capitolo 13

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Vengo svegliata da qualcuno che mi scuote la spalla.

"Bella, Bella svegliati" dice una voce

"Mhmh" mi lamento io

"Dai Bella, so che vuoi le noccioline, svegliati"

Nel sentire la parola noccioline apro gli occhi all'istante, io amo le noccioline.

"Per me 3 porzioni... grazie" esclamo sbadigliando

La hostesse mi lascia tre bustine contenenti noccioline per poi andarsene.

"So che ti piacciono, quindi ho pensato di svegliarti" dice Charles sorridendo. Il suo sorriso è bellissimo, ma le fossette che gli si creano sulle guance sono ancora più belle.

"Grazie" dico per poi lasciargli un bacio sulla guancia.

Questo piccolo gesto attira gli sguardi di non poche persone, soprattutto di Arthur che reagisce con un sorrisino. L'unico che non mostra interesse per me e Charles, è Carlos che rimane fisso con lo sguardo sul suo libro.

Arthur e Charles stanno giocando a scacchi, è il turno di Charles, è molto concentrato e dopo qualche secondo fa la sua mossa. Capisco la mossa sia effettivamente bella quando Arthur reagisce sbuffando mentre si rigira l'anello che porta al dito. Ammetto di non capire molto di scacchi, però mi piace guardare qualche partita ogni tanto.

"Basta mi arrendo, con te non si può giocare, vinci sempre" dice Arthur

"Giocare con te è come giocare con un bambino, non ci provi mai a riprendere vantaggio. Guarda... così avresti rimontato e avresti fatto scacco" ribatte Charles dopo aver spostato alcune pedine.

"Non ci avevo pensato" ammette il fratello

"Questo lo avevo capito" dice Charles ridendo

Nel mentre noto che Carlos si alza dal sedile, così decido di seguirlo.

"Ragazzi io vado un attimo in bagno, torno subito" dico per poi alzarmi

Seguo Carlos fino a dopo la tenda che separa una piccola stanzetta dal resto dell'aereo.

"Hey" esclamo alle sue spalle

"Ciao" risponde lui girandosi

"Come sta andando il viaggio?" domando io

"Bene" risponde

"C'è qualcosa che ti disturba?" domando un po' irritata

"A dire il vero si-inizia lui-mi dà fastidio il fatto che tu e Charles siate usciti insieme la sera dello stesso giorno in cui io e te avevamo chiarito" esclama

"Non hai il diritto di decidere quando e con chi devo uscire" dico io iniziando a perdere la pazienza

"Ieri avrei voluto parlarti un po' in privato, volevo dirti una cosa, ma a quanto pare non ho neanche avuto il tempo di andare in cucina a fare una telefonata che tu eri già tra le braccia di qualcun altro" dice alzando leggermente la voce

"Cosa avresti voluto dirmi?"

"Nulla, non ha più importanza ormai" dice per poi girarsi e andare al suo posto lasciandomi lì sola con me stessa.

Mi prendo un paio di minuti per calmarmi e per capire cosa sia appena successo. Come può anche solo pensare di poter chiedermi di non stare con Charles o cosa si aspettava dopo ieri mattina, che io e lui andassimo subito d'amore e d'accordo.

Dopo essermi calmata ritorno seduta al fianco di Charles il quale sta giocando ancora a scacchi con suo fratello.

"Chi tra i due fratelli Leclerc vincerà questa partita e soprattutto, a chi tocca fare la mossa?" dico io imitando una telecronaca

"È il suo turno" dice Arthur a bassa voce

"E dovrei concentrarmi se non vi dispiace" esclama Charles provocandomi una risatina

Decido di lasciare Charles concentrato nella sua partita con suo fratello, così estraggo il libro che mi sono portata e inizio a leggere.

Appena inizio a leggere tutto il resto scompare, mi immergo completamente nel racconto che mi porta nell'Inghilterra della prima metà del '800. Il romanzo che sto leggendo ultimamente è un romanzo storico, è molto interessante e parla della guerra che c'è stata tra Napoleone e l'Inghilterra.

Leggo per non so quanto tempo, so solo che quando decido di chiudere il libro Charles è addormentato sulla mia spalla e dato che il viaggio è ancora lungo appoggio la mia testa sopra quella del monaghesco al mio fianco e mi addormento.

Io e Charles ci svegliamo a pochi minuti di distanza. Questa volta a svegliarci è Arthur.

"Buongiorno fidanzatini" dice ridacchiando

"Hey, non siamo fidanzati, cioè non ne abbiamo parlato o comunque..." inizia Charles

"Anche se lo fossimo non credo ci siano problemi" dico io interrompendolo

"Si esatto" esclama imbarazzato

"Vabbè, volevo insegnare a Bella a giocare a scacchi" si giustifica Arthur

"Sarà difficile insegnare a una zuccona così" ride Charles

"Non è vero, sono una brava allieva, imparo in fretta" contesto io

"Accetterò il fardello di doverti insegnare a giocare a scacchi" esclama Arthur

Il resto del volo lo passo a giocare a scacchi con Arthur, che alla nostra discesa dall'aereo ammette che non sia male come giocatrice.

Dopo aver passato molte ore in aereo la stanchezza si fa sentire, così io e gli altri ci dirigiamo in hotel. Nella hall incontriamo altri piloti, tra cui mio fratello.

"Bella, finalmente sei arrivata" mi abbraccia Sergio

"Sergio, sono riuscita ad arrivare sana e salva nonostante fossi con Charles e gli altri, incredibile vero?" rido io

"Già, comunque pensavo di andare a cena, ti va di venire con me?" propone

"Vorrei tanto poter accettare ma sono parecchio stanca, ti di vederci per colazione e poi allenarci insieme"

Ricambio io.

"Va bene, ci vediamo domani mattina, buonanotte sorellina" mi saluta dandomi un bacio sulla fronte.

Dopo alcuni minuti di attesa riceviamo le chiavi della stanza, tutti si dirigono in stanza tranne me e Charles.

"Vorrei parlare di quello che è successo in aereo, sai quello che ha detto Arthur" dice Charles

"Certo" rispondo io

"So che può sembrare troppo presto, ma ieri sera mi sono reso conto di quello che provo per te" inizia Charles

Ciò che dice Charles, mi fa riflettere su quello che provo io per lui. È da quando lo conosco che sono attratta da lui, e adesso ho l'opportunità di stare con lui.

"Anche io provo lo stesso per te" dico velocemente

"Bene, sono contento di questo, quindi se ti chiedessi di iniziare a frequentarci mi risponderesti di si?" domanda un po' incerto lui

"Si, credo sia la cosa giusta" rispondo io

E dopo aver ufficializzato il nostro rapporto ci dirigiamo in camera sua per passare una notte come la precedente.

*spazio autrice*

scusate se il capitolo è più breve del solito, ma sono stata occupata. Spero vi possa piacere comunque. 

un bacio, ci vediamo al prossimo capitolo

Tu eres miaWhere stories live. Discover now