Capitolo 29

131 17 2
                                    


Jedd sgranò gli occhi sconvolto quando aprì la porta della sua camera a Damien e lo vide tenere in braccio quello che sembrava il corpo senza vita di Rhys.

-non vi allarmate- disse prontamente Damien entrando e lasciando con calma il ragazzo sul letto del principe -non è morto per poco-

"per poco?" domandò Jedd che comunque non resistette più di due secondi prima di sedersi accanto al moro e controllare lui stesse se ci fosse o no ancora il battito. C'era anche se molto lento.

-ha perso tanto di quel sangue che è un miracolo che sia rimasto in vita. Nessuno si è minimamente accorto delle sue condizioni-

"parla chiaro Damien!"

-ha una ferita al fianco destro, ferita da taglio che si è procurato il giorno del vostro attentato- parlò Damien -le guardie si erano accorte che era svenuto mentre lo portava in prigione ma non hanno pensato di controllare anche se stava perdendo sangue. La ferita si è cicatrizzata da sola ma ha perso tanto sangue e nemmeno io so come abbia fatto a sopravvivere. Quando sono andato a prenderlo con lui c'era un medico che era stato chiamato perché il ragazzo non mangiava e hanno scoperto che è rimasto svenuto per una settimana per le sue condizioni- Jedd ormai però aveva smesso di ascoltare l'uomo che aveva difronte perché la sua mente aveva preso a fargli rivivere ogni secondo di quando aveva creduto che Rhys volesse bloccarlo per facilitare il lavoro al padre. Era chiaramente stato all'ora che Rhys si era procurato quella ferita e lui non se ne era minimamente accorto anzi aveva scostato il ragazzo da se perché terrorizzato che potesse provare ad ucciderlo a sua volta quando lui aveva solo bisogno di una mano per restare in piedi -vostra altezza- richiamò la sua attenzione Damien.

"me ne occupo io adesso puoi andare" lo informò Jedd "grazie per avermelo riportato" e dopo di ciò Damien uscì dalla stanza del suo principe lasciando Jedd e Rhys da soli. Jedd non ci pensò due volte prima di lasciare un bacio casto sulle labbra del suo ragazzo desiderando dal profondo del suo cuore che si risvegliasse in quell'esatto momento. Rhys però doveva davvero aver perso molto sangue e bisogno di tanto riposo prima di potersi svegliare e Jedd si maledisse anche per non aver avuto il coraggio di parlare prima con il suo ragazzo. Avrebbero scoperto prima di quella ferita e forse Rhys si sarebbe svegliato prima.

Per fortuna sua almeno aveva ascoltato il padre quando aveva detto di mettere Rhys e Tobias in due celle differenti: il suo ragazzo sarebbe morto sicuramente a quell'ora se fosse stato nella cella con il padre perché era chiaro come il sole che avesse parato il primo colpo diretto a lui.

Jedd lasciò un altro bacio sulla fronte di Rhys prima di alzarsi dal letto per andare ad aprire a chiunque avesse bussato con insistenza e si sorprese nel trovare entrambi i suoi genitori sulla porta.

"che c'è?" domandò il ragazzo senza però farli etrare.

-Jedd sappiamo cosa stai nascondendo tesoro- sussurrò sua madre e il castano aprì la porta ancora di più in modo tale che i due potessero entrare.

-non siamo qui per rimproverarti se è quello che temi- disse velocemente Erdote dopo aver controllato lo stato del moro steso nel letto del figlio -ma per sapere come sta il tuo ragazzo. Mi hanno avvisato che era ricoperto di sangue anche se...-

"papà si è preso un colpo al posto mio e non me ne sono accorto" spiegò ai due Jedd "come posso essere così cieco! Eppure sono sempre stato un ottimo osservatore"

-Jedd l'adrenalina per la paura può fare brutti scherzi credimi- Erdote gli si avvicinò per rimanere faccia a faccia con il figlio -avevi paura per la tua vita e allo stesso tempo avevi appena scoperto quello che Rhys ti aveva nascosto e la tua mente ha voluto giocarti un brutto scherzo. Si rimetterà?-

"Damien ha detto che se ne sono accorti appena in tempo anche se non sa se e quando si risveglierà" Jedd guardò verso la madre che si era andata a sedere dove poco prima si era seduto lui e aveva preso ad accarezzare la guancia sfregiata di Rhys.

-deve averne passate davvero tante in quest'anno- sussurrò Erika guardando principalmente il marito che in realtà era stato quello più restio a far tornare quel ragazzo al castello, quando però era stato informato di quella ferita quasi mortale non era riuscito a non mettersi nei panni di Rhys.

"voglio solo che si svegli e parlare con lui di tutto quello che è successo" continuò Jedd "e se per voi non ci sono problemi e se lui si decide a dirmi tutta la verità io..." Jedd però lasciò la frase in sospeso chiudendo un momento gli occhi. Erika guardò Erdote con un sorriso bellissimo che si andava ad ampliare sul volto avendo perfettamente capito cosa volesse fare il figlio mentre Erdote sospirava "vorrei chiedergli di sposarmi" concluse Jedd "so che è figlio dell'assassino della nonna e so che quell'uomo ha tento prima di uccidere te papà e poi me ma...ma Rhys non è quell'uomo e io voglio credere che lui non abbia mai mentito su com'è realmente"

-vai piano Jedd- disse Erdote per calmare il fiume in piena che era diventato il figlio e che aveva anche in qualche modo iniziato a gesticolare più velocemente del solito -prima vi parlare e poi se veramente è come dici ti darò la mia benedizione- e Jedd non poté far altro che sorridere verso il padre per quelle parole perché in cuor suo sapeva che Rhys era buono. Guardò poi verso il suo ragazzo con il cuore che batteva a mille non vedendo l'ora di poter riosservare quegli occhi ossidiana che tanto aveva amato e che continuava ad amare.

-anche la mia Jedd, anche la mia- confermò a sua volta Erika mentre accarezzava ancora la guancia di Rhys. Lei lo aveva intuito da tanto ormai che tra quei due era sempre stato molto più di una semplice cotta.

Royal's RevengeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora