Bisogna solo aspettare...vero?

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A-alpha–

Avrei potuto fermarlo..
Mi sarei dovuto immediatamente staccare da quel corpo...
Ma non lo feci.
Quel richiamo.. quei occhi ricchi di bisogno.. e quelle labbra bagnate mi chiamavano in un singolo nome.
Sapevo che non fosse in sé, sapevo che non lo avrebbe mai fatto in un momento del genere.. ma in quel istante..in quel fottuto momento mi ero perso.. in quei movimenti lenti e decisi del suo bacino premuto contro il mio..
Nel mugugno di disperazione che uscì, appena fermai con fatica i fianchi con le mani.

Sentivo il mio odore su di lui...la menta e il caramello mischiarsi l'uno all'altro, e ciò mi faceva eccitare...e cazzo se lo avrei deflorato all'istante.
Avrei fottuto quel corpo...in quel momento, avrei mangiato ogni pezzo di quella carne tenera, fino all'interno coscia. Senza nemmeno fottermi degli occhi di tutti puntati su di noi.
L'avrei marchiato con il mio morso, avrei fatto Mio quel coniglio impertinente.. così che nessuno si possa avvicinare perché di mia proprietà.

Ma non era il caso.. ne io e ne lui eravamo lucidi soprattutto il broccolo sotto di me..sarebbe stato abuso e non volevo, non volevo che un abuso fosse la mia prima esperienza sessuale.
E poi non ero nemmeno certo di piacerli.

Con forza misi da parte L'Alpha e il lupo, che ringhiavano bisognosi di deflorare quel piccolo Omega all'istante, in un angolo remoto nella mia mente.

Riuscì a mantenere la calma, e gli obbligai con voce penetrante di fermarsi..e mi stupi di quanto veloce avesse riaccuisito il poco di controllo perso.
Si staccò quasi con violenza da sotto le mie braccia mentre io mi alzavo.

Ero sudato... accaldato..e con i muscoli tesi e doloranti per il forte l'autocontrollo che stava trattenendo gli stimoli biologici.
Stavo ringhiando..stavo perdendo ogni piccola briciola della mia mente nel vedere quel coniglio andarsene di corsa da me.
Riuscì a muovere i piedi... strusciandoli sulla polvere creata dalle crepe del ring..li sentivo pesanti troppo pesanti per correre verso di lui.. potevo solo immaginare in che stato pietoso ero.

Stritolai i pugni facendo diventare le nocche bianche, avevo iniziato a camminare verso i gradini che mi permettevano l'uscita dal ring.. così da raggiungere il nerd all'istante.
Ma il cemento fu lavorato davanti a me in un muro alto 4/5 metri che mi oscurava tutto.
Un tocco sulla spalla mi fece abbassare la rabbia che avevo, e quasi completamente riportare alla realtà.
–Torniamo nei dormitori, Bakubro–.

Non parlai..
Non ne avevo la forza... ed annuì solo.
Scesi dalla parte opposta del ring, precisamente dove tutte le comparse erano ferme in sguardi confusi e scioccati, toccai i fili d'erba e con fatica passai in mezzo affiancato dal rosso che aveva preso a cingermi la spalla.
Molto probabilmente ad ogni mio barcollare.

Izuku Midorya

–Professore, H-ho preso i soppressori..e i bloccanti prima dell'allenamento.
Non ero in calore..i-io...l'odore di Kaccchan...–

Mi ero ripreso, ero fuori pericolo grazie ai medicinali assunti sul ring, ed ora mi trovavo nell'ufficio insegnanti con davanti a me il prof Aizawa e Cementoss.
–Midorya, come insegnante, Aizawa, normalmente dovrebbe immediatamente sospendere sia te che Katsuki.
Ma dato che tu affermi di aver soppresso tale calore con norme mediche accette nella nostra scuola e che quest'ultimo sia stato innescato.
Allora non so proprio come posso aiutarti io.–
Spiegò Cementoss, scambiando un occhiata ad Aizawa, posizionato sul muro con le braccia incrociate e la testa china.

–Anche se fosse solo Midorya...Bakugo non si è nemmeno degnaro di staccarsi e ti ha toccato dove le norme scolastiche lo vietano– disse puntando gli occhi sonnacchiosi sui miei fianchi.
–N-non accadrà più...–

Mi inchinai come una scheggia davanti ai professori cercandi di coprire il lieve rossore che avevo sviluppato sugli zigomi.
–Lo so. Ma dovrò comunque sospenderti dalle attività scolastiche, almeno fino alla fine di questo periodo.–
Rimasi qualche secondo impalato prima di annuire sottomesso a gli ordini autorevoli del professore davanti a me.

Bakugo Katsuki

Avevo distrutto tutto.
La mia camera sembrava oramai un campo da battaglia.
Piena di graffi sui mobili...cuscini strappafi e coperte lacerate lanciate per chi sa dove.
E per terra un misto fra:
fogli, penne, libri e fazzoletti bagnati.
Mentre per l'ennesima volta mi lasciavo andare nell'intento di trovare il culmine del piacere. Mi ero toccato forse troppe volte da quando ero tornaro, avevo perso la lucidità dinuovo e dinuovo ancora.
E lo si poteva affermare dagli ululati che emettevo ad ogni mossa netta della mia mano.
Mi stavo toccando per colpa sua...
Mi staco masturbando per quel fottuto odore perfettamente connesso con il mio.
E cazzo se mi piaceva. Mi stava fottendo la testa e avrei continuato ancora e ancora..ma un contegno me lo dovevo concedere.

Tentai un sospiro pesante rallentando così il battito cardiaco accelerato, rimisi a fuoco poco dopo essermi accorto di esser venuto una quinta volta, imprecai rumorosamente andando nel bagno in camera che possedevo.
Mi chiusi all'interno accendendo l'acqua calda nella vasca così da fare un bagno rigenerate.
Finì dopo 20 minuti circa, ma il suo odore non sembrava lasciarmi andare, lo percepivo ancora... Lo percepivo nella mia pelle sebbene ora in quantità minori...ma c'era.
Sbattei il pugno sul mobile coprendo il rumore della porta che cigolava avvisandomi dell'entrata di qualcuno.
Mi voltai e notai Capelli di merda e il Pikachu affacciati sullo stipide.. incerti sul poter entrare.

Il Pikachu annusò l'aria mostrandomi una faccia disgustata e impaurita non appena si rese conto della mia figura curva sul mobile in legno, ero messo male.
–Amico, puoi aprire la finestra? Qui dentro non si respira!– mi chiese il rosso non proprio per lui ma per il suo squalido omega, succube dei miei ormoni, che molto probabilmente richiamavano rabbia e stress a livelli disumani.
In silenzio seguì quella richiesta spalancando la finestra lasciando uscire dalla stanza la maggior parte del mio odore.

–Cosa cazzo volete?–
Dissi non trattenendo un ringhio basso.
–Volevamo sapere come stavi, sai, ti sei chiuso qui per ben due ore..da quando.....beh hai capito!– disse il Pikachu nascosto dietro il lupo rosso che mi guardava come se stesse guardando un cadavere.
–Sto bene..–
Mi lasciai trasportare sul letto sedendomi sopra reggendo il mento con entrambe le mani.
Capelli di merda fece i primi passi per entrare seguito dal biondo gatto, che a falcate lo raggiunse chiedendo la porta alle sue spalle.

–Bakubro senti per quello che è successo-...–
–Hai ragione, cazzo! Quell'odore mi sta dando alla testa!..quel corpo... quei occhi mi attraggono! Quel fottuto Deku di merda!–

Sbottò senza preavviso il biondo lupo finendo per stritolare la base dei ciuffi biondi per il nervoso.
Kirishima vedendo la scena si avvicinò all'amico tentando di calmare la sua crisi di nervi, dovuta all'auto controllo che in quel istante Katsuki stava usando contro le sue biologie.
–Hey-hey, guardami!– gli ordino prendendogli il volto fra le mani costringendo quei rubini sgranati a guardarlo.
–Rilassati è normale che ora dentro di te ci sia una lotta interna, sei stato in contatto con un Omega in preriscaldamento..e ti ha chiamato pure Alpha, una cosa da niente.–

–Ma ora devi starci lontano–
Confesso Denki, attirando l'attenzione dell'Alpha interno di Katsuki che fece vibrare le corde vocali fino a farne uscire un profondo ringhio direzionato verso Denki.
–Bakubro, siamo qui per dirti di star lontano dalla camera di Midorya. Stessa cosa verrà detta anche al broccolo, voi due non vi dovete vedere o nemmeno sentire durante il calore dell'Omega

Confesso il rosso lasciando l'amico quasi completamente impietrito sul posto.
–Si tratta di una singola settimana.
Farà male perché ora dentro di te si è stagnato il pensiero di possedere quel Omega ma vi è vietato passare il calore insieme visto che non siete ne compagni e nemmeno vi frequentate.–

Continuò in un sospiro di sollievo quando finalmente Katsuki si tranquillizzò annuendo ritmicamente.
–Quindi...dopo questa settimana potrò corteggiare quel coniglio?–
I due amici annuirono con in volto un sorriso a 32 denti.
–Aspetterò e sé questo comprenderà chiudermi a chiave in stanza lo farò.–

Kiss me again my WOLF //Bakudeku//Where stories live. Discover now