Noia tra mortali.

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Io l'inferno lo immagino così: la puntualità italiana, l'umorismo tedesco e il vino inglese.
Peter Ustinok.

Pov Damon
Sto accompagnando l'umana nella sua classe o avrei dovuto dire la nostra?

<<Sapete che non credo a una sola parola che mi avete detto, vero?>> ci chiede.
Cazzo, era molto furba per la sua età e noi dei pessimi buggiardi, tanto di più il nonnino.
<<E sentiamo, perchè ti avremmo dovuto mentire?>> le chiesi.
<<Non lo so, questo dovreste dirmelo voi.>>
<<Hope, davvero non ti stiamo mentendo.>> disse Gabriel.
Lei sbuffo.
Era buffa quando faceva così.
Mi piace.

<<Devo sopportarvi ventiquattro ore su ventiquattro, ora?>> ci chiede.
<<In realtà, l'hai sempre fatto. Soltanto, che a volte siamo in modalità silenziosa.>> le precisai.
Girò gli occhi ed entro nell'aula di...
Che materia era quella?
<<Questa è la classe di?>> chiedo all'angioletto al mio fianco, tanto era lui il secchione non io.
<<Di storia, è scritto pure lì sopra idiota.>>
Inizio a ridere per via dell'insulto e poi dicono che gli angeli sono così adorabili.

<<Pensavo che in Paradiso certe parole fossero vietate.>> gli dico, ma lui come al suo solito mi ignora e si va a sedere vicino a una che sembra Mercoledì Addams in persona.
Così, io optai per barbie.
Una tizia bionda, con un quarta di seno, che indossa un top in cui si vede tutto il davanzale e poi il nonnino mi considerava una prostituta la mia principessa per qualche centimetro di pelle scoperta.

Appena mi siedo, la ragazza inizia a guadarmi un po' di troppo.
<<Sei nuovo?>> mi chiede.
<<Se non mi hai mai visto, opterei per un sì.>>
<<Giusto! Mi chiamo Chloe.>> mi sorride.
<<Non te l'ho chiesto.>>
La ragazza si ammutolisce e gira il viso verso la finestra, amen se si è offesa.
Mi giro verso Hope e la vedo guardarmi male, che ho fatto ora?
Non sarà per la Barbie, vero?

<<Sei molto bello!>> continua lei.
È normale che preferirei essere messo con il nonnino?
Anche se preferirei ancora di più essere seduto con la principessa, ma ha preferito sedersi vicino alla sua amichetta Chanel.
<<Lo so!>> le dico.
Mi rigirò di nuovo verso Hope, ma questa volta non mi sta guardando.
E prima che qualcuno di voi comuni mortali possa dirmi che ne sono innamorato, vi fermo.
La sto guardando soltanto per poterla controllare  e proteggere.
Niente sentimento che voi chiamate amore e che per noi demoni è estraneo.

<<Cosa trovi di bello in quella ragazza? L'hai già guardata due volte e a me neanche una.>>
Giuro, mi sento come una di quelle anime che amo torturare.
<<Forse perchè tu sei di una noia
mortale?>> le dico e lei si zitti.
Wow! Ecco, la pace di cui si parla in paradiso.

<<Buongiorno ragazzi! Io sono il vostro insegnante Aaron Rodriguez.>>
Il nuovo insegnante sembra uscito da una di quelle riviste che legge l'umana, speriamo solo che sia più intessante.
<<Che ne dite per iniziare di fare un ripasso? Vediamo se mi sapete dire le date degli avvenimenti più
importanti?>>
I visi di tutti gli umani diventarono bianchi all'improvviso e mi viene da ridere, tanto che non riesco a trattenere la risata.

<<Lo trova dirventente signor?>> mi chiede il professore.
<< Damon Williams e direi di sì. Vedere tutti spaventati per quattro date.>> gli dico.
<<Visto che lei si ritiene più bravo dei suoi compagni, le andrà sicuramente bene se inizio a farle qualche domanda?>> mi chiede e gli faccio cenno di sì, almeno mi diverto un po'.

<<Gli stati uniti dicchiararono la loro indipendenza in che anno?>> mi chiede il professore, con aria superiore.
Non è perchè ha un laurea da quattro soldi, gli altri non sanno nulla.
<<Nel 1776, dopo che sconfisserò la Gran Bretagna con la Francia nella guarra d'indipendenza americana.
Il primo atto di guerra fu stipulato il 16 dicembre 1773 a Boston.
Il secondo congresso avvenne il 4 luglio 1776 a Filadelfia e fu in quella data che gli Stati uniti divvenerò liberi.>>
<<Vedo che qualcuno si è preparato.>> mi dice.
<<Potrei dirle la storia d'America a memoria, ma non solo quella del nostro paese. Mi provi a chiedere qualche data importante.>>
<<Quali sono gli anni delle due guerre mondiali?>>
È serio? Quale bambino non lo saprebbe?

<<La prima fu nel 1914 fino al 1918.
La seconda fu nel 1939 fino al 1945.
Anche, se dovremmo mettere la Svizzera che non parteciperà mai e l'italia che se la prenderà comoda, entrando sempre un anno dopo.>>
Mi guarda con la bocca aperta, come se avessi detto qualcosa di strano.
<<Potrei anche dirle chi era Napoleone o dove si trova l'Italia o ancora le capitali del mondo, se è per questo.>>
Lui mi guarda, ma non proferisce più parola e io che volevo giocare ancora per un po'.
Perchè gli umani devono essere così noiosiiii?

***

<<La dovresti smettere di fare lo spavaldo.>> mi dice il nonnino.
<<Non ho fatto il spavaldo, sono cose basilari che si dovrebbero conoscere. Non è colpa mia se qui non sanno fare due più due.>>
<<Vedi che ci sono anche io.>> mi fa notare la principessina.
<<E allora? Ho detto la verità, neanche tu sapevi rispondere a quelle domande.>>

Mentre stiamo parlando sento dire da un  ragazzo che la mia principessa è una poco di buono.
<<Hai sentito cosa ha detto il tizio qui affianco?>> chiedo a Gabriel.
<<Purtroppo si.>> mi dice lui, facendo una smorfia.
<<Che cosa ha detto? Vi voglio ricordare che ho un udito normale.>>
<<Cose poco carine su di te.>> le dico.

Vedo Gabriel dirigersi verso quel tizio.
E ora che vuole fare? Offrirgli dei fiori?
<<Che cosa gli sta dicendo?>> mi chiede Hope.
<<È pure noioso nelle litigate. Gli sta dicendo che non dovrebbe dire ciò, che è offensivo e che le donne non sono oggetti. Ovviamente, il tizio sta ridendo.>> le dico, girando gli occhi.
Sembra più una paternale, che altro.

Gabriel ritorna con un espressione non tra le migliori.
<<Tranquillo, ci hai provato.>>
<<Damon non farai nulla!>> mi ammonisce Hope.
<<Non farò nulla di così grave, principessa.>>

Schiocco le dite e vedo la faccia impaurita del giovane.
<<Che cosa hai fatto?>> mi chiedono entrambi.
<<Nulla, gli ho solo fatto vedere come sarebbe l'inferno. Non è colpa mia se gli umani sono troppo deboli.>>
<<Per quale motivo l'hai fatto?>> mi chiede.
È stupida o cosa?
<< Pensi che solo il tuo angioletto possa diffenderti? Semplicemente, voglio essere l'unico a insultarti.>>
<<Grazie tante!>> gira gli occhi.

<<Di nulla. Ora che ne dici di saltare le ultime due ore, mi sto annoiando.>> le propongo.
<<Saltare la scuola? Assolutamente no! Hope, ti voglio ricordare che la scuola è molto importante e...>> non lo lascio continuare.
<< E bla bla bla. Si può imparare anche al di fuori della scuola. Cosa vuoi che saranno mai due ore?>>
<<Che chiameranno tua madre e avrai una punizione?>>
Sta davvero continuando a parlare?
<<Farò in modo che non lo venga a sapere, ti fidi di me?>> le chiedo.

Non ha tempo di proferire parola, che il nonnino torna all'attacco.
<< Non ti fidare di lui e come se ti fidassi di Satana in persona.>>
<<Non mi paragonare a quello sgorbio. Non ci assomigliamo neanche un po'.>> rispondo a lui, per poi girarmi verso Hope.
<<Allora?>>
<<E il primo giorno, non vorrei finire nei guai.>>

<<Che noiaaaa che siete voi due. Siete perfetti per stare insieme.>>
<<Se dovessimo dire tutti i tuoi difetti faremo sera.>> mi dice Gabriel.
Giro gli occhi e inizio a camminare.
<<Dove vai?>> mi rincorre la principessa.
<<Non ti dava noia sopportarci per ventiquattro ore di seguito? Ora ne dovrai sopportare solo uno.>>
<<Non fare il permaloso.>>
<<Non sto facendo il permaloso. Te l'ho detto mi sto annoiando, non mi importa se tu resti, io non lo farò.>>
Detto ciò, esco dalla scuola in cerca di qualche guaio in cui mi sarei potuto inserire.

Bentornati!
Spero che questo capitolo vi possa piacere e che vi stiate appassionando alla storia.
Che cosa pensate dei personaggi?
Il prossimo capitolo, invece, sarà un pov di Gabriel.
Cosa pensate di quest'ultimo è noioso come dice Damon oppure sarà molto interessante?
Ora vi lascio e ci vedremo al prossimo capitolo!
Kiss kiss 💋!





Angeli e DemoniWhere stories live. Discover now