Capitolo 3

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"Spesso, ad ogni distrazione segue un'attrazione."

(vinkweb, Twitter)

POV: RICCARDO

Sono seduto al "Colazione da Tiffany"  da solo.

Non sono una persona molto paziente, soprattutto di mattina quando devo ancora fare colazione.

Aspetto Melissa ed Ethan da ben venti minuti. Ma dove diavolo sono finiti? Ho fame, tra meno di un'ora ho lezione e non  si degnano nemmeno di rispondere al telefono.

Sto iniziando ad annoiarmi e la cameriera non smette di passare accanto al mio tavolo e lanciarmi occhiate seducenti.

Non posso negare che sia una bella ragazza. Bel fisico, capelli rossi a caschetto e dalle occhiate palesi che mi lancia posso desumere che sia abbastanza sfacciata.

Sono consapevole di piacere alle ragazze e non mi sono mai fatto problemi,  ma Melissa mi ucciderebbe se non potessimo più fare colazione in questo posto. Secondo il suo parere da esperta, qui fanno i bomboloni alla crema più buoni dell'intero campus e devo ammettere che ha ragione.

Al solo pensiero mi viene l'acquolina in bocca. Ho fame, cazzo, ed è anche l'unica mattina in cui posso permettermi una colazione normale.

La cameriera mi sorride mentre prende l'ordinazione al tavolo accanto. Cerco di ignorarla , ma non è facile.

Riprendo il cellulare per mandare l'ennesimo messaggio sul nostro gruppo di WhatsApp, ma appena sollevo lo sguardo mi ritrovo la cameriera davanti.

« Ciao, posso portarti qualcosa?»

Alzo lo sguardo verso di lei e noto che si sta mordendo le labbra in imbarazzo.

« Ehm, no grazie sto aspettando degli amici» sorrido cercando di essere gentile.

Sto per riabbassare lo sguardo sul telefono, ma noto che non se ne va.

« Magari posso darti il mio numero?». L'ha sputato fuori di botto, alzando le sopracciglia per indicare il telefono che ho in mano. Sono preso alla sprovvista per quanto è stata diretta.

Non voglio essere  ucciso da Mel, ma non ho intenzione di chiederle di uscire e non voglio che aspetti per giorni una mia chiamata. Sono sempre un uomo e mi sta guardano come se potesse strapparsi la camicetta da un momento all'altro.  Al massimo posso concederle un po' di sano divertimento. No che cazzo sto pensando?

Il mio cervello va nel panico , setacciando ogni angolo in cerca di una scusa. Possibilmente plausibile e che non mi faccia sputare nel cappuccino per il resto dell'anno. Non la trovo, così sfoggio il mio sorriso da seduttore.

« Certo ne sarei lusingato» . Le passo il mio cellulare, scrive il numero e me lo restituisce.

Fortunatamente proprio in quel momento, Ethan entra nel bar.

« Ehi Vèz ! Scusa il ritardo» sorride mentre si toglie la giacca.

« Stavi ordinando?», mi lancia un' occhiata per farmi capire che ha colto la situazione, poi si rivolge alla cameriera.

« Può portarci 3 cappuccini, 2 bomboloni alla crema e un cornetto integrale con il miele. Grazie».

La ragazza sbatte le palpebre più volte, come se non riuscisse a credere che il mio amico la stia liquidando. Non so come reagirà, la guardo e lei si riconnette.

Riesco a leggere la decisione nel suo viso, « Ve li porto subito».

Sorride e si rivolge a me « Chiamami».

Oltre le nuvoleWo Geschichten leben. Entdecke jetzt