𝒟𝐼𝒞𝐼𝒪𝒯𝒯𝒪

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LAETITIA

"Mi farai del male adesso?
O mi farai del male più tardi?"
-Lana Del Rey

-𝒯𝒶𝓃𝓉𝒾 auguri!-
-Auguri a te!-
-Buon compleanno!-
-Diciotto anni di pura bellezza!-

Forzai un sorriso e ringraziai i membri del gruppo di Dorian che, in quel momento, mi stavano accecando con i flash dei cellulari nel tentativo di scattarmi quante più foto possibile, per poi postarle su Instagram e accrescere i followers grazie alla mia immagine. Non mi importava, ma reputavo la cosa abbastanza triste.

La festa era iniziata da un'ora e il locale era già pieno di ragazzi. Si respirava entusiasmo, erano tutti eccitati all'idea di essere alla Decadence. Inizialmente la festa doveva essere organizzata all'Apocalypse, solo che pensai fosse troppo scontato festeggiare il compleanno nel luogo che solitamente ospitava ogni party. Quindi, per quella volta, avevo optato per l'unico locale non accessibile a tutti dando l'opportunità di vivere quell'esperienza a chi partecipava.
E sapete perché era tanto famoso e sognato da tutti gli adolescenti della città? Si trattava di un locale situato nel quartiere più ricco e l'entrata costava solitamente intorno ai trecento euro a persona. L'estetica dava l'impressione di essere in un castello, ogni cosa era avvolta da velluto rosso e le luci soffuse rendevano il tutto più intimo. La pista centrale era tonda e attorno giravano tavoli riservati a chi era disposto a sborsare un bel po'. Alla fine della sala era posizionato il DJ Ajax, conosciuto a livello internazionale e chiunque sarebbe stato felice di partecipare a una sua serata. Il piano bar era l'unico punto più luminoso ed era già sotto assembramento. La pista era stracolma di persone ubriache e si levavano continue nuvole di fumo, che, se non fosse stato per qualche piccola finestra semi aperta, mi avrebbero fatta soffocare.

Ma il motivo per cui il locale era conosciuto e chiunque sognava entrarvi, si trovava nella parte superiore. Sul soppalco erano fissate delle lunghe aste di metallo, una affianco all'altra, e delle ragazze a malapena vestite si tenevano occupate in una danza sensuale attorno ad esse. Ballavano nell'atmosfera avvolta dalle luci rosse, creando un'aura di sensualità. Questo era l'elemento principale di attrazione, insieme alle camere nascoste dietro lunghe tende di velluto nero. Sapevo che sarebbe stato il luogo perfetto, motivo per cui Dorian non aveva esitato ad accettare.
-Laetitia- Rajin si avvicinò seguito dalla comitiva al completo e mi sentii sollevata nel poter congedare gli amici di Dorian. Mio cugino mi sorrise. -Tanti auguri-, Nemina e Zaira mi abbracciarono alleggerendomi di un peso.
-Grazie ragazzi, soprattutto per essere qui.- Laramey, Fadwa, Nic e Sky fecero lo stesso e ricevetti l'abbraccio di ognuno di loro. Infine, Kenneth mi stampò un bacio sulla testa e mi accarezzò dolcemente la guancia con il pollice. Era due anni più giovane di me ed era alto il doppio, tanto che quasi mi si spezzò il collo nel tenere la testa alzata per guardarlo.
-Bella location, molto... suggestiva- osservò Sky in modo ironico, riferendosi alle ballerine e Nic si voltò mortificato. -Scusami davvero amore mio, non lo sapevo. Giuro non sarei mai venuto qui se lo avessi saputo.-
Quasi mi venne da ridere nel vedere il mio amico pregare la fidanzata a mani giunte. Guardai il gruppo componente per componente e mi accorsi della sua assenza. Mi morsi la lingua nel tentativo di placare la voglia di chiedere di lui, non volevo che si facessero un'idea sbagliata. Quindi, io e la mia curiosità restammo in silenzio, ma non riuscii a reprimere l'accenno di delusione.

Non era con loro, quindi probabilmente non sarebbe venuto alla festa per il mio compleanno. Scossi debolmente la testa, gettando il suo nome nel dimenticatoio. Non mi importava più di tanto; era semplicemente il desiderio egoistico di guardarlo fissarmi pensando di non essere visto. Non mi importava della sua presenza; tanto sapevo già che nel giro di qualche minuto me ne sarei totalmente dimenticata. Ero nascosta in un angolo della sala per evitare di essere assalita; fortunatamente Dorian era in pista e attirava tutte le attenzioni, come gli avevo chiesto per permettere ai miei veri amici di stare un po' con me. Glielo dovevo, erano così pazienti quando promettevo di stare con loro e poi non lo facevo.
-Sei spettacolare!- Disse Zaira osservandomi. In effetti, ero diversa dalle altre volte e mi ero notevolmente impegnata. Stranamente indossavo un abito lungo e di colore nero, non abituale per me perché lo ritenevo scomodo, ma per quella sera pensai che fosse adatto. Ricadeva morbido e tracciava ogni curva del mio corpo, mettendole in risalto. Le spalline sottili lo reggevano appena sopra il seno e la schiena era totalmente scoperta, fino sopra l'arcata del sedere. I capelli rosso scuro che solitamente arricciavo, quella sera scivolavano perfettamente stirati sulle spalle e gli occhi allungati erano ben evidenziati. L'unica cosa che mi infastidiva erano i tacchi, dello stesso colore del vestito ma forse troppo alti e scomodi per la serata. Ma ormai li avevo ai piedi e sapevo che sarebbero stati la mia croce per tutto il tempo.

Baby, i'm yours Where stories live. Discover now