Voglio che ti arrendi

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Pov's Gabriel

<<Buongiorno angelo!>> le dico, facendola svegliare.
Apre i suoi occhioni e se li strofina per abbituarsi alla luce e mettere in chiaro ciò che ha davanti.

<<Che ci fai qui?>> mi chiede con la voce ancora impastata dal sonno.
<<Sono venuto a portati via dal tuo amato letto, vatti a prepare.>> le dico.
Le ho preparato una sorpresa che spero vivamente possa piacerle e per nostra fortuna Damon ha deciso di fare visita a Lucifer, quindi non ci sarà tra i piedi.

<<Che ore sono?>> mi chiede, coprendosi il volto con le lenzuola.
<<Le nove, dai dormigliona alzati!>>
<<Sono solamente le nove? L'unico giorno che posso dormire, oltre la domenica, è il sabato e tu mi svegli solamente alle nove?>>
Mi ero dimenticata che la signorinella dormirebbe fino all'ora di pranzo, a volte anche più tardi.
<<Vedrai che non ti pentirai, alzati.>> le dico e le tolgo le coperte di sopra, forse così si deciderà ad alzarsi dal letto.

<<Voglio sperare per te che ne valga la pena o te la dovrai vedere con una me con mancanza di sonno pronta a farti fuori!>> mi dice, puttandomi un dito contro.
<<Correrò il rischio, ora vatti a preparare!>>
Sbuffa ma fa come le ho detto.

Esco dalla stanza per darle un po' di privacy, appena arrivo in cucina vi è sua madre che sta preparando la colazione.

<<Si è svegliata?>> mi chiede.
<<Si, anche se non era felice di alzarsi dal letto.>>
<<Non so da chi abbia preso questa pigrizia, se fosse per lei dormirebbe in continuazione. La cosa strana è che anche se dorme per più di dodici ore ha comunque sonno e se fosse per lei tornerebbe di nuovo a dormire. Io non sono assolutamente così, mi bastano sei ore di sonno per avere abbastanza energia. Lo ripeto, non so da chi abbia preso. >> mi dice, mentre sta attenta a non far brucciare la colazione.
<<Può essere che abbia preso dal padre?>> le chiedo, sorridendole.
Il suo volto si intristisce, ma cambia subito espressione.
<<Impossibile, suo padre era sempre attivo e pieno di energie. Hai fame?>> mi chiede e le faccio cenno di no.
<<Io e Hope mangeremo dopo, sempre se quando avrà finito di prepararsi non sarà ora di cenare.>>
<<Voglio sperare di no, poi questa sera deve andare a una festa con Emily e Chanel.>>
<<Una festa?>> le chiedo.
Non mi ha detto nulla, non dovrei sapere certe cose?
<<Si, non te ne ha parlato?>>
<<L'avra fatto ma me lo sarò dimenticato.>> le dico, sorridendole.

La discussione finisce lì e non ne parliamo più.
Dopo un po' arrivano James e Ariel, che iniziano a lintigare su chi deve avere l'ultimo pancake faccendo sorridere me e girare gli occhi alla loro mamma.

Sono quasi le dieci e ancora di Hope non c'è nessuna traccia.
Lei è la rappresentazione di quando noi uomini diciamo che le donne hanno bisogno di ore per prepararsi.

***

<<Stai diventando vecchio pur di aspettarla, Hope muoviti!>> urla sua madre.
Era passata un'altra ora e di lei ancora non vi era traccia.
Ora comprendo sempre di più perchè sono un angelo.
<<Sto scendendo!>> le urla lei dalla sua stanza.
Grazie a Dio è ancora viva.
<<Si fa desiderare fin troppo, quando scende voglio sperare di trovarmi Kim Kardashian di persona.>> mi dice sua madre ridendo.
<<Le cose belle si devono far desiderare.>> le dico e lei mi sorride.
<<Sono felice che esca con te, per un'attimo ho avuto paura che finisse per mettersi con tuo fratello. Damon sarà un ragazzo splendido, non lo metto in dubbio ma con Hope? Non lo vedo proprio.>>
Almeno qualcuno è dalla mia parte.

<<Eccomi sono pronta!>>
Io e Rose ci giriamo e vediamo Hope.
Si è fatta una corona di treccie, si è truccata leggermente e indossa un vestito rosa con i fiori, con le maniche a sbuffo e che le lascia la schiena scoperta, ai piedi porta dei sandali bianchi.
<<Come sto?>> ci chiede.
<<Oh, mi aspettavo di vedere Kim Kardashian ma la mia bambina è cento volte più bella.>> le dice sua madre, abbracciandola.
<<La prossima volta non metterci così tanto!>> l'ammonisce lei, puttandole un dito contro.
Quelle due si assomigliano più di quanto ammetterebbero.
<<Non riuscivo a trovare il vestito, alla fine era nel cesto con altri vestiti.>>
<<Quando diventerai più ordinata, eh signorinella?>> le chiede la madre con le braccia sui fianchi.
<<Andiamo?>> le chiedo, cercando di far finire una delle prediche di sua madre.
<<Si.>>

Angeli e DemoniWhere stories live. Discover now