Capitolo 25

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-sei un buon a nulla- stava dicendo a bassissima voce Tobias mentre con il figlio stavano camminando per le stradine di Yentari. Per Rhys era davvero strano essere tornato li dopo più di un anno e ogni volta che alzava lo sguardo per osservare verso il castello sentimenti contrastanti si impadronivano di lui: non vedeva l'ora di rivedere Jedd ma allo stesso tempo aveva paura della sua reazione a vederlo insieme a Tobias.

-per cosa?- riuscì a domandare dopo un po' Rhys.

-non sei riuscito a mettere incinta quella ragazza eppure credevo ci saresti riuscito. Dovevamo avere un modo per continuare a controllarli-

-papà io non sono così. Tu...tu hai fatto così con la mamma non è vero?- non riuscì a non chiedere Rhys anche se vedendo il comportamento del padre aveva già capito da mesi la risposta a quella domanda.

-certo che si! Me ne sono trovato una libera. L'amore non esiste Rhys e quella donna che mi sono sposato era buona solo a letto-

-papà!- sbottò Rhys guardando furente l'uomo -la mamma ti amava e anche tanto. Non sapeva chi eri veramente ma ti ha sempre amato così tanto da spostarsi a vivere in un posto che non era per lei solo per starti accanto mentre eri in prigione e ci è morta per questo!-

-non le ho chiesto di fare niente e non è mai riuscita a liberarmi-

-sei uno stronzo-

-vuoi che ti infilzi veramente l'occhio Rhys?- e il moro dopo quello rimase in completo silenzio osservando come il padre, nonostante fossero ormai passati anni da quando era una guardia del castello, conosceva ancora tutte le strade e i passaggi più brevi e anche meno sorvegliati. In poco tempo arrivarono in quella che sembrava essere una normale porta in disuso ma presto Rhys capì che era solo un passaggio segreto per entrare dalla città al castello. Passaggio molto stretto e buio ma, nonostante Rhys non amasse posti del genere, fu davvero triste di vedere la fine del tunnel e di conseguenza uno dei corridoi del castello. Ci mise poco il moro a capire dove si trovavano di preciso e per poco non gli venne un colpo al cuore: erano in uno dei corridoi che bisognava attraversare per andare dalla saletta privata dei principi alle loro camere quindi punto di passaggio continuo dei ragazzi e poco sorvegliato dalle guardie. Che cazzo ci faceva un passaggio segreto proprio li?

-dove siamo?- sussurrò Tobias guardandosi intorno confuso -hanno cambiato arredamento- aggiunse poi incrociando le braccia al petto fissando il figlio -tu sai dove ci troviamo?-

-no- mentì il moro e ringraziò mentalmente di aver avuto la voce ferma altrimenti suo padre l'avrebbe scoperto immediatamente.

-andiamo di li allora- disse Tobias mentre Rhys voleva urlare visto che aveva scelto proprio la direzione che portava alle camere dei principi ma non poteva farlo perché le guardie non sarebbero arrivate in tempo e suo padre sarebbe stato molto più veloce ad ucciderlo. Doveva rimanere in vita il più possibile per aiutare Jedd in caso di bisogno.

Mentre Tobias si incamminava Rhys rimase un momento fermo e fu grazie a quella decisione che notò Rexha camminare tranquillamente verso le camere. Anche la ragazza lo notò e stava per richiamarlo quando Rhys si mise un dito sulle labbra facendole cenno di non fiatare.

"va via da qui immediatamente siete in pericolo" le disse poi nella lingua dei segni "chiama le guardie o chiunque sia abbastanza vicino. C'è qualcuno nelle vostre camere?"

"Jedd" fu la risposta di Rexha il cui cuore aveva preso a battere furiosamente per l'agitazione "che ci fai qui?"

"è difficile da dire adesso ma scappa e non farti vedere mentre avvisi le guardie" continuò Rhys per poi voltarsi e raggiungere a grandi falcare il padre sperando che la principessa riuscisse a chiamare velocemente le guardie. Per un momento vedendola arrivare aveva anche sperato che non ci fosse nessuno in quell'ala ma doveva immaginarselo che Jedd, proprio lui fosse ancora li.

-perché ti eri fermato?- gli domandò a Bassa voce Tobias aprendo con foga tutte le porte che incontravano per la loro strada -ah siamo nella zona dei principi- aggiunse poi avendo aperto quella che era la camera di Pierre.

-stavo cercando di capire dove eravamo- sussurrò Rhys maledicendo Pierre per non essere rimasto in camera. Un principe in più, e per giunta uno bravo con la spada, sarebbe stato davvero utile in quel momento contro suo padre.

-maledizione non c'è nessuno qui!- urlò poi l'uomo aprendo anche la porta della camera di Rexha e trovandola vuota. Quell'urlo però doveva aver richiamato l'attenzione di qualcuno visto che una terza porta si aprì facendo uscire Jedd dal suo interno e subito lo sguardo di Rhys andò a posarsi sul suo ragazzo. Jedd sembrava davvero stanco soprattutto per le occhiaie profonde che aveva sotto gli occhi e anche parecchio dimagrito. Anche Jedd si accorse immediatamente di Rhys e lo fissò per un bel po' sorpreso della sua presenza li per poi posare lo sguardo sull'uomo al fianco di Rhys e dopo averli osservati accanto per un po' tutti i muscoli che aveva avuto in tensione si rilassarono completamente. Rhys sbiancò quando capì che il suo ragazzo aveva letteralmente abbassato qualunque difesa perché aveva capito che erano imparentati.

-tu saresti?- domandò Tobias che stranamente non si era accorto degli sguardi che si erano lanciati il figlio e Jedd.

"è tuo padre vero?" domandò invece Jedd e Rhys e Tobias vedendo quei gesti capì finalmente chi aveva difronte.

-oh l'erede al trono, ottimo. Potevi dirmelo prima Rhys- ridacchiò Tobias con Jedd che corrucciò la fronte non capendo per niente quello che stava succedendo -che ha detto Rhys?-

-ha chiesto se sei mio padre- disse sinceramente Rhys, Jedd se ne era accorto e non poteva più mentire.

"Rhys cosa sta succedendo? Perché sembrate strani?" chiese ancora Jedd notando anche in quel momento come ci fosse un'enorme cicatrice non ancora del tutto rimarginata sulla guancia sinistra del suo ragazzo.

-ahahah certo che sono suo padre- ridacchiò Tobias -e ci tiene tanto a me visto che è entrato qui dentro solo per potermi liberare-

Royal's RevengeWhere stories live. Discover now