Capitolo 7

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Oggi è giorno di gara e sono le 8.45 di mattina, cazzo mi devo vedere con mio fratello per la colazione alle 9. Mi alzo velocemente dal letto e vado in bagno, metto il mascara e decido di vestirmi con un vestito bianco che arriva a metà coscia, le spalline larghe, sopra è fatto a cuore ed è più stretto, mentre la parte della gonna è un po' più larga e ovviamente l'abito è con lo stemma del cavallino rampante, prendo rapidamente la pochette mentre i capelli li lascio mossi e sciolti. Le scarpe sono quelle col tacco spesso bianche e con il laccetto intorno alle caviglie, ma le metto in ascensore perché sono già in ritardo. Spero non ci sia nessuno qui in corridoio e in ascensore altrimenti sai che figura.

Chiudo la camera e corro in ascensore. Appena le porte si aprono vedo lo stesso ragazzo di ieri, nota che ho le scarpe in mano e i piedi scalzi e si mette a ridere di nascosto. Entro e ci avviamo verso il piano terra.
Nel frattempo mi metto le scarpe: le metto per terra, mi piego e il vestito si alza un po' quindi con le mani cerco di abbassarlo, ma senza successo. Calma Aurora non iniziare a farti venire i cinque minuti, lascia stare il vestito non ci pensare. Ora altro problema: dove metto la borsa? A terra no quindi provo a piegare la testa verso il basso e a metterla tra il mento e il petto e riesco, poi metto una scarpa rischiando quasi di cadere e provo ad allacciarla, ma ovviamente senza successo. Non sta prendendo una bella piega questa giornata.
Sbuffo e il ragazzo davanti a me si piega e mi dice "lascia faccio io" sorridendomi, gli sorrido più che grata e mi alzo in piedi nel mentre lui mi aveva allacciato la prima scarpa, guardandomi mi solleva l'altro piede e mi mette l'altra scarpa per poi tornare a guardarla e finire di allacciarla, poi mi dice "ecco fatto" gli sorrido e gli dico "grazie mille".
Nel frattempo si aprono le porte dell'ascensore e usciamo dicendoci "ciao" sorridendoci. Lui va verso l'uscita, mentre io verso la sala dove mangiamo. Mentre mi incammino penso al misterioso ragazzo, è davvero bello, poi con quegli occhi verdi azzurri che ha.... sveglia auro sveglia non puoi fantasticare così tanto su un ragazzo che non conosci "e che ti ha appena messo le scarpe" dice la mia vocina interiore ma subito la zittisco e continuo a ripetermi "pensa alla gara e poi ora muoviti che se fai di nuovo ritardo Charles ti fa il cazziatone muoviti".

All'improvviso vado a sbattere contro un ragazzo, alzo lo sguardo per vedere chi sia e.... "Aurora?!", ci guardiamo stupiti e annuisco, ci abbracciamo nel frattempo gli dico "quanto tempo Pierre" e anche lui mi dice "non pensavo di trovarti come stai?" "io tutto bene tu? Corri in Alpine da quest'anno giusto?", annuisce e gli sorrido, poi mi prende una mano e mi fa fare la giravolta per poi dirmi "wow auro sei cresciuta dall'ultima volta che ci siamo visti" annuisco fiera di me, gli sorrido e poi gli dico "vieni a fare colazione, c'è anche Charles" e mi risponde "accetto volentieri". Pierre è il migliore amico di Charles si conoscono da quando sono piccoli e quindi anch'io ho fatto un po' di amicizia con lui. Entriamo e vediamo Charles già seduto al tavolo e nel frattempo gli chiedo "Pierre ma Caterina?", mi guarda un po' in imbarazzo e mi dice "in realtà abbiamo rotto lo scorso mese" lo guardo stupita e dispiaciuta, lo abbraccio e gli dico "oddio non lo sapevo, tu come stai?" e mi dice "sto bene, sto bene è stata una decisione comune ormai era diventata un'abitudine e non provavamo più i sentimenti di una volta" annuisco e ci stacchiamo e andiamo verso Charles. Facciamo colazione e poi Pierre rientra in camera mentre io e Charles andiamo da Arthur per la gara. Mentre camminiamo nella hall dell'hotel Charles mi ferma e mi dice "come ti sta bene questo vestito" mi prende la mano e mi fa fare un giro su me stessa per poi dirmi "in effetti te l'ho regalato io quindi ovviamente è perfetto, però forse è un po' corto" lo guardo male e si mette a ridere, mi mette un braccio intorno al collo e andiamo verso i box.

Intanto ripenso al ragazzo di oggi, era davvero bello ed era pure gentile senza secondi scopi, chissà chi è. Lo devo raccontare assolutamente a Virginia. Virginia è la mia migliore amica, è italiana ma vive qui a Montecarlo ci conosciamo da quando siamo piccole e siamo sempre state come sorelle, molte persone a volte quando andavamo a scuola ci scambiavano davvero per sorelle o altre volte addirittura ci scambiavano di nomi perché dicevano che eravamo molto simili.

A interrompere i miei pensieri è Charles che mi dice "guarda c'è Arthur", ci avviciniamo, ma io mi sento sempre strana, neanche lo conosco e mi fa questo effetto, chi è questo ragazzo? Forse posso provare a passare davanti al box della Mclaren dopo la gara, ma sarà un fan o lavora lì? Nel mentre che ci avviciniamo ad Arthur, Charles mi chiede a bassa voce "Aurora stai bene? Sei strana oggi, da quando ti ho vista a colazione, tutto bene?", lo guardo veloce e gli rispondo distrattamente "sisi sto bene", mi guarda preoccupato, ma andiamo verso Arthur, era molto agitato e faceva avanti e indietro continuando a borbottare, poi ad un certo punto la sua voce si fa più chiara e dice "nono e se non vinco la gara? Sarò una delusione per tutti, per tutti i tifosi, i monegaschi, voi due, la mamma, Lorenzo. E se esco dalla pista subito o durante la gara? Nonono non posso permettermelo contano tutti su di me, devo arrivare minimo a podio" e poi continua a borbottare cose incomprensibili. Mi avvicino a lui che continuava a camminare e mi metto davanti, ma lui non mi nota e mi viene addosso, alza lo sguardo dal pavimento e mi guarda, lo guardo e gli dico "Arthur ascoltami, tu vincerai questo gran premio, non devi essere pessimista perché parti già male e poi in ogni caso tu non deluderai nessuno e soprattutto non dovrai delure te stesso che è la cosa peggiore e ora vai e vinci questa gara" annuisce e mi abbraccia forte sollevandomi e mi dice "grazie sorellina te lo prometto che vincerò questo gran premio e ti dedicherò la vittoria" gli sorrido e si mette il casco per poi entrare in auto ed entrano tutti in pista.

Io e Charles siamo seduti nel box e per tutto il tempo ho lo sguardo perso nel vuoto, all'improvviso si gira e mi dice "ora mi dici cos'hai è tutto il giorno che sei strana, anche Arthur l'ha notato anche se non ti ha detto niente, prima mi ha guardato cercando spiegazioni ma non sapevo cosa dirgli. Ora chérie ti va di raccontarmi cos'hai" lo guardo un po' triste e gli dico "mi manca Virginia, è più di un anno che non ci vediamo, si ci sentiamo per telefono ma non è come vedersi dal vivo" "e poi le devo raccontare una cosa con un ragazzo" dico quest'ultima parte a bassa voce senza neanche pensarci, infatti Charles mi guarda subito e mi dice "cosa?! Che è successo, ti sentivi con uno ma ti ha tradita, ma io lo picchio questo" prima che raggiunga a conclusioni affrettate gli dico "nono Charles non mi sento con nessuno e non mi ero fidanzata con nessuno, non è niente di che tranquillo" mi guarda dubbioso e mi dice "sicura?" e gli dico "sii fratellone sono sicura" annuisce e guardiamo lo schermo, fanno il giro di preparazione, poi scatta il semaforo e via... inizia la gara del gran premio di Montecarlo.

Ultimo giro e sentiamo il telecronista dire "e per la prima volta nella sua carriera in Formula 2, Arthur Leclerc vince il gran premio di Montecarlo".
Nel box tutti sono entusiasti così come me e Charles che ci alziamo di scatto e iniziamo ad applaudire e poi per la gioia ci abbracciamo. Nel frattempo uno dei meccanici mi porta al muretto dall'ingegnere di Arthur che mi passa un paio di cuffie e mi dice di ascoltare. Subito sento Arthur dire "sorellina mi senti, ci sei?" gli dico "si sei stato bravissimo fratellino hai visto che avevo ragione hai vinto il gran premio di casa nostra" e lui grida "si si si siii, questa vittoria è dedicata a te Aurora, è per te, ci vediamo tra poco". Stacchiamo il collegamento, ridò le cuffie all'ingegnere ringraziandolo, corro da Charles, gli salto addosso e lui per fortuna mi prende al volo e mi fa volteggiare dicendomi "questa si che è la mia sorellina, dai ora andiamo da Arthur e prepara i riflessi che ti salterà addosso" ridiamo, mi fa scendere e corriamo dove posteggiano le auto i primi tre. Come aveva detto Charles, appena mi vede Arthur mi salta addosso, ma siccome ha il casco e pesa più di me ci ribaltiamo indietro finendo sdraiati a terra con lui sopra di me e portandosi dietro la transenna, per fortuna per evitare che batta la testa Charles mette la mano dietro la mia nuca e intanto Arthur mi abbraccia e mi dice "hai visto sorellina ho vinto" ma io gli dico "si Arthur lo so che sei un campione ma ti prego alzati che tra te e la transenna mi state schiacciando" si alza subito preoccupato e mi dice "vero scusa ti ho fatto male" e gli dico "no tranquillo" ma perdo l'equilibrio e per fortuna Charles mi prende prima che cada. Mi guardano preoccupati ma gli dico "tranquillo fratellino e ora vai sul podio a goderti la vittoria" dico sorridendo e spingendolo sul podio, intanto Charles mi tiene per i fianchi per evitare che cada di nuovo e nel frattempo Arthur sale con gli altri due piloti, danno i trofei e poi inizia la doccia di Champagne. Arthur da genio che è decide di spruzzare verso il basso cercando di colpire me e Charles ma ci pieghiamo e con la sua altezza mi sovrasta facendomi da scudo, infatti quando ci risolleviamo lui era un po' bagnato mentre io ero asciutta e gli dico "dai è un piccolo assaggio per dopo" poi guardo Arthur che ci stava osservando e gli faccio il pollice in su gridandogli "bravo campione" e mi sorride.

🧡 Così guido il mio cuore 🧡~ Lando Norris Where stories live. Discover now