CAPITOLO 9

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È la mattina dopo, hai sul tuo collo ancora i segni e il rossore ma almeno adesso respiri bene. I tuoi genitori ti accompagnano all'ipm, i giorni di permesso sono finiti e anche quelli di Ciro.
Il cancello si apre, tutti ti guardano fissando sopratutto il tuo collo e nel mentre li senti parlare tra di loro ma non ti importa. Liz, quindi, ti accompagna in cella dove c'erano già Silvia e Naditza.
"Amo, già si turnat- oh ma che hai fatto al collo?"
"Amo ma che è stat?" ti domandano mentre si alzano dal letto e si avvicinano a te
"Hann pruvat a m acirr. I Ricci e i Valletta volevano vendicare la morte del tipo che ho ucciso e m vulevn fa pruvà chell ca pruvat iss" rispondi tu e tra le tue parole si sente la rabbia e il disgusto che provi ripensando a Antonio Valletta
"Amo e sti segni?" continua Silvia indicando il tuo collo
"Sono i segni della corda" fai mentre li guardi allo specchio che era stato portato poco prima da Nunzia
"Amo vien a cà" ti dice Nad mentre entrambe ti abbracciano "Ti potevano perdere, non l'avremmo mai superato" continua mentre le scende una lacrima che tu noti e asciughi
"Sì, però c'era Ciro" rispondi ripensando a quel momento in cui lo guardasti negli occhi e vedesti al loro interno paura, la paura di poterti perdere. E ti faceva un certo effetto perché questo sentimento, la gente come voi, lo prova solo quando ciò che lo incute è talmente grande e importante che finisce per divorarti. Questo ti faceva capire quanto lui tenesse davvero a te.
"È stat iss a t salvà?" domanda Silvia con tono singhiozzante ma allo stesso tempo contento per te
"Sì".
...
*Nella cella di Ciro e il suo gruppetto*
"Ue fratm" sorride Edoardo mentre gli stringe la mano e poi lo abbraccia
"Ua Ciro si turnat ambress" scherza Totò mentre va da lui
"E Totò, Ciro un giorno teneva" risponde Pirucchio andandogli incontro per accoglierlo
"Ciao uagliù" fa Ciro ricambiando l'affetto dei compagni
"Comm è gliut o fatt?"
"Buon" dice Ciro cercando di nascondere la rabbia che prova ripensando a quello che ha fatto suo fratello a te
"È succies coccos?" fa Edoardo capendo che c'era qualcosa che non andava
"Pietro ha fatt na cos ca nun aeva fà" continua Ciro mentre si siede sulla sedia, poggia i piedi sulla scrivania e Pirucchio gli accende la sigaretta
"Ma ca fatt Cirù? Se posso chiedere"
"O' Prù o saij ca a me non m piac quann a gent pigl iniziativ senz mo dicr"
*Alla mensa*
Siete sedute tu, Nad, Silvia e Kubra, poi Gemma con Viola, Cardiotrap con Filippo e Carmine, Ciro è con Edoardo, Totò, Pirucchio e Pino, infine Milos con gli zingari.
*Al tavolo di Ciro e i suoi*
"Uagliù ma c ten Viviana ngopp o cuoll?" domanda Edoardo
"C'entra cu chell ca fatt fratt Pietr?" continua Pino
"Fatt e cazz tuoij" risponde Ciro scandendo bene le parole in modo furioso mentre lo guarda dritto negli occhi. Non è abituato e non gli piace esternare i suoi sentimenti soprattutto quando entra in gioco il suo cuore.
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"Liz, posso andare in bagno?" domandi mentre ti alzi dal tavolo
"Sì vai. Sbrigati però."
Vai in bagno e neanche 2 minuti dopo che sei entrata vedi arrivare Ciro
"Lo sai che questo è delle femmine?" gli dici mentre sei di spalle ad asciugarti le mani
"E perciò io sono entrato"
Smetti di asciugarti le mani e ti giri verso di lui per parlargli sinceramente
"Grazie Cì"
"O rifacess ate mill vot p te, ciù ciù" ti dice lui mentre ti guarda intensamente negli occhi e poi sposta lo sguardo sui segni rossi sul tuo collo
Vi guardate per un po' e finalmente dentro di te senti di poter togliere la barriera che avevi messo tra te e lui solo perché lui era un Ricci e tu una De Rosa. Ha dimostrato che per te farebbe di tutto, anche andare contro la sua famiglia, la cosa a cui tiene di più.
Lo guardi negli occhi ma non riesci a non abbassare lo sguardo sulle sue labbra e lui fa lo stesso fin quando tu non lo baci.
Vi baciate e siete completamente presi da quel momento. Sembra che le vostre labbra siano calamite che non vogliono staccarsi e i vostri occhi chiusi fanno capire quanto aspettavate quel momento e quanto ve lo stiate vivendo.
Poi tu ti stacchi e noti come ti guarda lui.
Alla fine esci, sei felice. Quella felicità pura che per un momento ti libera la mente da tutti i pensieri e ti fa sentire finalmente in pace. Lui, invece, accenna un sorriso e ti guarda uscire mentre si morde il labbro inferiore. Pensa a quanto sia fortunato ad averti, quanto lui lo voglia e soprattutto quanto desideri rimanere per sempre al tuo fianco. Non permetterà mai più che qualcuno ti faccia del male perché una coltellata a te sono tre a lui.

Per rimanere vivi | Ciro RicciΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα