paura di me?

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-Ah?.-
Kacchan avanzava lentamente, il suo sguardo intenso incrociò il mio e quello di Kirishima. Le tensioni nell'aria erano palpabili, pronte a esplodere come la dinamite che lui così bene controllava.
-Bakubro, è meglio che esci, ora-
Lo avverti Kiri, in allerta nei miei confronti.
Il mio odore c'era ancora...non forte come prima, ma comunque percettibile.

Kacchan, come ipnotizzato, spostò il suo sguardo su di me. Io ero premuto come un bambino, sulla schiena di Kiri. Nel vano intento di nascondermi dai quei sibili e ringhi profondi.

-Che diamine stavi facendo?!- Gli fu urlato ad un certo punto, rompendo il silenzio. Poi un ringhiò e un ruggito. Kiri si tirò all'indietro comprimendo il mio corpo fra lui e il muro del bagno.

Il grido di Kacchan squarciò il silenzio, seguito da un ringhiare e un ruggito. Kirishima, protettivo, mi tirò all'indietro, schiacciando mi contro il muro del bagno mentre il confronto tra i due divampava.

-Datti una calmata! Non stavo facendo un bel niente. Ora è meglio che esci, l'odore di Midoriya è ancora-...- -Cazzo! Lo sento!- Gli rispose a tono Kacchan avanzando verso di lui con i pugni serrati e i canini in bella vista. Ed io non seppi cosa fare, la paura mi aveva scosso l'intero corpo...e il cuore ormai era un tamburo. Strinsi con forza le spalle di Kirishima, non staccando gli occhi dal rosso di quello sguardo furioso.

-Lascia Deku.- Da 3 metri ora erano solo pochi centimetri di distanza fra il biondo e Kiri. Ed io persi il fiato, l'odore di caramello uscì arrivando ad avvolgere il mio, già presente nell'aria. -Prima ci calmiamo, amico.- Le mani di Kiri andarono avanti in segno di attesa, ma Kacchan continuò a ringhiare contro fino a prenderlo e spostarlo con forza a lato. Si creò un semplice suono sordo e Kiri andò a sbattere contro il lavandino, piegandosi su di esso per il colpo subito.

Tornai quasi subito davanti a me. Ero terrorizzato, tanto da tremare come una foglia sotto quello sguardo tremendamente penetrante. Forse arrossii, o forse no... Ma sapevo solo di star per crollare un'ennesima volta. Il caramello mi avvolse con sé, stritolandomi il setto nasale lasciando la mia vista fioca e sconnessa. Mi guardai attorno cercando una via di fuga.

Mi spostai alla mia destra, ma la mano sbatté poco sopra il mio mento, bloccando con il braccio il mio passaggio e stessa cosa dalla parte opposta. Respirai a scacchi. -Dove credi di andare? Sei ancora in calore...- mi fu bisbigliato, mi contrassi contro il muro stringendo le labbra. -Io...-
Sentii i suoi artigli freddi sul mio mento e poi poco sopra lo zigomo, in una soffice carezza che spingeva all'indietro alcuni dei miei verdi riccioli. Guardai il suo volto, tremendamente vicino. Potevo solo immaginare come ero ridotto...sentivo solo caldo, e un dolore lancinante al basso ventre che contorceva tutto il mio addome.

Ma non staccai lo sguardo da quel piccolo taglietto sullo zigomo marcato...e da quell'iride quasi completamente dilatata, che mi osservava come nell'attendere qualcosa da me. -Guardami. Guardami, Deku.-

-C-cosa aspetti da me?- balbettai, la voce spezzettata dalla tensione. Cercai di nascondere la mia intimorita vulnerabilità, ma il suo sguardo penetrante sembrava saper leggere ogni mia esitazione.

Kacchan si avvicinò ancora di più, i nostri respiri creavano un intreccio avvolgente. -Voglio che tu veda chi sono veramente, c-cazzo...- il suo respiro era bollente e formato esclusivamente da sospiri profondi che spezzettavano le sue varie imprecazioni

Il dolore al ventre era ormai solo un sottotono, un eco di quella connessione intensa. Mentre cercavo di mantenere il controllo, la mia mano si mosse istintivamente verso la tasca e afferrò lo spray al peperoncino. La paura si dipinse nei miei occhi, e con un gesto rapido, minacciai di puntarlo verso gli occhi di Kacchan, cercando un rifugio improvvisato dalla sua presenza intensa.

Kiss me again my WOLF //Bakudeku//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora