𝒯𝑅𝐸𝒟𝐼𝒞𝐼

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ARTEM

"Dove sei stato?
Sai quando tornerai?
perché da quando
te ne sei andato
sono andato d'accordo
ma sono stato triste"
-The Neighborhood

𝐹𝒾𝓃𝒶𝓁𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 arrivò il tanto atteso sabato e il mio umore era alle stelle. Durante la settimana, non facevo altro che contare i giorni che mancavano per raggiungere quel momento. Non vedevo l'ora di riunirmi con i miei amici, soprattutto Kenneth. Sì, avete capito bene.

La mia felicità nel rivedere Kenneth era dovuta al fatto che era in stretto contatto con lei. In quel periodo, il mio unico pensiero fisso era Laetitia e il modo migliore per avvicinarmi a lei.
Nemina mi accolse con un ampio sorriso e io cercai di ricambiare al meglio. Tutti erano entusiasti di rivedermi, provai lo stesso sentimento e cercai di non reprimerlo. Volevo che capissero che mi sentivo bene in loro compagnia, dato che la mia solita espressione apatica trasmetteva sempre il contrario. -Artem ciao! Mi sei mancato.- Disse la bionda abbracciandomi e inizialmente mi irrigidii. Rajin sghignazzò alla mia reazione, quando Nemina si allontanò mi diede un'amichevole pacca sulla spalla.

-Non ci vediamo per qualche settimana e ti trovo felice. È merito di qualcuno?- Avrei voluto rispondere di tua cugina, ma mi morsi la lingua nel tentativo di placarla. Sì, perché tramite delle voci ero venuto a conoscenza che Rajin era il cugino di Laetitia e Kenneth e rimasi alquanto sorpreso vista la loro notevole diversità nello stile di vita. Scossi la testa. -Sono solo felice che sia terminata la scuola, un'ultima settimana e addio a tutti.- Il ragazzo concordò con me.
Gradualmente arrivarono tutti e ci riunimmo prima di dirigerci insieme alle giostre. La serata trascorreva tranquilla; c'erano davvero poche persone in giro a causa di una festa organizzata dal concorrente di Laetitia e Dorian. Ovviamente, era lontanamente paragonabile alle loro feste, ma anche le sue non erano male. Partecipavano sempre molte persone e il sabato la città quasi si svuotava.

Le serate di solito trascorrevano tranquille e veloci poiché, nonostante tutto, ci divertivamo anche senza un programma preciso. Ma quel sabato cominciò lentamente a rivelarsi piuttosto noioso. Non solo le strade erano deserte, ma l'atmosfera poco vivace ci portò tutti gradualmente alla noia estrema. Rajin era al cellulare intento a digitare qualcosa. Ci trovavamo seduti sulla solita panchina, nel luogo in cui passavamo la maggior parte del nostro tempo. Zaira dondolava svogliatamente sull'altalena, mentre Laramey era seduta sullo scivolo con il mento appoggiato sulle ginocchia e le braccia avvolte attorno alle gambe, lo sguardo perso nel vuoto. Fadwa, Nic e Sky parlavano animatamente di un argomento a cui non prestavo minimamente attenzione, probabilmente riguardante serie TV o una strana tipologia di film provenienti dal Giappone... gli anime, credo. Kenneth era l'unico particolarmente attivo, impegnato in un flirt con una ragazza dai capelli corvini che ricambiava con risatine da scolaretta. Nonostante la scarsa affluenza, alcune persone si tenevano impegnate andando avanti e indietro con striscioni e decorazioni tra le mani. Osservavo seduto sulla panchina gruppi di ragazzi muoversi e coordinarsi: alcuni salivano su scale per affiggere manifesti, altri gonfiavano palloncini, altri ancora discutevano animatamente su una festa imminente. E quando sentii pronunciare il suo nome, alzai il capo d'un tratto.

-Ho sentito che ha scopato con un ragazzo fidanzato... era prevedibile da una persona del genere.-
-Ah, la popolarità le è salita alla testa. È convinta che possa fare ciò che vuole grazie alla sua bellezza e ai voti scolastici.-
Poi, intervenne una terza persona.
-Ma cosa stai dicendo? Credi che sia popolare solo per questo? E i soldi? È solo una viziata che si illude che tutto le sia dovuto e ci sono ragazzi che ci cascano. Dobbiamo tenerci stretti i fidanzati perché, da quanto ho capito, Laetitia Martin oltre ad essere una vipera è anche una puttana.-
-Ma cosa avete sentito?- Interruppe un ragazzo -sono solo chiacchiere e voi credete a tutto ciò che vi conviene. Laetitia non permette a nessuno di avvicinarsi, quindi come potete credere che abbia potuto fottersi un ragazzo fidanzato?-
Mi voltai nella loro direzione e gli sguardi dei quattro si posarono su di me. Strinsi la mascella e lanciai loro uno sguardo fulminante, odiavo chi per invidia diffondeva calunnie per danneggiare qualcuno. Immaginavo che Laetitia fosse abituata a ciò e nonostante volessi saperne di più su di lei, ritenni che credere alle voci di corridoio non fosse una buona scelta.

Baby, i'm yours Where stories live. Discover now