?>> grida mia madre, spallacando la porta.
<<Tesoro, sei ancora in pigiama? Non vorrai fare tardi il tuo primo giorno di scuola, vero?>> mi chiede dolcemente mia madre, mentre si avvicina a me.

<<Non farò tardi.>> dico seria, almeno lo spero.
Dico spero, poichè io e la puntualità non siamo proprio la stessa cosa, ecco.
<<Lo voglio sperare per te!>> continua.
<<Dai, muoviti.>> mi dice ed esce dalla stanza.

Non voglio farla arrabbiare, così mi reco nel mio bagno.
Ci vorebbe un miracolo per essere presentabile!

Mi faccio una doccia veloce e mi reco subito davanti al mio armadio.
<<Non so cosa mettermi!>> urlo esasperata.
Sarei tentata di andare a scuola in pigiama, un po' come fanno tutte, ma vorrei essere presentabile almeno per il primo giorno.

<<Gabriel! Damon! Ho bisogno di voi!>>
urlo, ancora.
E li vedo apparire davanti a me.
<<Di cosa hai bisogno tesoro?>> mi chiede gentilmente Gabriel.
<<Voglio sperare per te che sia urgente, ero impegnato in una tresca con delle demoni molto belle.>> sputa, invece Damon. Quanto è insorpotabile?
<<Non so cosa mettermi!>> dico per la millessima volta come un disco rotto.

Guardare le loro facce alibite è qualcosa di unico.
<<Scusami tanto principessa, tu ci hai chiamato perchè non sai quale vestitino metterti?>> mi urla Damon.
<<Esatto!>>
<<Come mai non hai chiesto a Rose?>> mi chiede dolcemente Gabriel.
Per essere precisi; Rose è mia madre.
<<Non lo so, potete aiutarmi
perfavore?>> chiedo suplichevole.

Ancora le loro facce perplesse.
Perchè non potevo avere come custode una femmina?
<<Perchè non ti metti questa camicetta e dei jeans?>> mi propone Gabriel, mostrandomi una camicetta con le fragole.
<<Noiaaa!>> urla dall'altro lato Damon.

<<Hai altre opzioni?>> gli chiedo.
<<Ovviamente!>> e se ne esce con un vestito tutto attilato, che dovrebbe arrivarmi sopra le ginocchia.
<<Non è troppo?>> chiedo.
<<Lo è!>> conferma Gabriel.
<<No, che non lo è!>>
<<Ascoltami principessa! È il tuo primo giorno di scuola, giusto? E oltre alle tue amiche sfigate nessuno si ricorderà probabilmente di te, non è arrivato il momento di farti notare?>>
<<Grazie per gli insulti gratuiti.>>

Ma anche se non voglio ametterlo non sono molto popolare nella mia scuola, forse è arrivato il momento di cambiare, no?
<<Vai sul sicuro.>> mi rassicura Gabriel.
<<Per una volta rischia.>> si oppone Damon.
<<Così non rischia, verrà solo presa per una poco di buono.>> gli urla Gabriel.
<<E da quanto le poco di buono non sono guardate?>>

Angeli e DemoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora