Capitolo 3

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Una volta fuori casa saliamo in macchina, io
vado con Arthur sulla sua Ferrari e carichiamo la sua valigia, mentre Charles portava la mia e la sua sulla sua Ferrari 488 pista che adoro.

Mentre siamo in macchina mi torna in mente il discorso di prima, volevo parlargliene e dirgli che non importava e di stare tranquillo, ma mi precede "senti Aurora per prima, non volevo esagerare è che Charles ti tratta sempre come se fossi una bambina di 5 anni ma ormai sei grande è giusto che fai anche tu le tue esperienze e deve lasciarti un po' di libertà" lo guardo sorridendo e gli dico "Arthur tranquillo lo sai che Charles è molto protettivo nei nostri confronti e comunque grazie per esserci sempre per me, ti voglio bene". Gli sorrido e gli stringo la mano che teneva sul cambio, mi guarda velocemente e mi sorride per poi tornare a guardare la strada e mi dice "anch'io ti voglio bene sorellina e per te ci sarò sempre".

Arrivammo all'hotel, per fortuna quelli dei team di Formula 1e Formula 2 sono praticamente attaccati. Era appena arrivato anche Charles che aveva accostato davanti all'hotel poco più avanti di noi. Due uomini vennero ad aprirci le portiere, il primo a scendere è Arthur che subito blocca l'altro uomo e dice "la signorina la faccio scendere io", quindi si avvicina apre la portiera, mi prende la mano e mi fa scendere, fa il baciamano e dice "mademoiselle", ridacchio e ci abbracciamo, poi  mi dice "dai vai ci sentiamo dopo" annuisco e ci salutiamo.

Vado verso Charles che aveva già preso le valige e lo abbraccio. Mi dice "scusa per prima non volevo esagerare è che sai che per me sarai sempre la mia piccola sorellina da proteggere e lo sai che sono molto geloso di te", gli sorrido e gli dico "tranquillo lo so così come so che tu sarai sempre il fratellone su cui posso contare e che mi aiuterà e difenderà sempre, come Arthur", ci stacchiamo e poi mi dice "a proposito di questo, Arthur è un po' incazzato con me vero?", rido e gli dico "bhe un po'" e ci mettiamo a ridere.

Intanto si avvicina a noi un ragazzo con la giacca e il cappellino della Ferrari. I due si abbracciano in segno di saluto e poi lo sconosciuto chiede a mio fratello guardando me "cabrón chi è lei? La tua nuova fidanzata?". Entrambi ci mettiamo a ridere e poi Charles gli dice "no no, Carlos lei è mia sorella Aurora, Aurora Carlos Sainz, il mio team mate". Carlos mi fa il baciamano e mi dice "piacere di conoscerti chica" e io gli dico "piacere mio Carlos".

Poi entriamo tutti e tre nell'hotel, era davvero bello: era alto sei piani ed era molto elegante, tutto richiamava i colori rosso e dorato, all'entrata c'era un'enorme porta vetrata con rifiniture d'oro, all'interno c'erano delle composizioni floreali e dei quadri appesi sulle pareti. Verso il fondo al centro c'era il grande ascensore e ai lati c'erano due rampe di scale con un tappeto bordeaux e i manici dorati. Andiamo nella reception per farci dare le chiavi delle camere. Sono un ragazzo e una ragazza entrambi vestiti con l'uniforme dell'hotel e io vado da lui mentre Charles e Carlos dalla ragazza. Il ragazzo è davvero bello, moro, occhi azzurri e un fisico niente male con la camicia bianca che gli fascia perfettamente il petto muscoloso. Anche lui mi guardava e Charles, accortosi di ciò, lo guarda male e mi dice "Aurora hai fatto andiamo?". Distolgo lo sguardo dal bel giovine e gli dico "si arrivo", intanto il ragazzo mi da le chiavi della stanza e mi dice "per qualunque problema sentiti libera di chiedere a..." Charles non gli fa finire la frase che risponde "a me o Carlos", fa il sorriso più falso di tutti al ragazzo e mi porta con lui dalla ragazza e Carlos che doveva ancora ricevere le sue chiavi. Nel mentre che aspettiamo, la ragazza sta letteralmente spogliando mio fratello con lo sguardo, la guardo in modo cagnesco e le dico "senti cara ti muovi a darci le chiavi o devi scoparti con gli occhi mio fratello ancora un po'?". La ragazza rimane scioccata, in imbarazzo e mi guarda male, mentre gli altri due si trattengono dal ridere. Una volta ricevute le chiavi ci avviciniamo all'ascensore, i due ragazzi scoppiano a ridere e io li seguo per quanto erano divertenti. Poi Carlos ci dice "bhe direi che i due fratelli Leclerc fanno colpo" e ci mettiamo a ridere.

La mia camera era al 4° piano, la 216, mentre quelle di Charles e Carlos erano al 3° piano, quella di mio fratello era esattamente sotto la mia, la 116, mentre Carlos aveva la 115.
Prendiamo l'ascensore e prima che i due escano Charles mi dice "se hai bisogno di qualcosa vieni pure da me, mi sono fatto duplicare la porta della mia camera e anche della tua, così se hai bisogno vieni da me ok?". Annuisco e prima che se ne va mi da un bacio sulla fronte.
Quando arrivo nella mia stanza mi butto sul letto e mi guardo intorno, è davvero bella: è grande, con una cabina armadio, un bagno con sia vasca che box doccia ed è tutto bianco, poi il letto è a due piazze ed è un po' più in alto del resto. Davanti c'è un piccolo divano e appesa al muro una grande TV. Decido di svuotare la valigia in modo da avere tutti i vestiti sotto mano e poso anche le scarpe. È pomeriggio ormai e non avendo niente da fare decido di riposarmi un po' e poi sarei scesa per la cena.

🧡 Così guido il mio cuore 🧡~ Lando Norris Where stories live. Discover now