Dimmelo ¦¦ Raimondo

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⚠️ Racconto pesantuccio sulla gelosia ⚠️

L'acqua,

l'acqua calda, mi scende addosso, su tutto il corpo.

Come vorrei, che, scivolando, portasse via con sé, anche questi pensieri disturbanti.

Non sento niente, solo il suo rumore.

Ed è...rilassante.

Non so quanto tempo sia passato, forse dovrei uscire.

Esco, avvolgo il mio corpo in un'asciugamano e vado nella nostra camera da letto.

Tu, sei lì, sul letto, col pc.
alzi lo sguardo e mi sorridi.

Giri il computer verso di me, indicandomi una foto che vedo sfocata a causa della lontananza. 
Mi appoggio sulla guarnizione della porta, e ti osservo.

Hai iniziato a gesticolare, come il tuo solito.

Parli, parli, ma io non riesco a sentirti. intorno a me, è tutto confuso, ovattato.

Oh, forse hai appena detto una delle tue cretinate, perché hai iniziato a ridere buttando la testa all'indietro.

Posso gli occhi sul comodino, è vedo i biglietti del treno di domani.

Li riporto su di te, e vedo che hai la solita espressione di quando mi fai una polemica.

Seguo il tuo dito, che indica il mio petto, arrossato dalla temperatura dell'acqua.

Mi domandi qualcosa, forse.

Poi, torni a smanettare sul portatile e  lo chiudi, mettendolo via.

Mi avvicino a te, tocco la tua pelle e tu mi salti addosso baciandomi.

Iniziamo a spogliarci, di quelle due cose in croce, che coprivano la nostra pelle.

Mi mordi le labbra, e io iniziò a possederti.

Dimmelo,

Dimmelo che sei Mia.

Dimmelo, mentre stai sotto di me.

Dimmelo, anche se non lo sentirò.

Scusami.

Probabilmente, ti ho fatto male.

Noto una smorfia di dolore sul tuo viso e sento le tue unghie nella mia pelle.

Ma, dopo, torni normale.

Riesco a leggere un "Ti amo" tra le tue labbra rosse.

Nessuno, potrà mai averti in questo modo. Dimmelo. Giuramelo.

Avvolgono una mano tra i tuoi capelli neri, e li tiro.

Tu socchiudi gli occhi e apri la bocca.

Colgo l'occasione per baciarti.

Ti mordo sulla clavicola sinistra, e tu, ti stringi a me.

Lo sai, che non ti farei del male.

Ma sai, anche che, devi rimanere solamente mia.

O almeno

Spero che tu lo sappia.

L'indomani arriviamo a destinazione, scendiamo dal treno e tu inizi a far volteggiare in aria quel vestitino rosso.

Mi sorridi, sei contenta.

Ma perché sei contenta? perché rivedrai il tuo ex, o forse, perché potrai stare col tuo migliore amico, ignorandomi?

È il primo giorno di un nuovo anno.
gli anni non contano, passano come se fossero giorni.

E tu, dovrai rimanere con me, per secoli.
O meglio, finché vivremo.
promettimelo.

Torni indietro, e mi prendi per mano, dopo inizi a correre.

Arriviamo a casa del festeggiato, e già si stanno divertendo tutti quanti.

C'è chi mangia, c'è chi beve...neanche il tempo di arrivare.

Non mancano quelle persone che fanno giochi stupidi.

Qualcuno si avvicina a noi, ci passa due bicchieri di vetro, ma non la vedo, non vedo il suo volto.

Non vedo il volto di nessuno, ma, non è un problema di vista dato che ho le lenti a contatto. 

Ah, lui... lui sì, che lo vedo.

Come potrei non distinguere Salvatore?! il modo in cui parla, come ride, come ti guarda.

Non dargli retta, vai via.
Lui ti ha già avuta per tantissimo tempo. Ora tocca a me, solo a me.

Stringo il bicchiere tra le mani, ed esso si rompe.

Tutto intorno a me, inizia a rallentare, ricomincio a sentire le voci...e a rivedere i volti.

Tu mi prendi la mano, inizi a togliermi le schegge di vetro, ma arriva qualcun'altro.

è Erica, ha una fascia e del disinfettante. 
Erica mi prende la mano e il padrone di casa, si avvicina, tu ti metti una mano sul petto e con volto dispiaciuto gli chiedi scusa.

Ti ho sentita. sono riuscito a risentire la tua voce.

Lui ti appoggia una mano sulla spalla e ti dice "non è successo niente, tranquilla. l'importante è che Raimondo non si sia fatto niente di grave"

Cosa fai, Andrea? perché la guardi, perché la tocchi, perché... le sorridi? torna a festeggiare il tuo compleanno con gli altri.

"hhey, hey! che è successo?" - "t...tutto bene?"

Davanti a me, si palesano i volti preoccupati di Enrico ed Elisabetta.

<< tutto bene, tranquilli. non è successo niente >>

Sorrido ad entrambi
poi mi volto verso Erica, e la ringrazio. lei gonfia le guance, mette una mano sul fianco e col dito a mezz'aria mi dice che devo stare più attento.

Abbasso gli occhi sulle mie oxford nere, sono zuppe di vino. 
beh...almeno, non è sangue.

Poggia una mano sulla mia guancia e mi guardi dubbiosa.

Perché, Lucia? perché non scappi via da me? lo sai che potrei distruggerti come ho fatto con quel bicchiere.
Come ho fatto con Enrico.

Eppure sembra che non te ne importi.

<< amore mio, andiamo sul balcone un'attimo >>

Mi dici in modo dolce, poggi il bicchiere sul tavolo lì vicino.
Mi prendi a braccetto e ti appoggi a me.

<< Raimo, sta succedendo di nuovo, vero? >>

Mi domandi, non appena siamo lontani dagli altri.
Non serve che io ti chieda "cosa", sappiamo entrambi di cosa parli.
"ti mostrerò le mie ombre, se tu mi mostrerai le tue." mi dicessi, una volta.

<< sì. >>

Ti rispondo, tu ti avvicini a me, ma, non dovresti farlo.

Provi a toccarmi, ma io ti fermo, stringendoti forte i polsi.

<< entra nel mio cuore, fammi a pezzi >>

Mi dici, con uno sguardo sicuro, di chi sa che, molto probabilmente, mi fermerei prima di arrivare tanto.

Vedo una scintilla nei tuoi occhi.
Non stai messa meglio di me.
La gelosia ti divora l'anima.

Ti spingi in avanti per baciarmi, ma, io girò la testa da un'altra parte.

Non ti arrendi, e mi baci appena sotto la bocca, di lato.

<< Lo sai che sono tua. solo tua. >>

Ti lascio i polsi e tu mi abbracci.

<< non ho mai amato nessuno, nello stesso modo in cui amo te, Raimondo. e mai lo farò >>

un'aria gelida, ci colpisce in pieno.

Tessendo Il Giorno ¦¦ Raccolta di OsWhere stories live. Discover now