Storia

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Gabriel's pov.
Lo so, sembra impossibile che una cosa del genere possa essere accaduta.

Ma è la realtà, che gli piaccia o meno, lui è il padre di mia sorella.
Ed è giusto che lo sappia.

Mia madre non ha voluto dirglielo per un motivo futile, la complicazione della relazione con mio padre.

Egli sembra provato, e guarda la foto intensamente, onestamente non voglio rompere questo silenzio anche se opprime moltissimo.
Come delle pareti che si restringono fino a schiacciarti.

Il signor Oldman accarezza la foto con il pollice della mano destra, non credo abbia realizzato la cosa, non ancora almeno, e non lo biasimo.

Giustamente uno che ti dice che hai una figlia così di punto in bianco è sconvolgente!

Sono a conoscenza che lui probabilmente pensi sia tutto uno scherzo e che io stia solo raccontando un mucchio di balle, e che pensi che io sono uno che cerca pubblicità o robe simili, ma non è così.
Sono qui per mia sorella.
Ella ha il diritto di sapere la verità su suo padre, così come egli ha il diritto di sapere su sua figlia.

Spero solo che l'accetti.

Il signor Oldman sposta lo sguardo su di me ed io trattengo il respiro per qualche istante, quegli occhi sono indecifrabili, ma io non riesco a non vedere gli occhi di mia sorella nei suoi.

"Padri diversi?" Mi chiede, come se non avesse capito, ma mi limito ad annuire.
"Lo so che sembra assurdo, ma penso che voi abbiate capito..."

"Non è possibile"soffia roco procurandomi un moto d'ansia che mi pervade lungo la colonna vertebrale.
Deglutisco, ma è completamente comprensibile che la pensi così.

"È possibile, signore".

"No! Non lo è, tua madre me lo avrebbe detto!" Esclama furente e posso giurare di aver visto una venatura sulla sua fronte pulsare.

Io scuoto la testa in un no, perché egli evidentemente non ha conosciuto bene mia madre, non sa che il suo egoismo ci ha portato a questo, all'odio che mia sorella prova nei nostri confronti.
"Lei non avrebbe mai detto nulla, specialmente a voi" dico sicuro di me, l'attore, invece inarca le sopracciglia.
"Perché dici questo?"

Io chino la testa guardando le mie mani che continuano a torcere la busta che ho sulle gambe, ma mi affretto a rispondere "perché quando mia madre ha scoperto di essere incinta, per mio padre fu una gioia immensa, questo li fece riavvicinare, salvando il matrimonio da un probabile divorzio.
Tuttavia quando mia sorella ha cominciato a crescere si capiva sempre di più che lei e mio padre non andavano d'accordo.
Al tempo pensavo fosse questione di caratteri contrastanti, ma mio padre aveva un dubbio che un'anno fa' ha sciolto facendo un test di paternità, e...beh il resto lo può comprendere da solo come è finita la storia".

Il signor Oldman sposta lo sguardo altrove, pensieroso, e penso che stia decidendo il dà farsi.
Ma io spero con tutto il cuore che accetti la cosa.

Lo sento sospirare e si mette le mani in faccia con evidente frustrazione.
"Deduco che lei non sappia nulla" soffia roco, ed io annuisco.
"Lei ha cercato di saperlo da mia madre, ma ella è stata irremovibile, ha taciuto.
E mia sorella è scappata di casa".

Egli si gira a guardarmi con gli occhi assottigliati.
Credo che stia cercando di capire ciò che sto dicendo oppure cerca di comprendere se sto mentendo.
"Scappata?"

"Purtroppo si, ha detto che non vuole più avere a che fare con noi, che siamo dei bugiardi e mitomani.
Ovviamente ha ragione.
Ma se sono qui non è per espiare le mie colpe, ma voglio fare si che lei stia bene" dico spostando lo sguardo verso la fontana, dove lo scroscio dell'acqua è lieve a questa distanza, ma non mi impedisce di ritornare con la mente al giorno che lei è andata via, il suo viso pieno di delusione e lacrime.
Avrei preferito che  fosse andata in un'altro modo piuttosto che vederla così.

Non so nemmeno dove sia, l'unica cosa che so è che lavorava in un bar, ma non so quale, non ho idea se ha un posto per dormire.
A dire il vero non so niente.

"E sai dov'è andata?" Mi chiede schietto e istintivamente mi conficco le unghie nei palmi.
"No, sapevo che per un po' era stata dalla sua migliore amica, ma non è più lì.
So solo che lavora in un bar" dico con voce tremante e con le lacrime che minacciano di scendere dai miei occhi, ma resisto non voglio che mi veda piangere.

"Nient'altro?"

Io scuoto la testa "è tutto mi sa" dico con tristezza.

"Gabriel, onestamente, cosa vuoi che faccia? Non posso piombare nella sua vita così di punto in bianco..."

"L'accettate?" Domando interrompendo il suo discorso e malgrado sia avventato non mi interessa, mi giro verso di lui ed egli ha una faccia confusa "accettate l'idea di avere una figlia?"

Egli inarca le sopracciglia e porta lo sguardo sulla foto di mia sorella, lo vedo deglutire ma non smette di guardarla.
"Io...ecco...vorrei conoscerla prima..."

"Mi sembra giusto, ma mi sa che dobbiamo cercare insieme, Londra non è piccola".

"No, infatti"dice con un risolino riportando lo sguardo sulla foto "come si chiama?" Mi chiede gentilmente ed io non posso non nascondere un leggero sorriso.
"Mary, si chiama Mary".

Egli ridacchia "un bel nome, e i suoi occhi...sono come i miei"dice alzando lo sguardo verso di me, ed io sorrido lieve.
"Sì, lo sono e mi creda lei ha bisogno di voi" e così dicendo mi alzo intenzionato ad andarmene, il mio dovere l'ho fatto, ora tocca a lui.

"Dove vai?" Mi chiede alzandosi a sua volta standomi difronte"ho fatto il mio dovere, ora sta a voi, ovviamente ci terremo in contatto nel caso sapessi qualcosa, ma ora voi dovete decidere cosa fare" Il signor Oldman mi guarda dispiaciuto e probabilmente anche un tantino affranto.
"Io spero che l'accetti, e che la trovi, fino ad allora non credo ci rivedremo" e così dicendo mi avvio a passo svelto lontano dall'uomo.

Raga scusate l'assenza ma ho avuto tante cose da fare per l'università e solo ora sto avendo un po' di tempo comunque mi scuso se fa schifo ma ultimamente non so perché ma mi mancano le parole.
Comunque spero ci rivedremo presto ciaoo.

The path of truthWhere stories live. Discover now