8 - Dirty Dishes

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Paige era particolarmente di buon umore la mattina dopo e quando mi trascinai stancamente in cucina, stava canticchiando con una padella in mano, l'odore era sicuramente di uova e patate fritte. Alzò lo sguardo e sorrise quando scivolai stordita nel mio solito posto.

"Buongiorno!" Cantava, mi voltò le spalle per continuare a cucinare le uova e le patate. "Affamata?"

Sbadigliai contro la mia mano e scossi la testa,
"No. Sto bene, grazie." Ci fu un lungo momento di silenzio e la fastidiosa domanda che mi tormentava i pensieri uscì "Hai... passato una bella serata?"

Lei sospirò, le sue spalle crollarono soddisfatte e si voltò per mostrare il suo sorriso vertiginoso nella mia direzione. "Oh, sì," sorrise. "Ho passato una serata meravigliosa, Tom è così..." Fece una pausa i suoi occhi brillavano "Semplicemente fantastico, sai? Non riesco nemmeno a spiegarlo. Mi dà le farfalle."

Dovetti respingere la voglia di alzare gli occhi al cielo , così annuii con finta comprensione. La verità era che non sapevo di cosa diavolo stesse parlando.
Come aveva fatto a vedere qualcosa di eccezionale in quell'uomo?
Indipendentemente da ciò, continuai ad annuire come se concordassi con la sua opinione riguardo a quel ragazzo spregevole, vile e irritante che avrei voluto massacrare dal primo istante in cui interagii con lui. Tuttavia, mentre me ne stavo lì seduta a convincermi del contrario, l'immagine del suo viso arrabbiato così vicino al mio - il suo corpo praticamente modellato sul mio, nel corridoio la sera prima, non lasciava la mia mente. Aggrottai leggermente la fronte, la confusione continuava a distorcere i miei pensieri. Non avevo idea del perché si comportasse in quel modo o perché io reagissi in quel modo. Ero leggermente inorridita con me stessa nel rendermi conto di aver percepito il suo respiro, l'odore della sua pelle, la sensazione del materiale liscio dei suoi vestiti larghi contro la mia pelle. Avevo notato quel genere di cose con Cole quando avevamo iniziato a frequentarci; i tipici piccoli dettagli che molte ragazze osservavano sui ragazzi a cui sono interessate.

Trattenni l'impulso di vomitare.

Tom? Io? Interessata a lui?

Ahah.

"Anna?"

Alzai lo sguardo, scuotendo leggermente la testa, "Scusa - cosa?"

"Dio," rise leggermente, roteando gli occhi e spegnendo il fornello. "Ti distrai sempre. Ti stavo chiedendo cosa pensi di lui"

"Di Tom?"

Si avvicinò al tavolo con il manico della padella stretto saldamente nella sua piccola mano delicata e rovesciò le uova nel piatto. "Mhmh" affermò, mettendosi di fronte a me. "Voglio dire, so che lo conosci appena..." Oh Dio, se lo sapesse. Se ne sapesse anche solo la metà. "Ma intendo, voglio sapere la tua impressione su di lui"

"Sai cosa penso di lui," risposi seccamente. "Penso che sia un deficiente. Sembra un coglione."

Il coglione per eccellenza, mi ricordai.

"Oh, andiamo," sorrise leggermente, prendendo un morso del suo cibo. "In realtà è un tesoro, è rimasto per tipo due ore dopo che sei andata a letto."

Inarcai un sopracciglio sorpresa "Solo due ore?
Ero sicura che avrebbe passato la notte qui."

"L'ho invitato a farlo" sospirò delusa. "Ma ha detto che doveva alzarsi presto o qualcosa del genere. A me va bene immagino, voglio dire ha detto che mi avrebbe richiamata di nuovo."

"Bene."

Masticò piano per un momento, i suoi occhi erano fissi sul piatto. Alla fine, alzò lo sguardo e un sorriso giocoso si diffuse sui suoi lineamenti. "Dio, mi fa bruciare, Anna. Non ne hai idea."

25 Days With Mr. Arrogant - Tom Kaulitz (ITA) by RiverWildWhere stories live. Discover now