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MOÌRIAS - L'ombra della luce

Titolo –> MOÌRIAS – L'ombra della luce, di NediFo

Genere –> distopico, fantascientifico 

Copertina e descrizione 

Trovo la copertina molto bella e adatta alla storia. L'unica cosa che stona a livello visivo è la prima parte della parola "L'ombra", nel sottotitolo, che appare sfuocata: credo sia voluto, ma personalmente trovo che sarebbe più piacevole alla vista se la scritta fosse chiara. 

La descrizione va bene, consiglio solo di rendere "però" (seconda riga") un inciso, cioè di circondarlo con due virgole, e di evitare di usare troppe volte di seguito il "ma", specialmente nelle ultime righe in cui ritengo sarebbe preferibile utilizzare qualche sinonimo. 

Tra l'altro, ho apprezzato la presenza di un booktrailer all'inizio del libro: trovo che sia stato fatto molto bene, sicuramente aiuta molto a dare una prima buona impressione. 

Trama 

La trama segue la storia di due personaggi, i cui avvenimenti narrati sono lontani nel tempo ma legati e, in un certo senso, quasi opposti. 

Nel primo caso, la protagonista è Nauìya, la quale vive in mondo distopico dominato dalla sofferenza, sotto il controllo di una tiranna chiamata "Strega". Per vendicare la morte dei propri genitori, decide di unirsi alla resistenza con il fine di ucciderla, riuscendo ad assassinare il Generale (braccio destro della Strega). Tuttavia, questo provoca un attacco al covo dove la resistenza si raduna con la perdita di buona parte dei membri. La trama si ferma poco più avanti di questo punto nel capitolo sette (l'ultimo che ho letto).

La seconda protagonista, Aaris, si ritrova, invece, in un mondo postumo alla sconfitta della Strega da parte di Nauìya (evento riportato nel prologo), dove la sofferenza è stata completamente eliminata e la società sembra esserci evoluta in un'"utopia" nella quale le emozioni, in particolare quelle negative, sono percepite come un ostacolo. 

"Utopia" è posta tra virgolette, poiché, fondamentalmente, anche la società di Aaris è una distopia, diametralmente opposta come caratteristiche a quella di Nauìya ma non meno inquietante.