Capitolo 5

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Pierre osservò il fratello maggiore piegando leggermente la testa di lato per poi osservare in direzione di Rexha sperando che la gemella avesse notato qualcosa come lui ma la bionda stava tranquillamente leggendo il suo libro e non sembrava essere minimamente confusa dal comportamento di Jedd.

Pierre sbuffò alzandosi dal divano sul quale si stava riposando insieme alla sorella e raggiunse Jedd alla scrivania.

-che hai?- gli chiese usando un tono di voce basso per non farsi sentire da Rexha. Jedd alzò lo sguardo azzurro su di lui confuso mettendo da parte la lettera alla quale stava rispondendo al posto del padre visto che Erdote aveva detto che ormai aveva quindici anni e doveva imparare a comportarsi come un vero principe.

"cosa dovrei avere?" chiese Jedd al fratello non capendolo minimamente e Pierre si sedette sulla scrivania per cercare in qualche modo di non sentirsi troppo basso. Jedd si accorse della cosa e sorrise leggermente al fratellino per quel gesto.

-non ridere- sbuffò Pierre -è più alta di tutti e due e tu sei pure il maggiore- gli fece notare ancora Pierre indicando verso la gemella che era davvero diventata più alta di entrambi anche se rispetto a Jedd lo era solo di una decina di centimetri.

"le ragazze crescono in altezza prima dei ragazzi" fu il semplice commento di Jedd.

-non so come fai- sbuffò ancora Pierre -comunque sei strano da un po' fratellone-

"in che senso strano?"

-non lo so...sei diverso, la sera sembra come se devi correre da qualche parte mentre prima restavi tanto a chiacchierare con noi-

"sto crescendo e ho lavoro da fare. Papà mi ha detto di iniziare a fare il principe" e il ragazzo indicò poi anche la lettera che aveva sulla scrivania. In realtà tutta quella questione la stava usando principalmente come scusa perché non aveva nessuna intenzione di dire al fratellino di aver trovato qualcuno che lo sta aiutando con i dolci. Non che non si fidasse di lui ma era certo che lo avrebbe usato per ricattarlo.

-non può essere solo quello! Sei davvero sicuro?- e Jedd annuì facendo capire all'altro che quell'argomento era ufficialmente chiuso.

-ehi- urlò Rexha accorgendosi solo in quel momento che quelli che erano i suoi fratelli stavano parlottando tra loro -perché mi avete esclusa ingrati che non siete altro- continuò alzandosi di fretta e furia incurante che in quel modo il vestito che indossava si fosse alzato, anche perché quelli che aveva difronte erano i suoi fratelli, e li raggiunse incrociando le braccia al petto -di cosa stavate parlando?- continuò la ragazzina di tredici anni intenzionata a non muoversi dalla sua posizione fino a quando non avesse ricevuto una risposta.

-eri nel tuo mondo- le disse Pierre alzando gli occhi castani al cielo mentre Jedd sorrideva.

-non è una buona ragione per escludermi visto che sono vostra sorella!-

-che dovevo fare darti un pungo sulla spalla per avvisarti della cosa?-

-parlare no Pierre?- Pierre le fece la linguaccia mentre Jedd alzava gli occhi al cielo sistemando anche il vestito di Rexha visto che da dietro era rimasto alzato e anche se c'erano solo loro in quel momento in quell'area a loro riservata un qualunque servitore poteva entrare in qualsiasi momento per qualunque motivo. -sei un bambino-

-hai la mia stessa età- le fece notare il gemello.

"basta litigare" cercò di bloccarli Jedd e per sua fortuna almeno i gemelli erano abituati ad osservarlo anche mentre parlavano con altra gente altrimenti non si sarebbero mai e poi mai accorti di lui che parlava con loro.

-non stiamo litigando Jedd- susurrò Rexha alzando gli occhi castani al cielo per poi continuare ad osservare entrambi con insistenza -di cosa stavate parlando realmente?-

"Pierre era preoccupato per me tutto qui" cercò di concludere il più velocemente possibile quel discorso Jedd.

-e per cosa?-

-il coglione pretende di spiegare il fatto che è distratto ultimamente e anche il fatto che vada via prima perché ha più responsabilità-

-e tu non lo credi vero- comprese invece Rexha osservando a sua volta il fratello maggiore anche perché ora che glielo faceva presente il gemello anche lei si era accorta che Jedd sembrava sempre avere fretta di andare via il più velocemente possibile dopo cena.

-perché non lo è- confermò Pierre per poi fare la linguaccia in direzione di Jedd che aveva iniziato a protestare per quelle parole -non fare così lo sappiamo bene che c'è altro che non vuoi dirci anche perché hai...- ma Pierre si bloccò di colpo avendo perfettamente sentito la porta della saletta nella quale si trovavano aprirsi e non aveva nessuna intenzione di rendere anche i servitori partecipi di quelle conversazioni.

-oh Damien- disse Rexha che con Jedd aveva guardato in direzione della porta e avevano visto entrare l'uomo.

-scusate il disturbo miei principi- disse invece l'uomo con Pierre che sbuffò per quell'interruzione certo che poi non sarebbe mai e poi mai riuscito far svuotare il sacco a Jedd.

-cosa succede?- chiese ancora Rexha visto che Jedd in quel momento sembrava non voler minimamente interagire con Damine.

-avevate richiesto un vostro servitore personale e...-

-ne ho abbastanza di cameriere- lo interruppe Rexha -anzi ne vorrei di meno-

-non stavo parlando delle vostre cameriere personali principessa ma di un servitore che possa stare sempre con voi e quindi rispondere immediatamente ai vostri bisogni.

-quello non lo avevamo richiesto ne noi e nemmeno nostro padre Damien- fece notare Pierre -ma uno di quei citrulli del consiglio- e nemmeno il tempo di finire quella frase che il biondo si trovò con uno scappellotto dietro la nuca -maledizione Jedd mi hai fatto male.

"Grazie Damien" disse poi il principe in direzione dell'uomo cercando di ignorare i gemelli. Anche lui preferiva non avere qualcuno che lo sorvegliasse ventiquattro ore su ventiquattro, perché quello era chiaramente un pretesto per tenerli sotto controllo, ma non potevano di certo lamentarsi e per di più non con la porta aperta.

-entra- disse Damien alle sue spalle e gli occhi dei tre principi si fissarono in direzione della porta dalla quale entrò quello che era un ragazzo moro poco più grande di Jedd e che Jedd stesso ci mise poco a riconoscere. 

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