Capitolo 16

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Rhys sospirò pesantemente bussando con insistenza alla porta che aveva difronte maledicendosi per non aver bloccato Rexha per aiutarlo in quel compito: le urla della principessa infatti avrebbero tranquillamente potuto buttare giù dal letto Pierre. Pierre che per sua fortuna aprì la porta della sua camera tre minuti dopo con sguardo truce in direzione di Rhys.

-hai già svegliato tutti o hai lasciato per ultimo il tuo ragazzo Rhys?- gli domandò il biondo al quale non solo era cambiata quasi del tutto la voce ma era anche cresciuto tantissimo in altezza quasi arrivando a superare anche Jedd nonostante avesse ancora solo 16 anni.

-secondo te Pierre?- domandò il moro -oramai lo sai che sveglio sempre lui per ultimo-

-ma dovrebbe essere il primo visto che dormite sempre insieme- e a quella frase Rhys maledisse mentalmente il principe che aveva difronte mentre il suo volto prendeva un colorito rosso. Nonostante fosse ormai passato più di un anno da quando si era messo con Jedd e tutta la famiglia di quest'ultimo avesse scoperto che stavano insieme lui ancora si sentiva in imbarazzo per tutta quella situazione. Soprattutto il suo imbarazzo aumentava drasticamente quando lo trattavano come uno di famiglia e lui si ricordava che era entrato in quel castello per un motivo: falsificare un documento di rilascio per il padre. Ormai erano passati tre anni da quando era entrato in quel castello e ancora non era riuscito a fare niente e non perché non potesse ma perché non ci riusciva. Amava Jedd e si sentiva davvero in colpa a fare qualcosa alle sue spalle quindi nonostante avesse sempre avuto nell'ultimo periodo l'anello di quest'ultimo a portata di mano non era mai riuscito a scrivere quella maledetta lettera senza che un senso di colpa di appropriasse di lui.

-mi sveglio molto presto rispetto a Jedd e non voglio fargli perdere qualche altra ora di sonno-

-ore di sonno che sei tu a toglierli no?- ridacchiò ancora Pierre che adorava tanto far sentire in imbarazzo Rhys.

-ti stanno aspettando- chiuse li il discorso il moro incamminandosi verso la camera di Jedd e aprendo la porta senza nemmeno bussare. Ormai quella camera era in parte diventata anche la sua quindi non aveva bisogno del permesso per entrare -ehi- disse poi notando il castano già sveglio mentre controllava alcuni documenti alla sua scrivania. Jedd gli fece cenno di avvicinarsi senza però distogliere lo sguardo dalle carte. Rhys scosse leggermente la testa arrivandogli alle spalle e circondandogli la vita con un braccio prima di lasciargli un bacio dietro al collo -ti pensavo ancora nel letto- Jedd si voltò per lasciare un bacio sulle labbra a Rhys prima di rispondergli:

"mi sono svegliato prima del solito e tu eri già via quindi mi sono alzato" e Jedd si sporse nuovamente per lasciare un altro bacio e dirgli qualcosa nella lingua dei segni.

-Jedd lo sai che non so cosa significa- sbuffò Rhys guardando male il suo ragazzo che gli aveva letteralmente spiegato tutti i segni tranne quello. Era l'unico del quale Jedd ancora si rifiutava di dirgli il significato e la cosa faceva andare su tutte le furie Rhys.

"è un segreto"

-ma ti rivolgi sempre a me! Vorrei capire cosa stai dicendo sai?- ma Jedd non gli rispose baciandolo nuovamente -non puoi vincere sempre cercando di distrarmi con i baci- borbottò ancora il moro mettendo su un finto broncio. -cosa stavi leggendo?-

"richieste di rilascio di alcuni prigionieri" e a quelle parole Rhys rimase un momento immobile.

-e cosa dovresti farci?- domandò con un filo di voce il moro.

"analizzarle e capire se posso rilasciare il prigioniero oppure no" e sentendo quelle parole per un attimo a Rhys venne voglia di chiedere al suo ragazzo di rilasciare suo padre.

-e hai deciso di liberare qualcuno?-

"al momento sono tutti colpevoli e sembrano non essersi del tutto pentiti delle loro azioni anche se nella lettera dicono di si"

-se per caso tra quei prigionieri ci fosse un innocente tu lo rilasceresti?- chiese ancora Rhys: forse poteva provarci a chiedere una mano al suo ragazzo in quel modo non avrebbe nemmeno dovuto mentirgli e fare tutto di nascosto.

"certo ma se sono finiti nelle prigioni di pietra non ci sono innocenti" Jedd sospirò "so che anche mio nonno ci è finito ma quella volta era stato incastrato dal fratello. Da allora siamo sempre stati attenti Rhys e chiunque sia stato rinchiuso li non è innocente. Posso rilasciarli solo se si comportano bene" spiegò il castano senza accorgersi che con quelle parole aveva letteralmente spezzato qualunque speranza di Rhys di ricevere da lui un documento per scagionare il padre. "siamo più al sicuro con i criminali li dentro" sorrise ancora Jedd.

-già- fu il commento di Rhys che cercò di non far vedere all'altro quanto ci fosse rimasto male -Jedd io...mi è arrivata una lettera da mio padre- disse poco dopo Rhys completamente dal nulla e Jedd rimase confuso da quelle parole non ricordandosi di aver mai sentito parlare del padre da parte dell'altro -mi ha chiesto se posso andare a trovarlo e mi chiedevo se potessi assentarmi per un po' dal castello-

"certo che puoi ma..." Jedd guardò il suo ragazzo confuso "non mi hai mai parlato di lui"

-diciamo che quando avevo quattro anni lui...lui è andato via di casa e sono rimasto solo con mia madre. Adesso ha bisogno di me- mentì il moro e Jedd annuì felice di quella risposta che gli spiegava anche perché l'altro non ne avesse quasi mai parlato.

"buon viaggio allora e salutalo da parte mia" sorrise Jedd mentre Rhys cercava di non far vedere al suo ragazzo quanto fosse in realtà teso in quel momento "io devo andare a portare queste a mio padre" aggiunse poi indicando le lettere. Le prese e lasciò un altro bacio sulle labbra di Rhys prima di uscire dalla sua camera. 

Royal's RevengeWhere stories live. Discover now