Cerca solo di stare calmo.

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Erano passati ben cinque giorni da quando il calore di Izuku si era fatto vivo; in classe non si parlava d'altro.
Katsuki era rimasto nella sua stanza uscendo occasionalmente solo per mangiare o per andare ad allenarsi la mattina presto o il pomeriggio sul tardi..
Ma la sua idea non era cambiata.
Voleva quell'omega a tutti i casti...e sapeva..anzi ne era più che certo che quel coniglietto gli sarebbe caduto ai piedi con le buone o con le cattive maniere. Però, comunque non poté nascondere che in quel lungo periodo di attesa la sua pazienza era oramai al limite dell'assurdo.
Izuku, in fin dei conti, con l'aiuto di soppressori vari, si era ripreso riuscendo a girare per il corridoio dei dormitori durante la mattina e il pomeriggi; orari che lui ormai conosceva a memoria, e dove sapeva di trovare i propri amici.
Infatti ora era seduto nel soggiorno a gustarsi, con sguardo famelico, un dolce al caramello.
–Deku-chun, possiamo parlare?– fu Uraraka ad avviarsi verso il verde coniglio che con sguardo interrogativo guardò l'amica posarsi sul divanetto e attorcigliare la coda da scogliattolo in modo da stare più comoda.
–Certo Uraraka-chan–
Sorrise il verdino finendo di divorare quel dolce così appetibile al gusto.
–Cosa volevi dirmi?–
Chiese Izuku afferrando un altro dolcetto al caramello dalla confezione aperta, appena comprata.
–Riguarda la questione Katsuki. Senti Deku-chun..lo so perfettamente che non credi al semplice fatto che tutto questo sia più..beh ecco...del calore, ma potresti considerare di poter frequentare quel lupo inrascibile.–

Izuku si fermo per 5 secondi; tempo che gli diede l'opportunità di riprendere fiato, con un sospiro snervato lasciò un leggero rossore sugli zigomi mentre piccole fusa gli crescevano in gola.
–Non ti chiedo certamente di farlo ora...Katsuki chiede molto di te a Kirishima, chiede se stai bene, se il calore è finito e se prima o poi potrà parlarti.

Izuku senti un dolore alla bocca dello stomaco e un profondo tumulto assalirlo lungo la schiena dritta e semi tonica.
I suoi occhi avevano preso a guardare il vuoto, nella speranza che il tempo lo aiutasse.
–Parlarmi?..cosa gli dirò?...come farò a guardare i suoi occhi dopo quello che è successo.–
–sssh...senti, Bakugo, da quello che dice Kiri; è intenzionato a corteggiarti.
Da prima del tuo calore aveva percepito un cambiamento strano nel tuo odore e ciò l'aveva mandato in una eccitazione pari al solco da Alpha.
Deku-chun fra di voi c'è un legame simile ai Mate. E non lo dico solo io ma tutta la classe.–

Mate...
Izuku si chiuse in sé impotente di pronunciare qualsiasi parola che contromettesse la teoria della bruna, Kacchan gli piaceva davvero..
Ma il sol pensiero di averlo dinuovo davanti a se gli incude timore.
Se volesse solo possedere l'Omega?...
Infondo aveva sentito il proprio odore durante il calore...
Cosa gli avrebbe detto qual'ora si sarebbe presentato dopo tutto ciò?.
La mano della bruna si strinse fra le sue dita mentre l'altra mano del verde andò a grattare dal nervoso il collo coperto da un spesso strato nero che caratterizzava il collare in ferro.
–Dagli una piccola possibilità...e se non tela senti, sarò pronta a sostenere la tua scelta.–

*****

Passarono ben 3 giorni dalla chiacchierata fra Izuku e Uraraka e, finalmente Katsuki poté tornare a vagare per il dormitorio senza alcun timore di incrociare quella folta capigliatura verde che ormai era solito ignorare.
Il via glielo diede Kirishima, che entrando nella stanza lo guardò con occhi decisi annuendo con un sorriso meraviglioso in volto.
Katsuki uscì così dalla sua stanza e la sua prima direzione fu istintivamente quella verso la cucina solito posto dove il broccolo si fermava per mangiare schifezze varie.
«Farà un macello, vero?»
Sussurrò Mina Ashido, appoggiata sul rosso che sospiro profondamente.
«È Bakugo, vedremo.»

Lo trovò lì, chino in avanti a gustarsi un enorme dolce al caramello e cioccolato sotto gli occhi sonnacchiosi del fulminato e dell'uomo robot.
L'odore di Katsuki si stagnò dalle scale finendo come un ondata nelle narici di Izuku, il quale, non appena percepì il forte caramello si voltò arrossendo vivacemente verso il biondo Alpha.

Katsuki lo guardò con un espressione empatica in volto superandolo andando nella dispensa preparando la colazione per quella mattina del weekend.
L'elettrico non aspettò un istante sbottando con qualche risatina per irritare il lupo anche quel giorno.
–Sei finalmente sceso dal cielo, Kacchan?– chiese il Pikachu scatenando un ringhio gutulare dall'Alpha dalle iridi cremisi.
– Che c'è? Anche oggi di cattivo umore?–
Continuò criticando quei occhi intrisi di furia beccandosi tutta via una forte esplosione in pieno petto, che lo fece cadere all'indietro dalla sedia.
Izuku, rimasto appoggiato al tavolo non poté che impaurirsi di quel colpo inaspettato, abbassando le orecchie sentendo all'improvviso preso dalle spalle e costretto a toccare perfettamente lo schienale della sedia.

Katsuki si abbassò da dietro di lui quel poco che bastava per arrivare al di sopra della sua tempia.
–Ti aspetto fuori di qui, alle 16 impunto.
Non farmi innervosire, Merdeku, o finirai steso per terra in completo stato di shock.
Sono stato chiaro? –
Dalla rampa delle scale, Kirishima, aveva ormai sentito tutto quello che il biondo aveva pronunciato apertamente.
E si tirò uno schiaffo mentale sentendo anche la minaccia da parte della furia bionda.

Izuku deglutì a vuoto annuendo ritmicamente sentendo finalmente quegli artigli allontanarsi e quel forte odore dominante lasciare libere le sue vie respiratorie.
Katsuki mise le mani nelle tasche andando immediatamente sulle scale, ormai senza alcuna voglia di mangiare, scontrò il rosso con la spalla e quest'ultimo lo fermo con la mano.
–Cerca di essere più comprensivo, così lo metti in soggezione.–
Gli consiglio da amico, ricevendo un semplice sbuffo e poi un secco "Tck!".

–Fai il bravo Alpha!–
Dopo quella frase incoraggiante Katsuki tornò al piano di sopra, con l'intento di farsi una doccia bollente per calmare i nervi saldi che quel fulminanto gli aveva fatto saltare in aria.
Afferrò un asciugamano bianco iniziando con calma a togliersi i vestiti, si trovava in un bagno in comune, quindi non si preoccupò della porta che si aprì.
Rimase completamente nudo, gettò i vestiti per terra, percependo un odore forte di lampone e vaniglia e ringhiò nel connetterlo alla fastidiosa faccia del bicolore.
Si sistemò il tessuto bianco sulla vita sedendosi su una nelle tante panche in legno attaccati alle docce.

Todoroki si sedette nella doccia a fianco; anche lui con solo l'asciugamano che gli copriva le parti intime e il torace all'aria.
I due Alpha si scambiarono uno sguardo di circospezione, attivando entrambi il getto d'acqua, con l'unica differenza che Bakugo teneva l'acqua ad una temperatura molto Alta a differenza dell'orso il quale arrivò l'acqua più fredda che c'era.
Passarono forse una decina di minuti, frai veri sospiri di entrambi e il suono inconfondibile dell'acqua che scorreva sui corpi nudi e sulle chiome bagnate.
I due finirono altri minuti dopo finendo per asciugarsi i ciuffi bagnanti con dei panni asciutti.
E solo in quel momento che finalmente Todoroki raggiunse la parola con il biondo testardo.

–Ho sentito che intendi corteggiare Midorya, Bakugo–
L'Alpha ruggi, strofinando la chioma spinosa lasciando che tornasse alla sua forma incomprensibile.
–Ah? Perché? Ti interessa bandiera canadese?– il bicolore ignorò quell'insuto con un sospiro esaurito.

–Solo...trattalo come, Midorya, si merita di essere trattato–
– Tck! Lo dici solo perché al primo anno, non ti ha dato il suo culo!–
–Perchè a te?–

Katsuki ringhiò fulminando quell'essere disgustoso che aveva preso a guardarlo con aria superiore.
–Comunquesia, ti chiedo solo di non perdere l'occasione di avere un ragazzo come, Midorya.–
–Chi cazzo sta dicendo che voglio "perdere" quel nerd!–

–Il tuo essere Bakugo Katsuki..–

Kiss me again my WOLF //Bakudeku//Where stories live. Discover now