1 - Car Trouble

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"Mi stai lasciando?"

La sua testa pendeva leggermente e fissava il piatto di pasta davanti a lui, i suoi occhi evitavano i miei.
"Mi dispiace," mormorò, scrollando leggermente le spalle. "Sento solo che la nostra relazione non sta andando da nessuna parte."

Mi appoggiai allo schienale della sedia, i miei occhi non lo lasciavano, la rabbia dentro di me cresceva in modo spaventoso. No. Oh no. Questo non stava accadendo, non stava accadendo davvero.

"Carino da parte tua, Cole," dissi dopo un momento, schernendolo. "Rompere in occasione del nostro anniversario dei sei mesi, è perfetto." Mi fermai per un momento, inspirando profondamente attraverso il naso, e ebbi l'incredibile impulso di vomitargli addosso tutte le parole meno carine che potessero esistere. Stai calma stai calma, stai calma. "L'hai pianificato, hmm? Pensavi che sarebbe stato il momento perfetto per mandarmi a fanculo durante il nostro anniversario?"

"Mi dispiace."

"No-no, non osare dirlo," sbottai, alzando la voce. "Di' qualsiasi cosa ma non che ti dispiace."

"Anna.." Sospirò, perdendosi, e poi alzò lo sguardo. I suoi occhi tremavano leggermente mentre mi fissava, "Tu... tu meriti di meglio di me. Intendo questo."

A questo punto aveva parlato abbastanza, mi alzai dal mio posto, gettando il tovagliolo nel mio piatto di pasta intatto. "Va bene," annunciai freddamente, "lo avrei fatto io prima o poi, quindi dovrei ringraziarti per avermi risparmiato la fatica."

Aprì la bocca per parlare, ma stavo già uscendo dal ristorante, superando la proprietaria con la rabbia che mi scorreva nelle vene, inebriandomi. Spalancando la porta ed uscendo nell'aria fresca della notte, mi resi conto che dovevo schiarirmi le idee prima di fare qualcosa di irrazionale. Facendo lunghi passi, seguii il marciapiede in un vicolo, finiva in un parcheggio vuoto.

Mi fermai e mi sedetti sul marciapiede, distesi le gambe davanti a me, le mani erano strette a pugno nelle tasche. Quando le mie dita sfiorarono l'oggetto nella tasca destra della mia giacca, la rabbia ancora una volta consumò tutto il mio essere. Tirai fuori l'oggetto e me lo lasciai cadere in grembo; era una piccola scatola, con un fiocco rosso in cima. Lo aprii, il mio respiro si fece irregolare quando i miei occhi si posarono sulle due piccole strisce di carta adagiate delicatamente all'interno della carta velina. Due biglietti per una partita degli Yankee. I posti erano fantastici - il prezzo, tuttavia, non era così economico per il mio conto in banca. Avevo aspettato sotto la pioggia per questi biglietti. Sotto di loro era nascosto un piccolo pezzo di carta.

Ai nostri sei mesi! Ti amo.

Dio, ero una fottuta deficiente.

Le mie dita si chiusero intorno alla scatola in una presa salda, facendo diventare le mie nocche bianche e prima che potessi lasciarmi andare ad una crisi di pianto, mi alzai velocemente e lanciai l'oggetto il più lontano e il più velocemente possibile. Ora respiravo più pesantemente, un senso di sollievo mi pervadeva e sorrisi maliziosamente a me stessa. Mi sentivo bene, si molto bene. Mi passai le mani sulla parte superiore delle gambe e cominciai a tornare verso la strada principale, con l'adrenalina che pulsava dentro di me, ma non andai molto lontano perché una voce ruppe i miei pensieri.

"Ehy, tu!"

Mi fermai sui miei passi e mi voltai lentamente vedendo una figura in piedi nel parcheggio dove ero appena stata, era un ragazzo. Aveva una maglietta decisamente over-size e dei jeans, aveva le braccia incrociate sul petto. Non era molto grosso, notai, alto forse, ma aveva una corporatura snella. Mentre facevo un passo esitante verso di lui, il suo viso divenne più chiaro sotto il lampione.
Indossava una bandana sotto un berretto da baseball, che nascondeva lunghe trecce nere. Il suo labbro inferiore aveva un luccichio di un piercing, e i suoi occhi, che mi fissavano assassini, erano di un colore marrone. Mentre i miei occhi scendevano lungo il suo corpo, vidi la scatola che avevo appena gettato pochi minuti prima nella sua mano.

25 Days With Mr. Arrogant - Tom Kaulitz (ITA) by RiverWildWhere stories live. Discover now