CAPITOLO 2

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La notte passa.
È mattina e sei nella macchina della polizia che ti sta portando nell'ipm di Napoli.
Tu e i tuoi amici avete lasciato delle dichiarazioni la notte prima e loro ti hanno difeso anche alzando la voce ai poliziotti. Sono stati subito portati fuori, però, perché altrimenti già sapevano che avrebbero fatto del caos.
I tuoi genitori ti volevano vedere a tutti i costi, volevano parlarti. La tua famiglia essendo una delle più rispettate di tutta Napoli, faceva persino timore a qualche agente che voleva aiutarvi per non essere minacciato e per non avere problemi con voi, ma anche quell'agente non poteva fare nulla.
"Sit o scuorn e Napl" urla tua madre con gli occhi pieni di lacrime "Nun v oscurdat maij, pcché ij nun m'o scord"
"Vien ammò nun e da rett a sta band e sciem, nuij cia arrpigliam a Viviana, cia arrpigliamm..." la consola tuo padre mentre escono abbracciati
Hai ancora quel vestito, quei tacchi con il sangue che ormai si è asciugato.
Scendi dalla macchina, ti guardi intorno e vedi i ragazzi che giocano a calcio.
"Uagliù ma chi è chell"
"Chell è a figl e Don Giuseppe e Donna Rosa"
"Mammamì e che femmn"
"Zucchero filato!"
"A facc ro cazz"
I ragazzi si avvicinano alla rete e tra i tanti vedi un biondo con gli occhi da pazzo, uno con i capelli lisci tirati in dietro, un rossiccio e uno con i capelli laccati che non fa altro che guardarti.
Hai uno sguardo molto freddo e sicuro
"E chi è chillu sang?" domanda il biondo
Ti avvicini a lui e fai "E nu strunz"
I ragazzi mori, quello con i capelli tirati indietro e quello con i capelli laccati, ti guardano sempre di più.
"Ueue vieni qua. Ti devi andare a cambiare forza" ti dice Liz.
"Entra. Sei nella cella con Naditza e Silvia"
"Ue ma c c fai cà?!!" "Amo come sono contenta di vederti" vi abbracciate.
"Oh ma che è succies?" dice Nad
"Uno stronzo ha provato a violentarmi e mi sono difesa" posi le lenzuola sul letto "Ora però non ci voglio pensare, vado a cambiarmi"
"Va bene amo"
Dopo un po' esci dal bagno e senti Nunzia gridare "Forza persechelle tutte in mensa"
Tutte in fila scendete in mensa, prendi il tuo vassoio e ti siedi vicino a Naditza, Silvia e Gemma
"Amo ma lo vedi a Ciro. Non ti toglie gli occhi di dosso. Chill è u poter ra ciaccarell" dice Silvia ridendo
"Diciamo che ho un po' di problemi con quelli che mi fissano"
*Al tavolo di Ciro, Edoardo, Totò, Pirucchio e Pino*
"Comm v par chella nov?" dice Totò
"Mammamì o teng e marm quann a guard" fa Edoardo
"È nu chiavaton. Chest m par" ride Pirucchio
"Calmt o Prù. Chell è roba mij" risponde Ciro mentre ti guarda mordendo una mela
"M par Milù" continua Pirucchio
"Ma qual Milù, Milù è na ran a confront, è pur vecchj" ride Totò.
*Nel tuo tavolo*
Vedi avvicinarsi a te una ragazza dai capelli rossi e ricci con uno sguardo da psicopatica
"Mi hanno detto che hai ucciso un ragazzo" si siede vicino a te
"E a te c t n fott?" rispondi
"Cosa ti ha fatto. Ti ha toccato" ti sfiora le labbra con il pollice "e sei stata debole-" non finisce di parlare che ti alzi, le tiri i capelli da dietro la nuca e la sbatti contro il muro
"Ma tu chi cazz sij" urli
"Ueue torna a mangiare" Lino ti stacca da lei e ti prende per il braccio
"Lievm e man a guoll" gli stacchi la mano dal tuo polso, te ne vai in cella e mentre esci dalla porta incontri lo sguardo di Ciro ma stacchi subito gli occhi
"Uh maronn. Viviana!" arriva Nunzia che ti corre dietro
"Ten a cazzim, s ver ca è una De Rosa" dice Edoardo
"E pirciò t'agg itt ca è roba mij" risponde Ciro
*Tornano Silvia e Naditza in cella, tu stavi fumando una sigaretta vicino la finestra*
"A che pensi amo?" ti domanda Nad mentre si sdraia con un fianco sul letto
"A schif a chella cess"
"Quella è una psicopatica col male dentro, nun a ra rett"
Passa il pomeriggio ed è finalmente notte. Nunzia vi chiude la celle e le luci si spengono.
Stai per metterti a letto quando vedi un bigliettino che scende fuori dalla tua finestra.
'Ogni giorno farò qualcosa per stupirti finché non ti innamori.
Ciro '
"Ueue, Viviana fa conquiste" ridono Nad e Silvia
"Non mi conosce manco e già si è innamorato"
"Guarda che qua tutte escono pazze per lui"
"Come hai detto che si chiama?" domandi
"Ciro Ricci"
"Un Ricci. Ij e a famiglia soij nun tnimm nient a spartr"
"Ja amò nun dicr accussì, pure io e Filippo veniamo da mondi opposti eppure guardaci"
"Con voi è diverso Nad" strappi il bigliettino e ti metti a dormire

Ciao a tutti. Chiedo scusa se il napoletano scritto non è perfetto. Spero che vi stia piacendo.❣

Per rimanere vivi | Ciro RicciWhere stories live. Discover now