Abbandoni

62 12 90
                                    

Il mio cuore non mi apparteneva più.
Mi sentivo come se mi fosse stato rubato, strappato dal mio petto da qualcuno che non voleva farne parte.
Meredith T. Taylor


Sono appena uscita dalla scuola e all'esterno non vi è nessuno ad aspettarmi.
Dopo che Gabriel se ne è andato senza dare spiegazioni, sono stata in completa agitazione.
Ho avuto un'altra lezione, ma giuro non ne ho capito niente.
Era scienze, di solito non la capisco anche quando l'ascolto attentamente e provo a prendere appunti, ma quello è tutto un altro discorso.
Avete notato che non sono portata per le materie scientifiche? No?

<<Andrai a casa sola?>> mi chiede Emily.
<<Penso di si, volete un passaggio? Damon mi ha lasciato la sua macchina.>> chiedo a entrambe le mie amiche.
<<A me viene a prendermi mio fratello.>> mi dice Chanel.
Ha un fratello che è molto più grande di lei, voglio dire lui ha trent'anni e sposato e ha tre figli.
Capite? La mia migliora amica è gia zia di tre pesti, quanti anni avevano?
Ah si, Allison sei, Bill quattro e Christian due.
<<Eccolo, è arrivato.>> dice Chanel e ci saluta, mentre corre da suo fratello Marcus.
È normale che io trovi fregno uno di trent'anni?

<<Tu Emily?>>
<<Mi dovrebbe venire a prendere mia nonna.>> mi dice.
Viveva ormai da un po' con i nonni, dopo che la madre era morta due anni prima e il padre si era dato all'alcolismo.
<<Muoviti il culo Emily, se no la parmigiana si brucerà!>> la sentiamo urlare e mi viene da ridere.

<<È meglio che vada!>> mi saluta e si dirige verso la macchina.
Però la invidio per una cosa, sua nonna è di origine italiana e cucina da Dio.
Menomale che Gabriel non è qui se no mi avrebbe rimproverata per aver fatto il nome di Dio invano.
Mi dirigo in macchina.

<<Abbiamo un problema!>>mi dice una voce, mi giro e vedo Gabriel seduto sul sedile passeggero.
<<Mi hai fatto prendere un infarto, cavolo! Dovresti proteggermi non nuocere alla mia incolumità.>> gli dico, mettendo una mano sul cuore.
<<Mi dispiace Hope, ma abbiamo un problema.>>
L'aveva già detto.

<<Non sono sorda l'ho capito, c'entra Damon vero? Cosa ha fatto questa volta? Fatto cadere un bambino, fatto cadere un'anziana, fatto lintigare due persone, dato fuoco a un palazzo?>> gli chiedo.
<<Dato fuoco a un palazzo, ma non è questo il nostro problema.>> mi dice.
Come se dare fuoco a un palazzo fosse una cosa di poco conto.

<<Ha ucciso qualcuno?>> gli chiedo.
<<No, ma è ritornato all'inferno e non so se tornerà.>> mi dice.

Ovvio che tornerà, anche lui ogni tanto va in paradiso, ma poi torna.
Lo farà anche Damon, ne sono sicura.
Non potrei pensare a dover rinunciare a lui, non voglio farlo.
È il mio migliore amico insieme a Gabriel.
Quando piangevo, quando volevo mollare tutto avevo solo loro due.
Siamo sempre stati noi tre e non voglio diventare un duo.

<<Damon ho bisogno di te!>> dico.
Aspettiamo, ma non viene.
Strano, forse è impegnato.
Riproverò più tardi.

***
<<Ti piace il mio disegno?>> mi chiede mia sorella Ariel.
<<È stupendo, tesoro.>>
Ha disegnato una farfalla dai colori più stravaganti, ma devo dire che per la sua età disegna davvero bene.
Ha preso sicuramente da me.
Non mi riesce quasi nulla tranne il disegno.
<<Io ho costruito una nave, ti piace sorellona?>> mi chiede James.
Signore e signori abbiamo una disegnatrice e un architteto.

<<È stupenda! Siete sicuri di avere sette anni?>> gli chiedo e mi fanno cenno di sì.
Ah, la nuova gioventù.
<<Mamma occupati tu delle pesti, io devo andare di sopra a studiare.>> le urlò dal soggiorno, sperando che mi abbia sentito.
<<Non siamo delle pesti!>> urlano incontemporanea i miei fratelli.
Non ho capito, è un cosa da fratelli gemelli? I miei lo fanno in continuazione.

Salgo di sopra e provo a richiamare Damon.
<<Damon ho bisogno di te!>> urlò, ti prego non lasciarmi anche tu.
Non fare come lui, non fare come tutti quanti.
Oltre a mio padre sono stata abbandonata almeno una decina di volte da tutti coloro che dicevano di essere miei amici.
Non andavo bene per loro.
Dovevo sempre essere io a cercarli, a dare tutta me stessa e loro?
Loro non dovevano dare mai nulla, ma solo prendere e quando smettevo di dare per loro non contavo più nulla.

Qualche anno prima avevo avuto due migliori amici, gli volevo bene.
Almeno, prima che lui dopo un uscita con suo nipote, dopo che mi girava la testa e dopo essermi presa una ciambella e un milkshake mi viene a dire che quello che stavo mangiando valeva per cena e che era disgustoso.
Penso che quella sia stata la serata peggiore della mia vita, non vi dico quanto ho pianto quella sera.
Per non parlare della mia migliore amica che continuava a parlare con lui e gli dava ragione.


<<Damon, ti prego vieni!>> urlò in preda dalle lacrime.
Non ci posso credere, mi aveva abbandonato anche lui.




Eccoci con un capitolo di passaggio.
Vorrei dire che l'evento di cui parla Hope e di mia invezione, ma purtroppo è un fatto reale.😅
Se vi sono capitate cose simili e volete parlarne con qualcuno, io sono qui pronta ad ascoltarvi.
Cosa ne pensate?
Damon è morto, l'ha abbandonata o ha deciso semplicimente di farsi una bella vacanza giù all'inferno?
Aspetto i vostri commenti.
Kiss kiss!💋💋


Angeli e DemoniWhere stories live. Discover now