Mary

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Mary's pov.
"Svegliati pigrona!" Mi dice una voce roca e profonda a me troppo familiare.
Ovvero Hugh Jackman, il mio, ormai divenuto una specie di tutore, anche se comunque io sono maggiorenne.

Ma è da quando sono scappata di casa che si prende cura di me, lui e sua moglie, Deborra.

Se non fosse per lui, probabilmente sarei in mezzo ad una strada.
Si può dire che è il mio migliore amico, mi tratta come se fossi una dei suoi figli.

Vi starete chiedendo del perché io sia scappata di casa.
Beh è un po' complicato.
Ma in sostanza, un'anno fa, stavo tornando a casa e quando ho aperto la porta ho sentito i miei discutere, non che fosse una cosa nuova.
Discutevano praticamente sempre, solo che in quella discussione mio padre stava parlando di me e ha rinfacciato a mia madre che io non ero sua figlia.

Era troppo tardi quando si sono accorti della mia presenza, ho chiesto spiegazioni a mia madre, ma ella è stata zitta, e non mi ha detto nulla.

Avevo minacciato di andarmene se non mi avesse detto il nome del mio vero padre, e...beh potete immaginare come è andata.

Mi sono messa in proprio, per un po' sono stata a casa della mia amica per qualche mese.

E poi ho incontrato Hugh.

Ci siamo conosciuti per caso in un music bar, dove lavoro tutt'ora.
Il titolare, ogni tanto, mi faceva cantare sul palco, in modo da guadagnare di più rispetto ad uno stipendio di una semplice cameriera.

Una sera lui era lì, che mi guardava, io non ci feci caso, ma mai avrei pensato che lui stesso si sarebbe avvicinato a me.
Diceva di aver visto del talento artistico nella mia persona, e mi ha offerto il suo aiuto.

E grazie a lui, ho cominciato a lavorare al music solo come cantante.

E grazie ad alcuni amici abbiamo un creato un gruppo musicale, dove ci esibiamo quasi tutti i giorni, soprattutto il sabato sera.

Infatti oggi è domenica e volevo dormire di più!

Ma qualcuno mi ha svegliata, ed io non voglio lasciare il mio cuscino adorato.

"Hugh, va' al diavolo, voglio dormire abbiamo fatto tardi sta notte" dico sbadigliano e mi rimetto la coperta sulla faccia.

Io lo sento ridere " lo so che hai fatto tardi, ma pensavo che ti sarebbe piaciuto fare un giro e poi andare al cinema a vederci un bel film".

Mi tolgo la coperta dalla faccia e lo guardo con un sopracciglio alzato, mentre egli ha un sorriso sotto i baffi.

"Come mai così gentile? Hai litigato con Deborra?"

Lui ride "no, beh guarda che sto a Londra solo per poco tempo e lavorare troppo non fa bene e tu hai bisogno di rilassarti".

Io sbuffo "mi ci vorrebbe una vacanza altro che giro".

"Beh forse prenderò in considerazione di invitarti in Australia con noi, per l'estate".

"Hugh, non fare il cretino sai che non accetterei".

Lui china il capo dispiaciuto "lo so, preferisci stare nella tua bella Londra" io scuoto la testa con un sorrisino "non è per questo, lo sai, è una questione di principio, voglio venire in Australia con le mie forze, tu già stai facendo tanto per me".

"Hey, gran parte è merito tuo io ho solo tirato fuori il tuo talento, che ti ha permesso di vivere in questo appartamento".

"Hugh..."

"Che c'è? È vero! Ok, forse è un po' piccolo ma per iniziare va bene, infondo hai solo diciannove anni!"

Tutti i torti non ha, credetemi io gli devo tanto a lui, è solo che mi sento un po' in colpa che egli faccia avanti e indietro dalla sua famiglia solo per aiutarmi ad eccellere.

Lui è un grande attore, e mai nella vita avrei pensato di conoscerlo e addirittura prendere lezioni di canto e recitazione da lui.

Egli dice sempre che per cantare serve interpretare il testo, quindi recitare.

Ed è una cosa che io ho sempre amato fare, adoro la creatività, pensate che sono persino una cosplayer! Adoro diventare altri personaggi, poiché quando sono quel personaggio posso dire cose che nella vita vera non posso, e ciò mi aiuta a sfogare il tormento di non sapere mai una parte di me.
Non sapere chi è il mio vero padre, essere ignara se lui sa oppure no di me.

Ma grazie a Hugh, mi sento più leggera, cerca di farmi distrarre quando ho questi momenti.

"Su, ti lascio vestire" dice e si alza dal mio letto e si avvia verso la porta e prende la maniglia.
"Ah comunque, siccome devo partire domani, ti restituisco le chiavi di riserva".

"Lo sai può darsi che non te le ridò nuovamente".

"Tsk se come no, ed io mi farei una copia, meglio essere cauti, Mary".

Io ruoto gli occhi al cielo"guarda che scherzavo, altrimenti non te le avrei date se non mi fidassi di te".

Lui apre la porta e mi sorride "sono onorato di ciò" e detto questo esce dalla mia stanza.

Mi aspetterà una lunga giornata.

Ragazzi eccomi tornata con una nuova storia fuori dallo schema di Harry Potter, beh per ora, ho altre idee riguardante quell'ambito, ma per ora ho voluto cambiare.

A dire il vero ho questa FF dal 2017 in mente e se non la faccio ora non la faccio più.
E potrei pentirmene.
Per cui eccomi.

Spero che come primo capitolo vi piaccia e mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate😘😘😘

The path of truthWhere stories live. Discover now