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Volevo salutarti

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Volevo salutarti

Maranello, Italia
Gennaio 2022

🏎️

Una gomitata mi svegliò dal gioco di sguardi continuo che né io né il predestinato avevamo intenzione d’interrompere. Dovetti sbattere più volte le palpebre, per far sparire lo sguardo del moro dalla mia mente.

«Secondo me dovresti ascoltare…» Ridacchiò lo spagnolo, sporgendosi di qualche centimetro per far in modo che lo sentissi solamente io. Perciò da quel momento decisi di non distrarmi più e ascoltai l’inizio del discorso del Team Principal.

«Buongiorno a tutti. Volevo iniziare con il dire che i crash test sono andati a buon fine e i risultati al banco del motore sono validi, da questo momento si potrà iniziare con il montaggio e a testare i componenti della monoposto.» Qualcuno quasi esultò.

«I piloti sono qui oggi e torneranno prima dei test precampionato. Per voi fino a quel momento sono state organizzate delle interviste e alcuni photoshoot per le pagine social della scuderia per pubblicizzare il nuovo merchandise.» Mattia espose osservando per un attimo Carlos e Charles.

Continuò a spiegare quanto fosse importante che ognuno compiesse il proprio lavoro nei tempi previsti, degli allenamenti che come ogni anno avrebbero dovuto intraprendere i piloti e poi si rivolse a noi del team per affermare che la data di annuncio della vettura sarebbe stata il 17 febbraio, anche se mi era stata già comunicata appena prima della riunione.

I partecipanti si iniziarono ad alzare, tornando probabilmente alle mansioni che stavano svolgendo qualche momento prima, così decisi di alzarmi anche io e Binotto mi venne incontro.

«Lui è Andrea, ti seguirà inizialmente nel tuo percorso qui, e ti prego di affidarti a lui per ogni necessità e bisogno» Mi presentò il ragazzo, che riconobbi come il mio vicino di appartamento, «Io ora ho degli impegni che mi terranno occupato, perciò ci vediamo nei prossimi giorni.» Mi salutò, uscendo dalla stanza.

Andrea mi condusse alla mia scrivania, mi spiegò che avrei dovuto firmare alcuni documenti per l'assunzione e che li avrei trovati sul tavolo. Mi lasciò da sola e osservai la stanza, bianca, con una scrivania nera e un computer appoggiato su di essa. I fogli giacevano posizionati verticalmente con una penna a lato, con sopra il logo della Ferrari.

Nel momento in cui iniziai a leggere il contratto, sentii qualcosa picchiettare alla porta, alzando lo sguardo vidi il pilota spagnolo appoggiato sull’uscio sorridente.

«Volevo salutarti Abigail, e buona fortuna per il lavoro!» Salutò con una mano e spostando leggermente lo sguardo notai come Charles fosse alle sue spalle.

«Grazie Carlos, anche a te per qualunque cosa tu faccia da questo momento in poi.» Ironizzai, facendo scattare la risata del ragazzo, che mi salutò un'ultima volta prima di andarsene.

Il Predestinato | Charles Leclerc | Vol. 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora