𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝖙𝖗𝖊𝖓𝖙𝖔𝖙𝖙𝖔

3.6K 130 59
                                    

PUBBLICATO IL 25-11-22

Theo mi ha curato i tagli.

Ha estratto le scheggie con una pinzetta, ha disinfettato, ha baciato le ferite e ha bendato le mani.

Si esatto.
Ha baciato i tagli.

Sono rimasta sorpresa quando lo ha fatto, non me lo sarei mai immaginato.

Avvicina le mani alle sue labbra e ci lascia un sonoro bacio umido.

Lo guardo sorpresa dal suo gesto e lui mi sorride.
Fossette.

Non riesco a reprimere un sorriso che spunta automatico sul mio viso e abbasso lo sguardo sulle mie mani rovinate.

《Mamma mi ha sempre detto che un bacio sulla ferita può aiutare con il dolore》

Sento un dolore al cuore nel sentirlo dire ciò.

Mia madre me le ha sempre procurate e mai curate.

《Ti fanno ancora male?》Chiede premuroso tenendole entrambe su un palmo della sua mano.

Annuisco sentendo il fastidio della pelle che tira a causa del disinfettante.

Le avvicina ancora alle sue labbra e ci lascia un altro bacio.

《E ora?》Chiede rimanendo con le mie mani vicino alla sua bocca soffiandoci sopra.

D'un tratto mi viene un idea e gli indico la guancia  mentre lui sorride avendo capito.

Si avvicina e ci lascia un leggero bacio umido.

Si allontana leggermente.
Sorride.
Fossette.

Gli indico l'altra guancia.
La bacia.
Sorride.
Fossette.

Credo il mio cuore non regga ciò.
Amo le sue fossette.
E devo usufruire di tutto l'autocontrollo che ho per non affondarci un dito dentro.

Gli indico la fronte e lui la bacia.
Sorride.
Fossette.

E, infine, gli indico le labbra.
Sorride.
Fossette.
E mi bacia.

Ora sto attraversando il corridoio per andare da Megan.

Jhonson ci ha messo molto perché la stavano ancora operando.

Quattro ore di intervento.
Ora hanno detto che è fuori pericolo.

Il proiettile per fortuna non ha reciso organi interni ma dovevano estrarlo perché avrebbe potuto fare danni al polmone destro, trovandosi lì vicino.

È stato un intervento meticoloso e pericoloso perché ad un solo passo falso avrebbero rischiato di lacerare l'organo e ci sarebbero stati danni irreparabili.

Entro nella stanza dove mi hanno detto essere Megan e mi chiudo la porta alle spalle osservandola con la maschera dell'ossigeno e il camice dell'ospedale addosso.

Sta dormendo ma i medici hanno detto che potrebbe svegliarsi a breve dall'anestesia.

Mi siedo sulla poltrona accanto al lettino e le prendo la mano baciandone il dorso.

Mi poggio con la testa al lettino tenendo la sua mano nella mia senza lasciarla e mi addormento stremata.

Sento una mano che mi accarezza i capelli e, imbronciata e confusa apro gli occhi sollevando lentamente la testa.

Megan mi sorride mentre mi accarezza i capelli e io spalanco gli occhi alzandomi in piedi.

《Megan! Sei sveglia! Come stai? Ti fa male la ferita? Aspetta chiamo il medico》mi volto disorientata per cercare l'aggeggio per chiamare il dottore ma lei mi blocca il braccio facendomi voltare verso di lei.

blood queenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora