Capitolo 1

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Mi chiamo Isabella Renée Pérez, ho 22 anni, sono italo-messicana e se non si fosse capito, sono la sorella di Sergio Pérez o meglio, sorellastra. Non ho mai avuto un rapporto molto stretto con lui, ma negli ultimi anni si sta impegnando per recuperare il tempo perso. Anche io come mio fratello sono appassionata di formula 1 e non mi perdo mai una gara, ma al contrario di Sergio il mio team preferito è la Ferrari.

In questo momento sono su un volo che mi sta portando in Arabia Saudita, infatti questo weekend ci sarà il GP e come tutte le gare non potevo perdermelo. Appena atterrata mi dirigo subito in hotel, che è lo stesso dove alloggiano tutti i piloti compreso mio fratello, ed è proprio lui che incontro nella hall.

Sergio" ed ecco qui la mia sorellina preferita-dice stringendomi in un abbraccio- come è andato il volo?"

"Bene, anche se ci sono state un paio di turbolenze"

"Scommetto che Davide ti avrà tenuto la manina per rassicurarti. A proposito, dov'è?"

"In realtà Davide non è venuto, aveva dei contratti da chiudere per conto di suo padre"

Davide è il mio ragazzo, stiamo insieme da ormai 2 anni e di solito mi accompagna sempre a vedere le gare di formula 1 anche se le ultime se l'è perse perché era occupato con l'azienda sua e di suo padre.

Sergio" Digli di cambiare scusa, questa l'ha già usata l'ultima volta"

"Non fare così, lo sai che è molto impegnato"

"Penso che ormai tu lo abbia intuito, ma non mi piace molto quel tipo, lo dico solo per proteggerti"

"Lo so, ma se fosse per te io non mi fidanzerei con nessuno"

"Gli unici ragazzi seri sono i miei cari colleghi piloti, te lo assicuro"

"Assolutamente no, non mi metterò mai con un pilota"

"Va bene sorellina, se lo dici tu. Comunque adesso devo salutarti, ci vediamo stasera a cena." Mi da un bacio sulla guancia e se ne va.

Mi dirigo alla reception dove mi consegnano la chiave della mia stanza, la numero 55. La stanza è accogliente, ha un enorme letto matrimoniale al centro della stanza e una televisione proprio di fronte ad esso. Dopo aver riordinato la mia valigia decido di farmi una doccia, il viaggio non è stato molto confortevole, soprattutto per colpa dei calci che un bambino continuava a dare al mio sedile. Appena uscita dalla doccia controllo il mio cellulare per controllare l'ora, non voglio arrivare in ritardo a cena. Ma il mio caro iPhone mi comunica che sono solo le 15 così decido di fare un giro per l'hotel, mi vesto ed esco dalla stanza. Tutto lo stile dell'hotel è moderno e minimale, ma nonostante ciò è comunque pieno di opere d'arte costosissime. Entro in ascensore e schiaccio il primo tasto che trovo e mi ritrovo al terzo piano. Sto percorrendo il corridoio quando ricevo un messaggio da parte di Davide:" mi spiace non averti potuto accompagnare, com'è andato il viaggio?" appena sollevo la testa dal telefono mi si para davanti un uomo imponente.

"Cosa ci fa qui? Questo piano è off limits per tutti signorina"

"Mi scusi, stavo solo vagando per l'hotel e mi sono ritrovata qui, adesso me ne vado subito" ma non ho il tempo di finire la frase perché vengo interrotta da una voce familiare che interviene.

"La lasci passare, è con me" mi volto e riconosco il teamate di mio fratello, Max Verstappen. Il bodyguard si sposta lasciandomi passare mentre si scusa per l'inconveniente.

Ebbene sì, mio fratello Sergio non è l'unico pilota che conosco. Ho avuto l'occasione di conoscere alcuni piloti all'ultimo compleanno di mio fratello, e Max è uno di questi.

Max" ciao Bella, non sapevo fossi già arrivata-mi sorride l'olandese- come stai?"

"Bene dai, anche se me la sono vista brutta con il bodyguard prima"

"alla fine ti è servito uno del team redbull per tirati fuori dai guai" mi prende in giro dandomi un pugnetto sulla spalla

"proprio non ti va giù che il mio team sia Ferrari eh?"

"Chi osa nominare il nome della Ferrari in vano?"

In quel esatto momento ci interrompe un altro pilota, Carlos Sainz. Ho conosciuto anche lui al compleanno di Sergio, ma lo conosco solo di vista.

"Solo una vera fan" rispondo

Carlos mi fissa per qualche secondo per poi esclamare

"Perché mi sembra di conoscerti?"

Max "Forse perché è la sorella di Sergio? C'era anche lei al suo compleanno" dice rispondendo allo spagnolo.

"Ah sì, tu sei Isabella, non sapevo ci fossi anche tu"

"Non mi perdo mai una gara, soprattutto per prendere in giro Sergio" gli rispondo

Max controlla l'orologio per poi dire:" oh merda, devo andare ad allenarmi sennò domani come posso farti il culo?" rivolgendosi a Carlos con un sorrisetto provocatorio.

"Ti piacerebbe" risponde Carlos

"Comunque devo proprio andare, ci vediamo a cena, ciao Bella" dice l'olandese mentre si dirige in palestra.

Rimaniamo solo io e Carlos e il silenzio cala fra di noi, che però viene rotto proprio dallo spagnolo

"Quindi stasera cenerai con noi?"

"Ehm si, mi ha invitata mio fratello dato che non ho il mio solito accompagnatore"

In risposta ricevo uno sguardo perplesso, alche aggiungo

"Di solito sono accompagnata dal mio ragazzo, però questa volta non è potuto venire"

"Ah mi spiace che tu sia qui da sola" ma mentre pronuncia quelle parole il suo sguardo diventa torvo.

Mi giro e vedo una ragazza che si avvicina a noi e sembra abbastanza innervosita. Si avvicina a Carlos e subito si rivolge a lui chiedendogli:" Chi è questa ragazza?"

"è la sorella di Sergio Pérez, Isabella" dice mentre mi presenta alla ragazza

"Piacere sono Isabel, la fidanzata di Carlos" dice guardandomi dalla testa ai piedi

"Piacere di conoscerti" le sorrido

"Amore è meglio se andiamo in stanza a prepararci per cena, non voglio essere in ritardo"

"Va bene amore, ci vediamo dopo a cena Isabella, ciao"mi saluta Carlos mentre si dirige verso la sua stanza con la sua ragazza.

In quel momento sento vibrare il mio telefono e mi rendo conto di non aver ancora risposto a Davide. Gli rispondo mandandogli un audio in cui gli parlo del viaggio e del hotel, invio il messaggio e notando l'orario decido di andare nella mia stanza.

Appena entrata mi tolgo le scarpe e mi sdraio sul morbido letto prendendo il libro che poche ore prima avevo lasciato sul comodino e inizio a leggere. Dentro quelle pagine mi perdo e solo dopo un po' mi rendo conto che è quasi ora di cena. Apro la valigia ed estraggo i miei trucchi e alcuni vestiti tra cui scegliere e mentre li guardo capisco che rimanderò la scelta del vestito a dopo essermi truccata. Per il make up opto per qualcosa di non troppo estroso.

Alla fine la mia scelta ricade su un vestito rosso monospalla che abbino a delle scarpe col tacco nere, prendo il telefono e scendo al ristorante.

Alla fine la mia scelta ricade su un vestito rosso monospalla che abbino a delle scarpe col tacco nere, prendo il telefono e scendo al ristorante

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