CHAPTER SIX

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"Aiutarmi? Aiutarmi come farebbe un amico? Beh Potter, ho una notizia per te: noi non siamo amici e non lo saremo mai."

25 settembre 2003, Quartier Generale degli Auror

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25 settembre 2003, Quartier Generale degli Auror

GISELLE ERA CERTA DI NON AVER MAI TRASCORSO UN SABATO MATTINA TANTO PIACEVOLE. Insomma, cosa c'è di meglio di passare una mattinata intera a fare addominali e stretching, il tutto godendosi la vista di sette uomini di 23 anni sull'orlo della disperazione per il troppo dolore e la troppa fatica? La nostra protagonista era certa di non essersi mai divertita tanto.

Anche adesso che l'addestramento era finito, visto che sabato lavoravano solo la mattina e domenica era giorno di pausa, i suoi compagni si stavano ancora comportando come dei piagnucoloni insopportabili.

"Per fortuna che Thorn non è ancora qui, perché sennò sì che si incazzerebbe a vederli così"-pensò Giselle con un mezzo sorrisetto e impegnata ad eseguire dei piccoli saltelli, ottimi per rilassare la muscolatura dopo tutto quell'esercizio e per mantenere il cuore forte. I suoi compagni invece erano tutti stravaccati a terra, doloranti e sudati. Gisella era certa di non aver mai avuto a che fare con una vista tanto patetica.

Certo, anche lei era leggermente sudata e leggermente dolorante, ma in generale si sentiva energica e soddisfatta di quella mattinata, che anche se come sempre piena di insulti da parte di Thorn e i suoi compagni, almeno aveva dato i suoi frutti dal punto di vista fisico.

Giselle si fermò piegando leggermente le gambe, decidendo poi di lanciare un'occhiata all'idiota più vicino a lei, ovvero Potter. Lei e il corvino stavano lavorando insieme ormai da una settimana e diciamo che le cose stavano proseguendo...decentemente. La maggior parte del tempo non si sopportavano, ma per una questione di sopravvivenza, stavano cercando di collaborare nel modo più civile possibile.

Quel giorno però, era stata la prima mattinata dedicata solamente all'esercizio fisico e beh, Giselle doveva ammettere che lavorare su quello con Potter era stato sorprendentemente divertente. Potter era in forma (forse anche troppo per la sanità mentale e ormonale di Giselle), ma la cosa divertente era che non era in forma tanto quanto lei. La rossa aveva adorato cominciare a vederlo faticare verso metà mattinata, mentre lei rimaneva fresca come un fiore. Ovviamente, da quel momento in poi il mago non aveva mai smesso di guardarla male, anche se Giselle era riuscita a scorgere un accenno di ammirazione nei suoi occhi e anche in quelli dei suoi compagni, ma dopotutto, lei era senza alcun dubbio la più in forma lì dentro. Per tutta la lezione non si era mai lamentata, non aveva mai mostrato alcun accenno di dolore e aveva fatto più addominali e trazioni di tutti quanti.

Ad un certo punto erano pure caduti tutti quanti dalle spalliere su cui stavano facendo le trazioni, tutti quanti tranne Giselle, che aveva continuato senza nemmeno farci caso. Poi però, aveva scorto le facce arrabbiate/sconvolte di Drebber, Weasley e gli altri tirapiedi ed era stato EPICO.

ɢɪꜱᴇʟʟᴇ||ʜᴀʀʀʏ ᴘᴏᴛᴛᴇʀ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora