Capitolo 6

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Dopo essere scesa dall'aereo e aver ritirato la mia valigia prendo un taxi che mi porti nel mio appartamento a Milano. Appena entrata mi dirigo in cucina, avendo dormito per tutto il volo non ho mangiato nulla ed essendo le 6 di sera ho parecchia fame. Apro il primo sportello sopra vicino al lavandino ed estraggo un pacchetto di patatine, apro il sacchetto e verso il contenuto in una ciotola per poi posizionarmi sul divano per guardare una serie su Netflix.

Alcune ore dopo ricevo un messaggio di mio fratello che mi comunica di essere appena arrivato in Svizzera e che mi aspettava a casa sua già dalla sera dopo. Adesso che ci penso non ho ancora prenotato il biglietto del treno e devo aggiungere altri vestiti alla valigia sufficienti ad almeno due settimane, dato che partirò con mio fratello per la prossima gara. In un attimo prenoto il biglietto e poi mi dirigo in camera per prendere una valigia più grande e inizio a riempirla di vestiti che bastato per molto più di due settimane, ma il mio motto è" non si sa mai" quindi perché non abbondare.

Vengo interrotta dalla vibrazione del mio cellulare il nome che leggo sul display non mi entusiasma molto, ma decido comunque di rispondere.

"Cosa vuoi Davide?"

"Voglio avere la possibilità di spiegarti che è tutto un gran malinteso"

"Sul serio? Che scusa inventi adesso? Non provare a dire che era tua madre o tua sorella, perché non ci casco"

"Infatti non era nessuna delle due. Possiamo incontrarci domani a pranzo per parlare? Ti prego"

Non avevo bisogno di pensare a una risposta, avevo già previsto uno scenario del genere

"Va bene, ma non ho la minima intenzione di darti una seconda possibilità."

"Ci vediamo domani in piazza del Duomo alle 12:30"

"Ok, ciao" dico velocemente prima di chiudere la chiamata

Probabilmente chiarire con lui non è un'idea brillante, però mi aiuterà a chiudere definitivamente con lui.

Mi faccio una doccia veloce, infilo il pigiama e mi butto sul mio morbido letto e dopo pochi minuti mi addormento.

Vengo svegliata da un raggio di sole che entra dalla mia finestra, mi stropiccio gli occhi e mi metto seduto appoggiata alla testiera del letto mentre prendo il telefono per controllare le ultime notizie. Ma appena prendo il cellulare noto che le notizie riguardano una foto che ritrae Carlos e una ragazza misteriosa, uscire insieme da un club in Arabia. I giornali non lo sanno, ma la "ragazza misteriosa" sono io. Probabilmente non impiegheranno tanto tempo a scoprire che quella ragazza è la sorella di Sergio Perez. L'unica cosa che posso fare è far finta di niente, perciò cerco di non pensarci. Finalmente trovo il coraggio di alzarmi dal letto per dirigermi verso la cucina dove inizio a preparare la colazione. Questo mio primo pasto prevede alcuni pancake fatti da me e una spremuta di arancia. Quando i pancake sono pronti, li farcisco con della nutella per poi sedermi su uno degli sgabelli e appoggio il piatto sul bancone che occupa il centro della cucina. Dopo aver lavato i piatti mi metto sul divano a leggere un po' prima di iniziare a prepararmi per andare a pranzo con Davide.

Entro nella cabina armadio per decidere cosa mettere, alla fine opto per una polo color panna a maniche corte e un paio di pantaloni blu. Dopo essermi vestita e truccata inizio a pensare a come acconciare i miei capelli castani,  ma la mia scelta ricade sul semplice arricciare le punte. Metto un paio di tacchi abbinati alla polo e una borsa blu scuro dove infilo il telefono e le chiavi di casa. Esco dal palazzo in cui abito e fermo un taxi. "In piazza duomo, grazie" dico e la vettura parte.

Arrivo al duomo in perfetto orario e dopo pochi minuti arriva anche Davide. Vederlo mi fa innervosire, però cerco di non darlo troppo a vedere.

"Ciao Bella" dice cercando di darmi un bacio sulla guancia, che però io rifiuto

Tu eres miaWhere stories live. Discover now