Capitolo 5

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"Ciao" esclamo un po' imbarazzata

"Ciao"

"Ti va di parlare?"

"Di cosa?"

"Di ieri sera, mi sembra abbastanza chiaro"

"Pensavo fosse abbastanza chiaro" dice mentre posiziona su un piatto un paio di pancake

"Non mi sembra tu abbia chiarito la molto situazione"

"Bene, adesso lo sai, quello che è successo non succederà più" dice per poi andare a sedersi ad un tavolo

Sapevo che la risposta sarebbe stata questa, però ha comunque fatto un po' male, soprattutto come lo ha detto. Ritorno al mio tavolo dove Lando mi chiede com'è andata

"Come avevo previsto" rispondo

"Mi dispiace bella"

"Non mi dispiace, lo avevo intuito che non sarebbe più successo"

"A che ora hai il volo?" mi domanda Lando per cambiare argomento

"Alle 12"

"Alla prossima gara ci sarai?"

"Ovvio, grazie a Sergio riesco sempre ad avere qualche biglietto"

"Allora ti auguro buon viaggio, io e Charles abbiamo pensato di fare un giro per la città prima del volo delle 15"

"Vi auguro buon divertimento e salutami Charles. Adesso torno in stanza e finisco di mettere a posto le mie cose" saluto con un abbraccio l'inglese per poi andare in camera.

Arrivata in camera mi infilo una tuta color beige e lego i capelli in uno chignon un po' disordinato. "Cosi durante il volo sarò comoda" dico tra me e me. Dopo aver lavato i denti ed essermi truccata ripongo tutto nel mio inseparabile beauty da viaggio. Chiudo a malapena la valigia e poi mi dirigo in bagno per controllare di non aver dimenticato niente. Una volta essermi accertata di aver tutto nella valigia esco dalla stanza e scendo nella hall.

Esattamente come due giorni prima nella hall incontro mio fratello e sua moglie Carola. Come sempre Carola è elegantissima, indossa un pantalone bianco a gamba dritta con una cintura nera in vita mentre sopra una camicia azzurra. Mio fratello invece è tutto tranne che elegante, infatti addosso ha una t-shirt e un paio di jeans.

"Ciao Bella-mi saluta Carola- non dirmi che parti tra poco"

"Purtroppo ho il volo alle 12 quindi si, parto tra poco"

"Che peccato, mi sarebbe piaciuto passare più tempo insieme" dice un po' rammaricata per poi aggiungere "Però promettimi che passerai a trovarci in Svizzera, i tuoi nipoti non vedono l'ora di poter giocare con te"

"Promesso, mancano tanto anche a me" rispondo sorridendo

"Dato che parti tra un paio di ore, vorremmo che pranzassi con noi per poter passare un po' di tempo insieme" mi propone Sergio

"Se la metti così, non posso fare altro che accettare, faccio il check out e vi raggiungo"

"Va bene, ci vediamo tra dieci minuti nel ristorante dall'altra parte della strada" mi saluta la coppia mentre mi dirigo alla reception.

Lì mi accoglie una donna sulla quarantina, molto elegante con i capelli castani legati in uno chignon basso.

"Buongiorno, sono qui per fare il check out" dico dandole la chiave di quella che per due giorni è stata la mia camera

"Buongiorno, spero si sia trovata bene nel nostro hotel" mi chiede mentre scrive qualcosa al computer.

"Si, la camera era davvero perfetta e il letto molto comodo"

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