Codadidrago pt.2

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POV Peter

Aprile venerdì 2

oggi è particolarmente tardi quando rientro nel dormitorio, la notte stava già iniziando a schiarirsi lasciando intravedere un'alba strepitosa. La cosa bella di andare al lavoro è che mi hanno concesso la libertà di tornare all'orario che voglio, per i turni 'extra'. 

Salgo le scale della sala comune più silenziosamente possibile e spingo la porta del dormitorio che in teoria dovrebbe essere buia... 

"Pete" appena entrato trovo i tre ragazzi seduti sul letto di Sirius che mi fissano. Per poco non mi prendo un infarto 

"ragazzi mi farete venire un attacco di cuore" dico portandomi una mano al petto. 

Loro non si spostano "è successo qualcosa?" Chiedo preoccupato da questa situazione, il primo a parlare è James 

"siamo preoccupati Pete" Remus annuisce solennemente "non puoi continuare a fare questi orari sovra umani, non ti fa bene" 

"se Madama Rosmerta non ti ascolta andremo a parlarle noi di persona" aggiunge Sirius con una strana determinazione nello sguardo. 

Mi addolcisco vedendo quanto tengano a me in fondo. "Ragazzi, grazie per esservi preoccupati ma non sto tutta la notte a lavorare" quando i loro sguardi si fanno più attenti mi rendo conto dell'errore che ho fatto. 

"Cosa vuol dire, Pete?" Chiede Sirius sporgendosi "già, cosa fai il tempo in cui sei fuori?" Domanda curioso Prongs. Alzo gli occhi al cielo un po' nervoso 

"non vedo come questo possa essere rilevante-" Remus alza un sopracciglio, come fa sempre per avvertirci che stiamo dicendo delle cretinate. 

Cambio tattica "sentite, non so cosa vi aspettiate da me, ma sono un po' stanco potremmo riparlarne in un altro momento?" Li guardo speranzoso ma ciò che ottengo è James che mi fa segno di sedersi tra di loro. Mi mordo il labbro inferiore nascondendo una smorfia di panico. 

Trascino i piedi e mi accascio tra di loro. 

Li osservo un attimo "dai, so che siete impazienti di iniziare a sparare ipotesi. Fate in fretta però" li sprono prima che una serie di affermazioni, alcune più fantasiose di altre, inizino a bombardarmi da entrambi i lati 

"vendi droghe?" "No" 

"ti ubriachi nei pub?" "No" 

"suoni il Jazz di nascosto?" "No" 

"hai amici topi con cui giocare?" "No" 

"hai rapito una persona e la sfami in quelle ore?" "No" 

"ti vedi con qualcuno?" Ovviamente l'unica ipotesi di Remus era azzeccata. "no" 

Sirius scatta in piedi indicandomi "ha esitato" 

"non ho esitato" mi difendo "oh sì che l"hai fatto" dice con un sorriso soddisfatto Moony. 

"Perché mi devo per forza vedere con qualcuno? Non potete accettare il fatto che magari io stia bene da solo?" James non mi ascolta e mi osserva i capelli 

"oh sì, sono tutti scompigliati e in questi giorni non c'è un filo di vento" gli sposto la mano con uno schiaffo e lo guardo incredulo "dopo una giornata di lavoro dovrei avere i capelli messi in ordine?" 

"Hai i capelli quasi sempre a posto Peter, potresti fare concorrenza a Sirius o a Regulus, è proprio come se qualcuno ci avesse passato le mani" sbuffo una risata "siete una cosa incredibile, ma vi ascoltate? State basando il fatto che io stia con un ragazzo soltanto perché ho i capelli leggermente in disordine?" 

Only the stars knew -JegulusWhere stories live. Discover now