CAPITOLO 1

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Era una mattinata tranquilla, ti eri appena svegliata. Scendi le scale di casa tua e vai in cucina. "Buongiorno piccrè"
"Ciao papà. Mamma dov'è?"
"È uscita. Sta dal parrucchiere ma mo torna" era seduto sulla sedia di legno, con la portafinestra aperta da cui si sentivano i bambini che giocavano a calcetto, a guardare la televisione "Vuoi che ti preparo qualcosa?"
"No pà, grazie"
Mangi qualcosa al volo, poi vai in camera tua. La giornata passa velocemente fin quando non arrivavano le nove di sera.
"Mamma, io scendo"
"Comm staij bell a mammà. Divertiti m'à raccumann"
Tu le sorridi ed esci dalla porta
Arrivi sotto casa tua dove c'è Sofia, la tua migliore amica, che ti aspetta.
"Ue amò" ti saluta scuotendo la mano sorridente mentre ti vede arrivare
"Cià amò" ricambi il saluto dandole i due baci sulle guance
"Ma staij bell cu ogni vstit tu?" scherza mentre tu sorridi e vi incamminate verso la discoteca.
È il vostro solito locale, in cui andate quasi tutti i sabato e dove vi conoscono praticamente tutti, persino il DJ.
Lì, ad aspettarvi c'erano i vostri amici.
"Sit arrivat finalment"
"Vivià ma tu tien nu vstit divers p ogni occasion" scherza uno dei tuoi amici
"E vist?" ridi
"Tu staij t magnat, però si semp bell. Mo jamm a ballà ja"
Arrivate in pista e poi tutta la sera ballate, bevete e vi divertite tutti insieme. Ogni tanto arrivano ragazzi o ragazze che si avvicinano a voi con qualche scusa per parlarvi oppure per ballare ma poi ritornate sempre insieme.
"Amo c'è uno che ti fissa" ti dice Sofia mentre continua a ballare
"Me ne sono accorta"
"Viviana, ma questo mica è il ragazzo di prima?" si intromette un tuo amico
"Spero di no"
Il ragazzo che non ti stacca gli occhi di dosso da tutta la serata si avvicina a te, è palesemente brillo. Ti guarda e nei suoi occhi vedi che vorrebbe farti qualunque cosa. Ti tocca.
"Oh ma c cazz fai" lo spingi
Lui però non si ferma e continua a toccarti sempre di più nelle parti intime.
Lo colpisci con il ginocchio nei testicoli, si fa male è evidente, ma non si ferma. Ti sta baciando il collo e riesci a sentire il suo respiro che sa di fumo e alcol su di te. Ti guardi intorno ma tra le tante persone perdi di vista i tuoi amici, vedi, però, delle forbici per unghie in una borsa. Le prendi e gliele infilzi nel collo con un colpo freddo. Da quel momento non capisci più nulla ma non sei pentita, inizi a vedere sangue schizzargli dal collo, sangue sui tuoi vestiti e la musica che ad un certo punto si ferma, si accendono le luci e tutti fissano la scena. I tuoi amici corrono da te
"Oh amò"
"Vì, Viviana oh guardami"
"Ta mis e man nguoll stu strunz?" mentre sputa addosso al ragazzo steso col sangue che continua ad uscirgli dal collo e dalla bocca
C'è molta confusione, anche le voci dei tuoi amici le senti 'appannate' stai uscendo dal locale ma vedi le luci della polizia. Alzi le mani insanguinate e lasci cadere le forbici.

Per rimanere vivi | Ciro RicciTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang