Capitolo 7

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Rhys entrò nelle cucine guardandosi intorno confuso fino a quando non individuò Theresa e la raggiunse. La donna infatti lo aveva mandato a chiamare e il moro era davvero curioso di che cosa potesse volere da lui.

-quando hai imparato- chiese lei senza nemmeno accertarsi che fosse lui mentre ripuliva il ripiano che probabilmente aveva da poco finito di usare.

-a fare cosa?- domandò confuso Rhys avvicinandosi alla donna.

-la lingua dei segni ragazzino, quando l'hai imparata? Non puoi aver capito tutto in così poco tempo- continuò la donna finalmente alzando lo sguardo sul ragazzo ma solo e soltanto perché aveva finito di pulire il piano cottura.

-veramente l'ho imparata osservano voi parlare e poi anche altri servitore del castello mentre facevo le consegne. Anche mia madre ha sempre detto che imparo in fretta- sussurrò Rhys che ancora voleva continuare a proteggere il principe Jedd.

-e cosa avresti imparato tanto in fretta?-

-a leggere e a scrivere- rispose sinceramente ancora una volta Rhys per poi osservare leggermente soddisfatto l'espressione di Theresa che molto probabilmente avendo sentito che fosse un ragazzo di un piccolo villaggio aveva pensato che non lo sapesse fare.

-non credevo che in un villaggio ci fosse qualcuno leggermente istruito-

-io e la mia famiglia vivevamo alla capitale prima, io sono nato qui. Poi abbiamo avuto problemi e ci siamo trasferiti in un villaggio del confine, io avevo solo quattro anni quindi non ricordo molto- non voleva esporsi troppo e dire che suo padre era in prigione, dirlo avrebbe solamente attirato l'attenzione di tutti su di lui così come non poteva dire che Tobias era stato anche una guardia reale prima di finire in prigione.

-nascondi molte cose-

-o semplicemente non ne voglio parlare perché fanno male- fu la pacata risposta di Rhys e Theresa lo scrutò attentamente.

-i tuoi genitori non...- ma la donna si bloccò notando l'espressione che aveva messo su il ragazzo e decidendo quindi di non infierire probabilmente su una ferita aperta -io qui ho finito, visto che si sei puoi spostare quelle e chiudere la cucina- cambiò argomento la donna indicando alcune casse.

-ma io non sono più...-

-e noi non abbiamo nessuno che possa sollevarle quindi aiutaci per il momento- continuò Theresa e Rhys si trovò a sospirare per quelle parole a domani- concluse poi la donna lasciando Rhys completamente da solo. Il moro sospirò pesantemente prima di iniziare a fare quel lavoro che aveva costantemente fatto in precedenza e che per un momento aveva sperato di non dover più fare. Non ci mise molto in realtà a finire, anche perché erano poche robe per sua fortuna, e in poco tempo il moro era già pronto a dirigersi verso i dormitori per potersi riposare visto che era già notte fonda ma poi si bloccò. Un leggero sorriso andò ad ampliarsi sul suo volto mentre cambiò direzione per dirigersi verso uno dei dolci di quella mattina che era stato messo da parte insieme ad altri. Inizialmente aveva pensato di metterlo su un vassoio ma poi cambiò idea decidendo di trasportarlo solo con il piattino: il piattino infatti era molto più semplice da nascondere rispetto al vassoio intero. Una volta appurato che non ci fosse nessuno fuori dalla cucina uscì dalla stessa accostando per bene la porta per poi camminare relativamente veloce verso l'area dei reali. Era stato lui ad accompagnare i gemelli, anche se i due non volevano inizialmente, dopo cena nelle loro camere e aveva visto non solo dove si trovavano le loro ma Pierre gli aveva anche indicato qual era quella di Jedd in caso di necessità. Una volta davanti la porta del principe però Rhys rimase un momento fermo non sapendo in quale modo comportarsi visto che non poteva di certo prendere ed entrare come se quella fosse la sua camera. Rhys prese poi un profondo respiro e con la mano libera dal piattino bussò alla porta robusta in legno della camera del principe Jedd. Sperava in cuor suo che il principe avesse avvertito il bussare e che gli andasse ad aprire prima che qualche guardia potesse passare per quel corridoio, o anche qualche servitore, e lo vedesse con quel dolce nel piattino: Damier era stato chiaro sul non dare nemmeno un dolce al principe Jedd.

Rhys non dovette aspettare molto in realtà visto che poco dopo la porta di legno si aprì rivelando il volto confuso del principe Jedd. Jedd che squadrò da capo a piedi Rhys chiedendosi cosa diavolo ci facesse li a quell'ora fino a quando non notò quello che il ragazzo stava tenendo in mano e sgranò gli occhi. Il castano si guardò intorno circospetto e una volta appurato che non ci fosse nessuno nei paraggi prese il polso libero di Rhys e tirò al suo interno il moro per poi chiudere la porta alle sue spalle.

"ti ha visto qualcuno?"

-no- rispose sinceramente Rhys -se incontravo qualcuno nascondevo il piattino e nessuno mi ha prestato attenzione- rivelò ancora il moro guardandosi introno sorpreso da quanto fosse grande quella camera visto che sembrava essere delle stesse dimensioni della casa nella quale aveva vissuto per un po' con la madre vicino alle prigioni di pietra. Quella non era una casa ma una camera e subito a Rhys gli si formò un groppo in gola tanto da non accorgersi che il principe avesse provato a dirgli qualcosa. Solo quando si sentì picchiettare sulla spalla allora riportò la sua completa attenzione al principe che lo stava scrutando attentamente.

"ti stavo parlando" disse poi Jedd e Rhys sospirò dandosi dello stupido da solo.

-scusate io...sono solo stanco- si inventò sul momento il moro mentre Jedd alzava gli occhi al cielo.

"ti ho già spiegato più volte che devi darmi del tu! Anche oggi con i miei fratelli mi hai fatto innervosire"

-posso farlo quando siamo soli ma...ma sono il tuo servitore e non posso darti del tu davanti agli altri- borbottò Rhys per poi andare a poggiare il dolce sulla scrivania del principe -non so se riuscirò a portarti qualche altro dolce comunque visto che non lavoro più nelle cucine. Oggi è stato un caso-

"va bene e grazie" fu la risposta di Jedd e dopo di quella Rhys uscì velocemente da quell'enorme camera che lo stava facendo sentire ancora più a disagio del solito.

Royal's RevengeWhere stories live. Discover now