Capitolo 8: Club di Lotta.

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Capitolo 8: Club di Lotta:

N.d.A: In questo capitolo mi riferirò a Cage come Johnny, visto l'assenza del suo Vecchio Io.

Simon sedeva da solo contro il muro di una cella, il suo corpo ridotto ad uno schifo, aveva lividi su tutto il corpo, tagli da cui sgorgava ancora sangue, questo... mondo moderno, gli aveva svelato nuovi metodi di tortura che l'umanità a i suoi tempi, non aveva ancora scoperto, per fortuna è sopravvissuto a cose ben peggiori di una sedia che ti da la scossa.

Improvvisamente sentì dei passi avvicinarsi e poi la porta della sua cella si aprì, rivelando due soldati del Dragone Nero.

"In piedi, Belmont". Disse il primo soldato mentre lui e il secondo soldato sollevavano il debole Simon per le braccia e cominciarono a portarlo fuori dalla sua cella, "Gioisci. Kano ha deciso di concederti la libertà".

"Sempre che riuscirai a battere i tuoi contendenti nell'arena". Disse beffardo il secondo soldato, "E messo come sei, dubito molto che riuscirai a cavartela, ma finché c'è da divertirsi". Una volta superato il corridoio i due aprirono una porta mostrando un sacco di persone intorno ad una grande gabbia.

"Un momento giovane me, non credi che avere solo il Mimo Ninja scontrarsi con Miss "Ho un bastone su per il culo e non riesco a toglierlo" sia troppo poco divertente?" Chiese il vecchio Kano con falso disaccordo.

"Hai ragione!" Aggiunse il giovane Kano con falsa sorpresa, "E che cosa consigli di fare?"

In quel momento i due soldati erano arrivati alle porte dell'Arena, l'aprirono e vi gettarono dentro Simon.

"Io dico, di far combattere pure il fusto biondo con il mutandone". Disse il vecchio Kano.

"No, non combatterò contro Johnny, figuriamoci contro Simon". Disse Sonya non accorgendosi di aver appena chiamato Cage per nome.

"Coraggio... non vedevi l'ora di pestarmi... be questa è la tua occasione". Disse Johnny non badando molto al fatto che la donna dietro a cui sbavava lo ha appena chiamato per nome.

"Ma sei ferito!" Disse Sonya disapprovando l'iniziativa.

"Lo hai detto... ci uccideranno in ogni caso... ma guadagneremo tempo... con uno scontro... quindi... Smetti di fare la diva... è attacca!"

Sonya quindi si arrese ma promise a Johnny e a Simon che non gli avrebbe fatto troppo male, almeno lo ha fatto nella sua testa.

Così si mise in posizione di guardia e tirò un pugno frontale sul naso di Johnny, facendolo sanguinare, Sonya provò rimorso ma almeno si stava trattenendo, se avesse fatto sul serio, Johnny non avrebbe più avuto il naso.

Simon caricò Sonya con un urlo di battaglia, ma l'agente speciale lo colpì al volto con un calcio girato, facendolo finire a terra, vomitando sangue.

Johnny allora approfittò di questo per tentare di colpire Sonya, ma costei se ne accorse e scansato il pugno, colpì Johnny nello stomaco con un paio di montanti, facendolo indietreggiare.

"Va a terra!" sussurrò Sonya a Johnny non volendo arrecargli altro dolore.

"No. Questi riconoscono un combattimento truccato". Disse Johnny.

Sonya allora si preparò a colpire di nuovo Johnny pregando che non ci rimanesse. E fu proprio mentre stava per colpire che il garage d'entrata esplose il panico cominciò a piombare nella sala mentre Johnny si concedeva finalmente il lusso di svenire.

I soldati dell'O.I.A. guadati da Cassie, Alucard, Maria e Shanoa irromperono nella base con Cassie in prima fila a fare strage di uomini e donne del dragone nero.

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